Cioccolata calda speziata: un DalA� inaspettato (ma non troppo) ci tiene compagnia per una merenda ristoratrice con unaA�”Cioccolata” fatta in casa davvero semplice, leggera e gustosa
Salvador DalA� (Figueres, 11 maggio 1904 – 23 gennaio 1989) A? stato un pittore, scultore, scrittore, cineasta, designer e sceneggiatore spagnolo. Artista eclettico e padrone di una personalitA� a dir poco eccentrica, non si A? fatto mancare nulla.
Si puA? dire che DalA� nacque in circostanze “quasi surrealiste”, nove mesi dopo la morte di quello che doveva essere suo fratello maggiore, anch’esso di nome Salvador; i suoi genitori gli dissero che era la sua reincarnazione, e forse fu proprio questo particolare eventoA�a scatenare in lui la scintilla che diede il via ad uno stile inconfondibile e sostenuto da una tecnica padroneggiata con grande maestria.
Da bambino DalA� frequentA? una scuola di disegno e all’etA� di 13 anni il padre organizzA? per lui delle mostre dei suoi disegni a carboncino; nel 1922 si trasferA� a Madrid dove studiA? all’Academia de San FernandoA�(Accademia di Belle Arti) e qui si interessA? alla pittura metafisica di Giorgio de Chirico e Carlo CarrA�. Amico di Joan MirA? e di LuisA�BuA�uel, nel 1929 entrA? a far parte del gruppo surrealista di AndrA� Breton, ma ne venne espulso cinque anni dopo “a causa delle sue simpatie per i regimi di destra”. Nel 1937 fece un viaggio in Italia dove ebbe modo di interessarsi alla pittura del Rinascimento maturo e del Seicento, affrontando successivamente anche tematiche religiose.
Il primoA�Manifesto surrealistaA�nel 1924 definiva cosA� il surrealismo:
“Automatismo psichico puro, attraverso il quale ci si propone di esprimere, con le parole o la scrittura o in altro modo, il reale funzionamento del pensiero. Comando del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica e morale.”
In DalA� il surrealismo ha sempre mantenuto un carattere individualistico, alternativamente ironico, problematico, onirico.
Nel quadro che vi propongo oggi si vedono una figura inginocchiata come in gesto di preghiera (o adorazione della donna che distilla piacere sottoforma di cioccolata dalla bocca e dal ventre), una specie di grande damigiana con testa di donna, una zucca e delle montagne sullo sfondo. L’elemento che mi ha permesso di scegliere quest’opera per lanciare la mia ricetta, oltre al titolo, A? la tazza di cioccolata appoggiata sulla pancia della damigiana.
CIOCCOLATA CALDA SPEZIATA
INGREDIENTI (per 4 persone):
5 cucchiai di cacao amaro
2 cucchiai di fecola di patate
500 ml. di latte
5 cucchiaini di zucchero di canna
1 stecca di vaniglia
spezie a piacere
PROCEDIMENTO:
Scaldare il latte in un pentolino con la stecca di vaniglia (per gli audaci: aggiungere anche un peperoncino piccolo piccante) avendo cura che non raggiunga il bollore.
In un altro pentolino, setacciare il cacao amaro e la fecola, aggiungere lo zucchero ed eventuali altre spezie in polvere; mescolare bene e aggiungere a filo il latte caldo stemperando la miscela con una frusta in modo che non si formino grumi.
Una volta amalgamato bene il tutto, rimettere sul fuoco e continuare a mescolare finchA� la cioccolata inizia ad addensare; cuocere per un altro paio di minuti, sempre mescolando, fino a raggiungere la densitA� desiderata.
Togliere la stecca di vaniglia (e l’eventuale peperoncino). Servire caldissima.
P.s.: nel mio caso, come spezia nella miscela di cacao, ho aggiunto un cucchiaino di zenzero in polvere. Con la vaniglia A? un abbinamento da sogno! Dolce e piccante allo stesso tempo.
PER APPROFONDIRE:
Salvador DomA?nec Felip Jacint DalA� i DomA?nech. Biografia estesa