Al viaA�la nuova stagione del Jazz allestita dal Centro Servizi Culturali S. Chiara.Il calendario dei concerti A? stato illustrato dal presidente del Centro, Ivo Gabrielli, dal direttore, Francesco Nardelli e dal nuovo consulente artistico Denis Longhi.
Con sette concerti distribuiti nella programmazione fra il Teatro Auditorium di Trento e il a�?Melottia�? di Rovereto, la nuova stagione A�Jazz’AboutA� si propone di allargare il focus sul bacino da��utenza destinatario, percorrendo un itinerario vivo e pulsante, con gli occhi ben piantati sul presente (e anche sui futuri possibili), ma con radici profondamente collegate ad una fonte primigenia, quella della musica black, che ha generato jazz, blues, soul, r&b a�� isole sonore dove ritmo, espressivitA�, istinto e intensitA� melodico-armonica riescono a combinarsi e a nutrirsi a vicenda in modo totale.
A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A� A�La rassegna a�� ha esordito Denis Longhi a�� intende investigare i nuovi territori in cui si affaccia il Jazz contemporaneo, andando a toccare le linee tangenti di luoghi e concetti musicali caratterizzati da sonoritA� afrobeat, elettroniche, funk e di sperimentazione, contaminate dalle nuove scuoleA� americane e nord-europee.A�
A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A� A�Jazz’AboutA� seguirA� un filo che da un lato A? molto preciso, legato agli alfabeti delle musiche nere, dall’altro invece A? programmaticamente aperto a contaminazioni, ibridazioni, intrecci. Una contraddizione solo apparente. PerchA� si tratta in realtA� di due lati di una stessa medaglia: la medaglia di una musica che nasce dall’anima, dal corpo, dall’istinto e che nonostante questo a�� anzi, forse proprio per questo a�� vuole sempre fortissimamente essere sensibile alle visioni piA? contemporanee e attuali, rifiutando di cristallizzarsi in formule prestabilite, in riti fin troppo collaudati e immutabili, in esiti fin troppo prevedibili e giA� percorsi. Una musica sempre in movimento. Da seguire con attenzione, ma da seguire anche con passione, con la voglia di abbandonarsi, di fidarsi e lasciarsi trasportare.
A�A�A�A�A�A�A�A� Dopo aver ringraziato il precedente consulente artistico, Vincenzo Costa, per il prezioso lavoro svolto per molti anni nel settore della programmazione Jazz, il direttore del Centro Servizi Culturali S. Chiara, Francesco Nardelli, ha motivato la scelta di affidare a Denis Longhi la costruzione di un nuovo progetto: A�Longhi a�� ha affermato a�� porta a Trento l’esperienza maturata in Piemonte come organizzatore del festival jazz:refound e propone una ventata di novitA� guardando alle diverse esperienze del jazz mondiale, da quella americana (del nord e del sud) a quella europea e africana e presentandoci uno spaccato delle piA? interessanti contaminazioni musicali che hanno riguardato il genere negli ultimi anni. SarA� l’occasione per incontrare artisti di assoluto calibro e inserire anche Trento in un circuito di piazze importanti nazionali ed estere che condividano questo genere di proposta.A�
A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A� Il presidente del Centro, Ivo Gabrielli, ha tenuto a ricordare nel suo intervento come l’Ente si stia impegnando nella realizzazione di un progetto destinato ad affiancare con coraggio ad una programmazione di qualitA� che fa riferimento alla grande tradizione, l’esplorazione di nuovi territori. A�SarA�, infatti, attraverso la sfida dell’innovazione a�� ha concluso a�� che potremo puntare ad una allargamento del pubblico, coinvolgendo in particolare la popolazione giovanile e il mondo studentesco.A�
I concerti, quattro programmati al Teatro Auditorium di Trento e tre al a�?Melottia�? di Rovereto, avranno per protagonisti Marcos Valle, un gigante della musica brasiliana; la Cinematic Orchestra che intreccia il calore del soul con gli stilemi dell’elettronica; il cantante e vibrafonista californiano Roy Ayers; il carismatico band leader etiope Mulatu Astatke; il norvegese Bugge Wesseltoft, uno dei nomi piA? importanti del pianismo jazz degli ultimi anni; Robert Glasper, pianista talentuoso che sa mettere d’accordo mondi spesso distanti fra loro e, per finire, Mattew Herbert, musicista/sperimentatore capace di stravolgere i canoni classici portandoli in un futuro giocoso e spiazzante.
A�A�A�A�A�A�A�A�A�A�A� Una proposta che intende sollecitare e creare interesse su di un pubblico trasversale ed eterogeno, con un grande potenziale su di una fascia piA? giovane e in etA� universitaria, grazie alla��offerta modulare degli spettacoli.
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Calendario JAZZa��ABOUT
GIOVEDI 5 NOVEMBRE 2015, ore 21.00
ROVERETO – TEATRO MELOTTI
MARCOS VALLE (Live 50 Anni di carriera)
Un gigante della musica brasiliana. Ma anche, uno di quegli artisti che non si A? mai accontentato di restare fermo su un suono, su una formula di successo, su una facile prevedibilitA�. Soprattutto, pure qui sta la grandezza di Marcos Valle, una persona capace di creare una musica che col passare del tempo A? diventata sempre piA? fonte d’ispirazione per le generazioni successive. Tutta la generazione legata all’Acid Jazz inglese ad esempio (in un filone che parte da Jamiroquai, Galliano ed Incognito e che ha fortemente rivoluzionato le etiche ed estetiche dancefloor degli anni ’90) considera Valle un vero e proprio monumento. Un monumento arrivato ai cinquant’anni di carriera in forma eccezionale: la classe non ha tempo, i suoi ricami sospesi tra bossa nova, jazz a�?spazialea�?, funk ma anche eccentricitA� pop- soul suonano oggi per certi versi ancora piA? affascinanti che in passato. Merito di un genio visionario ed umile al tempo stesso: capace sA� di prendersi nella composizione e negli arrangiamenti dei rischi, ma parlando sempre una lingua sonora chiara, calda, avvolgente, coinvolgente.
GIOVEDI 19 NOVEMBRE 2015 ore 21.00
TRENTO – TEATRO AUDITORIUM
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THE CINEMATIC ORCHESTRA
Una storia che parte da lontano. 1999. L’anno di uscita di a�?Motiona�?, sulla label Ninja Tune: un album che ridefinisce il concetto di jazz, portandolo su territori rarefatti, aerei, meditativi, capaci sA� di intrecciarsi con gli stilemi dell’elettronica ma in modo molto sottile a�� in filigrana quasi. La creatura di Jason Swinscoe A? uno di quei progetti senza tempo, la cui classe (centellinata con cura, poche release nell’arco degli anni ma tutte assolutamente magiche) A? assolutamente perfetta. Non c’A? mai una nota o un suono di troppo nella musica de The Cinematic Orchestra; ma non per questo mancano il calore del soul, l’energia dell’improvvisazione, l’impatto dinamico di una band che sa farsi orchestra. Soprattutto, non manca ovviamente la capacitA� di a�?disegnarea�? con la musica sensazioni, suggestioni, sogni: Swinscoe riesce a farlo grazie ad una cultura e ad una sensibilitA� fuori dal comune che trasmette integralmente, e meravigliosamente, agli spettatori e ai suoi compagni di viaggio sul palco. Una delle esperienze d’ascolto piA? raffinate ed intense che si possano vivere oggi.
GIOVEDI 3 DICEMBRE 2015 ore 21.00
ROVERETO – TEATRO MELOTTI
ROY AYERS
a�?Everybody Loves The Sunshinea�?: la composizione che ha consegnato Roy Ayers all’immortalitA�. C’A? tutto, in questa traccia: la classe, l’espressivitA�, la malinconia, la gioia, la cura certosina dei particolari, la capacitA� di giocare compositivamente parlando con cambi e soluzioni d’alta scuola senza perdere nulla in immediatezza, in efficacia, in magia. Ma il mondo di Roy Ayers va ben oltre una canzone, per quanto sensazionale: un repertorio il suo pieno di gemme che ancora oggi, nella sua vastitA�, viene apprezzato, ammirato e soprattutto saccheggiato dalle giovani generazioni (la scena hip hop ha largamente fatto uso delle sue composizioni, da Kendrick Lamar agli A Tribe Called Quest passando per Notorious B.I.G.), un repertorio che gli ha guadagnato l’ammirazione di musicisti che hanno segnato e stanno segnando la contemporaneitA� della musica black (Erykah Badu lo ha incoronato, in un’intervista, come a�?Il Rea�?). Merito di un approccio felice, libero, che si diverte ad intrecciare senza gerarchie le coordinate di jazz, soul e funk. Un approccio che dal vivo diventa, immancabilmente, ad ogni concerto, meraviglia e gioia.
GIOVEDI 18 FEBBRAIO 2016 ore 21.00
TRENTO – TEATRO AUDITORIUM
MULATU ASTATKE
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Un crocevia di culture: la musica di Mulatu Astatke A? un’esperienza tanto preziosa quanto coinvolgente. Preziosa, perchA� tutti i linguaggi sonori da lui parlati sono sviluppati con una competenza tecnica eccezionale, rifinendo ogni singolo particolare con attenzione infinita; coinvolgente, perchA� gli elementi che compongono il suo a�?Ethio-jazza�? sono la ricchezza melodica ed armonica del jazz, la forza ritmica della musica africana, la sensualitA� delle inflessioni latine a�� difficile immaginare una formula piA? a�?caldaa�?. Formula che Astatke (etiope, nato nel 1943, ma con una lunga preparazione musicale forgiata tra Europa e Stati Uniti, prima di fare ritorno nella terra natA�a) ha ideato e sviluppato prima di altri, piA? di altri, meglio di altri. Facendolo sempre con gusto e stile, senza mai cercare l’effetto facile o scadere nella dozzinalitA�: A? per questo che il suo status A? quello di culto assoluto tra tutti i colleghi e tutti i veri appassionati di musiche a�?nerea�?. Ma il culto nasce anche solo semplicemente vedendolo dal vivo: un band leader pieno di carisma e passione.
DOMENICA 6 MARZO 2016 ore 21.00
ROVERETO – TEATRO MELOTTI
BUGGE WESSELTOFT
Live con CRISTIAN PROMMER
+ GILLES PETERSON (Djset)
Il terreno della creativitA� libera. Di piattaforme aperte, dove jazz ed elettronica, analogico e digitale, ritmo programmato ed improvvisazione danzano e si sfidano fra di loro, in un loop obliquo aperto ad ogni soluzione e ad ogni digressione. Un equilibrio instabile ed elettrico, che solo musicisti dall’enorme sensibilitA�, dalla totale competenza tecnica e dall’interplay perfetto possono gestire creando magia e non confusione: ma sul norvegese Bugge Wesseltoft e sul tedesco Christian Prommer si puA? scommettere ad occhi chiusi. Il primo A? uno dei nomi piA? importanti del pianismo jazz degli ultimi anni (sicuramente, quello piA? aperto alla contaminazione con l’elettronica e il dancefloor, vedasi anche i sodalizi con Henrik Schwarz e Laurent Garnier), il secondo uno scienziato della batteria analogica applicata a techno e house. Due talenti supremi, pieni di affinitA� emotive ed elettive. A fare da corona al loro live, il dj set del leggendario Gilles Peterson: semplicemente, una delle a�?menti musicalia�? piA? influenti del pianeta.
SABATO 23 APRILE 2016 ore 21.00
TRENTO – TEATRO AUDITORIUM
ROBERT GLASPER ‘EXPERIMENT’
Due Grammy Award (di cui quello del 2013 nella categoria a�?Best R&B Albuma�?). La stima totale ed incondizionata tanto del Gotha della comunitA� hip hop (Kanye West, Jay-Z, Q-Tip, Mos Def lo hanno piA? volte voluto come stretto collaboratore) quanto dei salotti buoni del jazz (fin dall’inizio, un decennio fa, Glasper A? stato messo sotto contratto discograficamente parlando dalla leggendaria Blue Note a�� un sodalizio ancora oggi strettissimo). Robert Glasper A? un talento semplicemente incredibile, cosA� incredibile da riuscire tra l’altro a mettere d’accordo mondi spesso distanti fra loro: e questa peculiaritA� quando si presenta nella formazione del Robert Glasper Experiment a�� dove ogni barriera stilistica viene abbattuta a�� si fa ancora piA? nitida, ancora piA? sorprendente. Jazz, soul, blues, hip hop, funk. Ritmo, anima, virtuosismo, intensitA�. Uno degli artisti piA? significativi, a trecentosessanta gradi, emerso negli ultimi decenni per quanto riguarda la musica nera. Ospitarne un concerto A? davvero un grande privilegio.
VENERDI 13 MAGGIO 2016 ore 21.00
TRENTO – TEATRO AUDITORIUM
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MATTHEW HERBERT
La musica come esperienza totale. La musica come esperienza politica. La musica come entitA� tanto estetica quanto etica. Ma anche, la musica come campo dove sperimentare, prendersi dei rischi, esplorare nuovi territori, stravolgere canoni classici portandoli in un futuro giocoso e spiazzante… Matthew Herbert, inglese, nato nel 1972, A? un artista ed intellettuale a tutto tondo: nasce come geniale innovatore degli stilemi house (a�?Bodily Functionsa�?, anno 2001, A? una pietra miliare in tal senso), ma ben presto ha dimostrato di essere molto di piA?, lavorando per un’idea di musica che metta insieme jazz e Musique ConcrA?te, sperimentazione estrema e pop, improvvisazione libera e concettualismo rigoroso, techno e dodecafonia. Vederlo dal vivo A? sempre non solo un godimento per anima (la ricchezza delle soluzioni armoniche e melodiche) e corpo (la presenza costante di architetture ritmiche coinvolgenti), ma anche un ritrovarsi a tu per tu con un’esperienza performativa non banale, non scontata, piena di trovate improvvise, ingegnose e spessissimo ricreate in tempo reale di fronte al pubblico.