1761: Carlo Goldoni ha deciso di trasferirsi in Francia, dove lo attendono con tutti gli onori, per trascorrervi una serena vecchiaia. Tutto A? giA� pronto per la partenza: ma egli non puA? andarsene senza aver prima rispettato l’impegno di lasciare ancora una commedia agli attori del veneziano Teatro San Luca, che, ne, sono in trepida attesa. Nasce cosA�, un pA? di fretta, “Sior Todero brontolon”, che si rivelerA� negli anni uno dei piA? clamorosi successi comici del repertorio goldoniano.
L’arte dei capolavori, illuminati dall’acuta osservazione critica del suo (e del nostro) mondo, capaci di proporre contenuti che ancor oggi stupiscono per l’attualitA� e l’universalitA�, lascia qui il posto al sublime artigianato del piA? straordinario inventore di teatro delle nostre scene, impegnato ad attingere, per la sua frettolosa fatica, ad ogni risorsa del mestiere.
Ecco che si mescolano allora, all’interno di una trama accattivanA�te e di trascinante divertimento, personaggi curiosamente tratti sia dalle vicende personali dell’autore che dal
suo stesso teatro.
Da quest’ultimo arriva certamente Todero, “rustego” di retroguardia cui non appartengono tanto i conflitti generazionali, quanto piuttosto il comico egocentrismo d’un Arlecchino invecchiato. Dalle memorie perA�sonali sembra invece giungere il giovane Meneghetto, autobiografico avvocatino giA� imbevuto degli ideali della borghesia, pronto ai predicozzi apologetici cosA� come ai gioiosi corteggiamenti alle dame col “morbin”.
E dal teatro e dalla vita insieme arrivano le donne della commedia, Marcolina Fortunata e Cecilia, sempre piA? avanti degli uomini col loro affascinante miscuglio di amorosi entusiasmi e di senso pratico ai limiti del cinismo. E tra finzione e realtA� allo stesso modo si confondono il marito “pampalA?go”, il giovanottone ingenuo, il subdolo fattore, la fanciulla
innamorata, la��ormai imperturbabile servitore di casa.
Ma a trionfare, alla fine, A? soprattutto il teatro – quel teatro cosA� povero, oggi, di artigiani tanto sapienti, che “La Barcaccia” visualizza direttamente sulla scena, dedicandosi, nella realizzazione della commedia, all’ironica affettuosa reinvenzione di quegli espedienti teatrali che, da due secoli ormai, ne hanno puntualmente decretato il successo
La Barcaccia di Verona
SIOR TODERO BRONTOLON
di Carlo Goldoni
con Elisabetta Pescari, Laura BenassA?, Kety Mazzi, Davide Valieri, Roberto Puliero, Giuseppe Vit, Franco Cappa, Nicola Cancian, Daniela Lorenzetto, Marco Consolati
regia di Roberto Puliero
FONDO a�� venerdA� 31 gennaio 2014 a�� Cinema Teatro Parrocchiale a�� ore 21.00