Un grande virtuoso, il violinista francese Rodolphe Kreutzer, un compositore drammatico e trascinante, Ludwig van, un romanziere fantastico, Lev Tolstoj e un musicista innamorato di tutti e tre i suddetti, ovvero LeoA? JanA?A?ek: attorno a questa quaterna si snoda intelligentemente il programma offerto dalla Camerata Bern.
Fondata nel 1962 con lo scopo di dar vita a una formazione la cui flessibilitA� e duttilitA� consentano alla compagine di esibirsi senza direttore, A? composta da solisti e cameristi assai esperti. Sotto la direzione artistica della titolare Antje Weithas o dei violinisti Kolja Blacher, Carolin Widmann, Erich HA�barth, il suono della��ensemble si caratterizza per una omogeneitA�, freschezza e sicurezza stilistica davvero rare. Solisti di primo piano riconoscono queste qualitA� alla Camerata e contribuiscono al suo successo: Andras Schiff, Tabea Zimmermann, Vadim Repin, Radu Lupu, Barbara Hendricks, Leonidas Kavakos. Numerose tournA�e hanno condotto il sodalizio sui piA? prestigiosi palcoscenici europei, delle Americhe, in Australia e Giappone. Le sue registrazioni per Philips, Decca, Denon, Erato, Novalis, Deutsche Grammophon hanno ricevuto riconoscimenti internazionali quali il Grand Prix du Disque, la��Echo Klassik, il Record Academy Prize.
A Trento la Camerata Bern giunge guidata dalla violinista Patricia Kopatchinskaja. Nata in Moldovia, la Kopatchinskaja ha studiato composizione e violino a Vienna e Berlino meritandosi prestigiosi premi internazionali. Chiamata a collaborare con i Wiener Philharmoniker, la Staatskapelle di Berlino e la Deutsche Kammerphilharmonie di Brema A? stata protagonista di molte prime esecuzioni. Per la sua sensibilitA� verso la musica contemporanea nel 2012 le A? stato assegnato il Praetorius Musikpreis Niedersaechsen Award. A Trento, suonando un violino Pressenda del 1834, proporrA� una sua composizione originale.
A�E tu cosa fai ora? Suoni con FurtwA�ngler? Ti innamori di Chopin o di Liszt? Filosofeggi a colazione con Nietzsche? E con chi fai musica da camera, con Ginette Neveu o con Paganini?A�. CosA� scrive Patricia Kopatchinskaja in un’intensa lettera d’addio all’amica e pianista Mihaela Ursuleasa, scomparsa improvvisamente in giovane etA� nel 2012. Parole che si traducono naturalmente sul pentagramma, in un ricordo musicale in quattro parti, Abschied (commiato) a�� Widmung (dedica) a�� Scherzo a�� Capriccio, dal titolo Hortus Animae. Con l’intensa liricitA� della sua Romance per violino vaga per i giardini spirituali dell’anima anche il compositore di origine armena Tigran Mansurian, che qui sperimenta nuove forme, intrecciando al motivo sentimentale della romanza la spiritualitA� dei taghs, antichissimi canti liturgici armeni.
In principio era la Sonata a Bridgetower (“Sonata per un mulatto lunaticoa�? come riportato sull’autografo), trasformatasi poi con la dedica ufficiale al virtuoso violinista Kreutzer nella celeberrima Sonata a Kreutzer. Gli slanci drammatici, i momenti contemplativi, il brillante virtuosismo e le vorticose variazioni di una delle opere cameristiche piA? note e amate di Beethoven hanno fatto da perfetto sfondo al romanzo omonimo di Lev Tostoj, a cui il compositore LeoA? JanA?A?ek si A? ispirato per il suo Quartetto n. 1, composto nell’autunno del 1923. Nonostante la forma classica in quattro movimenti, si tratta di un’opera che procede per brevi frammenti musicali, quasi delle ossessioni, che tanto ricordano le passioni contrastanti e drammatiche d’amore e morte dell’intreccio del romanzo. Le frasi pronunciate sottovoce nell’intimitA� della musica da camera vengono qui magistralmente amplificate dalle trascrizioni di Richard Tognetti (guida e direttore artistico dell’Australian Chamber Orchestra) che illumina queste opere a�?kreutzerianea�� di una luce nuova.
VenerdA� 21 marzo
Trento, Sala SocietA� Filarmonica, ore 20.45
Camerata Bern
Patricia Kopatchinskaja, violino e direttore
P. Kopatchinskaja
(*1977)
Hortus animae, Concerto per violino e archi
L. JanA�cek
(1854-1928)
Quartetto n. 1 a�?Sonate A� Kreutzera�? (Versione per orchestra da��archi di R. Tognetti)
Adagio con moto – Con moto – Con moto. Vivace. Andante – Con moto. Adagio
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T. Mansurian
(*1939)
Romance per violino e orchestra (2011, dedicata a Patricia Kopatchinskaja)
L. v. Beethoven
(1770-1827)
Sonata n. 9 op. 47 a�?Kreutzera�? (Versione per orchestra da��archi di R. Tognetti)
Adagio sostenuto. Presto – Andante con variazioni – Finale. Presto
Cristina Geier