La Camera di Commercio pubblica le statistiche inerenti all’anno 2014: nonostante il diminuire delle unitA� locali +160 dipendentiA�
La��indagine sulle imprese industriali in provincia di Trento viene condotta fina dai primi anni Settanta dalla��Ufficio studi e ricerche della Camera di Commercio di Trento e interessa ogni anno circa 600 imprese con piA? di dieci dipendenti.
La rilevazione relativa al giugno 2014 ha delineato, rispetto alla��anno precedente, una diminuzione delle unitA� locali (-2) e un aumento, seppur contenuto, dei dipendenti (+160).
La dinamica delle imprese inserite nella��indagine A? dovuta alla��iscrizione di 45 nuove unitA� e alla cessazione di altre 47.
Sotto il profilo occupazionale ciA? ha significato rispettivamente 1.418 dipendenti in entrata e 1.433 in uscita, pari a un saldo negativo di 15 unitA� lavorative. Gli occupati complessivi risultano perA? in aumento poichA� le 555 imprese presenti in entrambi gli anni (2013 e 2014) hanno fatto segnare un aumento occupazionale di 175 unitA� lavorative. Per classi dimensionali, la dinamica occupazionale positiva interessa soprattutto le imprese di piA? grande dimensione (con piA? di 100 addetti), mentre quelle con un numero di addetti compreso tra 11 e 20 evidenziano il maggior calo di occupati.
In termini piA? generali, e guardando alla serie storica dei dati raccolti in oltre 40 anni di rilevazioni camerali, viene confermata la progressiva e sempre piA? spinta terziarizzazione della��economia. Il peso del comparto industriale in termini di addetti e di valore aggiunto prodotto tende infatti a diminuire a favore dei servizi.
I dati dimostrano che la percentuale di occupati nella��industria sul totale risulta pari al 26,1% e la quota del valore aggiunto industriale sul totale A? pari al 23,5%, valori che si collocano al di sotto della media nazionale. Se a questo aggiungiamo il fatto che in Trentino il peso delle costruzioni A? particolarmente elevato e ben al di sopra della media del Paese, la��incidenza della��industria in senso stretto, in ambito locale, risulta ulteriormente ridimensionata.
A questo graduale processo di ridimensionamento ha concorso poi la recente crisi economica del 2008-2009, che ha interessato in particolar modo proprio il settore secondario. Nel tempo, perA?, la��industria A? stata interessata anche da fasi di ripresa e ha subA�to numerose trasformazioni qualitative come, ad esempio, il progressivo arricchimento della dotazione di capitale umano e il graduale aumento della presenza femminile nelle imprese (+31,8% rispetto al 1989, primo anno di rilevazione della variabile), in concomitanza con una crescita della��incidenza della manodopera tecnica e impiegatizia (+82,4% rispetto al 1989).
Nel corso degli anni, A? interessante notare come in questo settore le medie imprese abbiano assunto un ruolo sempre piA? rilevante. La crescita dimensionale di alcune di loro, o la loro aggregazione, ha rappresentato spesso una soluzione al problema della ridotta incidenza delle esportazioni nella��economia locale. La nostra provincia ha infatti strutturalmente una bassa propensione a esportare (la��incidenza della��export sul valore aggiunto nel 2013 A? pari al 22,3%, mentre nel Nord Est A? pari al 37,7%) e, inoltre, una quota rilevante della��export provinciale A? determinata da un ristretto numero di medio-grandi imprese.
Preoccupa, infine, una sensibile diminuzione della��incidenza delle imprese a capitale straniero e multinazionale presenti in provincia, ma, anche questo, A? un fenomeno generale e comune a tutte le economie avanzate.
La pubblicazione integrale de a�?La��industria in provincia di Trentoa�? corredata da un consistente supporto di grafici e tabelle A? disponibile sul sito della Camera di Commercio di Trento alla��indirizzo http://www.tn.camcom.it/8368/pdf/Industria2014.res