La Compagnia dei Teatri Possibili punta sul “Caligola” di Albert Camus. La rappresentazione andrà in scena stasera, giovedì 23, al Teatro Cuminetti di Trento per la regia di Corrado d’Elia che è anche fra gli interpreti con Giovanna Rossi, Gustavo La Volpe, Rosario Lisma, Gianlorenzo Brambilla, Stefano Annoni, Marco Brambilla, Fabio Paroni, Enea Montini, Laura Iacchetta, Francesca Martire. Questo Caligola è giocato su una scena semplice ed essenziale, completamente bianca, immagine di solitudine e malattia, spicca il rosso dei pochi oggetti e del sangue, come a lasciar scorgere vive e pulsanti le trame della passione estrema. Dal capolavoro di Camus, testo di straziante sentimento, uno spettacolo di forte attualità, metafora della solitudine del potere, della sua inutilità e del dolore umano. Sulle note di walzer ballati dai vivi e dai morti, Caligola, bimbo dalla faccia buona, si dibatte in una vasca di palline rosse, metafora del potere che non serve a nulla, ossessionato da fantasmi e visioni terrificanti, circondato da personaggi che non capiscono, non accettano e si difendono con le loro mediocrità. Tutto è sentimento scoperto, dolore estremo, stralunata malinconia ma è la passione per la vita che anima la sua spinta distruttiva. È la perdita non solo dell’amore, ma della possibilità stessa dell’amore, il vero motore del suo agire sanguinario. È la coscienza dell’impossibilità per l’uomo di essere libero e felice che lo spinge, in un crescendo di follie omicide alla sua stessa morte. È alla fine la sua profonda, assoluta umanità, che lo rende mostro. Ed è questa attuale, irrinunciabile umanità che lo spettacolo dei Teatri Possibili vuole raccontare.
Caligola fa parte di Teatrum Philosophicum, Laboratorio di critica dello spettacolo e della cultura, organizzato dal Centro S. Chiara in collaborazione con Teatri Possibili e la Facoltà Lettere e Filosofia dell’Università di Trento.