E’ iniziata mercoledA� 19 maggio, Bioweek 2010, la settimana di eventi e manifestazioni organizzata dal Museo Tridentino di Scienze Naturali assieme alle principali istituzioni di ricerca locali in occasione di “2010. Anno Internazionale della BiodiversitA�“. La settimana, inaugurata con una serata sul tema “Il valore della BiodiversitA� delle Alpi“, ha visto la partecipazione di Alberto Pacher, Vicepresidente e assessore Lavori Pubblici, Ambiente e Trasporti – Provincia autonoma di Trento, Marcello Scutari, Dip. Risorse Forestali e Montane – Provincia autonoma di Trento e Leopold FA?reder, Istituto di Ecologia – UniversitA� di Innsbruck.
Alberto Pacher, assessore ai lavori pubblici, ambiente e trasporti introdurrA� la serata e passerA� quindi la parola a Marcello Scutari che aprirA� la parte documentativa della Bioweek illustrando l’impegno che, dal 1992 a oggi, impegna ricercatori e governi di tutto il mondo al fine di arrestare il processo di perdita di biodiversitA�. A causa dell’impatto dell’uomo sul pianeta, la perdita di biodiversitA� ha infatti subito un incremento di 100-1000 volte rispetto a quelli che sono i tassi di estinzione naturali delle specie esistenti. Nel 2002 a Johannesburg A? stato individuato il 2010 come data limite per l’arresto della perdita di biodiversitA� a livello globale, nazionale e regionale. Nel corso della serata si farA� quindi il punto della situazione, illustrando i piani e gli interventi attuativi realizzati in ambito europeo, nazionale e provinciale. Leopold FA?reder, ecologo fluviale e idrobiologo di fama internazionale offrirA� inoltre una panoramica della meravigliosa ricchezza e varietA� di specie (biodiversitA�) che caratterizza le nostre Alpi, con approfondimenti sia al livello di organismi che di habitat e parlerA� di come la loro frammentazione, dovuta alle attivitA� umane e alla costruzione d’infrastrutture, assieme ai cambiamenti climatici, ai cambiamenti delle pratiche agricole ed all’inquinamento siano tra i fattori che maggiormente causano la perdita di biodiversitA� nel nostro territorio. FA?reder riferirA� infine di come, al fine di rallentare questo processo, si stia lavorando per la creazione di una rete di “corridoi ecologici”, tra i quali risultano di grande importanza i paesaggi fluviali (corsi d’acqua, ambienti ripari e bacini idrografici).
Per maggiori informazioni visita il sito www.bioweek.it