MercoledA� 29 aprile 2015, alle 17,30, a Trento, nella Sala degli Affreschi della Biblioteca comunale (Via Roma 55) il Centro Studi sulla Storia della��Europa Orientale e la Fondazione Museo Storico del Trentino organizzano la��incontro-dibattito a�?La morte viene dal cielo. I bombardamenti su Trentino, 1943-1945a�?. Interviene Patrizia Marchesoni. Introduce Massimo Libardi.
La prima metA� del Novecento A? segnata indelebilmente dalle due guerre mondiali, un periodo di trenta��anni caratterizzato da uno sviluppo prepotente della modernitA�, della tecnologia e dalla��esponenziale crescita di mezzi di produzione di massa destinati principalmente alla distruzione di uomini e cose.
La guerra prende una forma tecnologica, meccanica e industriale. La��aviazione, che muove i primi passi alla��inizio del Ventesimo secolo, seppure giA� sperimentata sia nella ricognizione sia nelle azioni di bombardamento durante la guerra italo-turca, con la prima guerra mondiale vede uno sviluppo significativo e crescente del suo ruolo nella ricognizione e interpretazione delle immagini delle zone del fronte sul campo si battaglia.
Seppure guerra prevalentemente di posizione, perfezionamenti tecnici portano progressivamente ad un uso piA? incisivo di bombardieri in grado di trasportare e sganciare notevoli quantitA� di bombe. Anche le tecniche di riprese dalla��alto e di interpretazione topografica si affinano rapidamente e le informazioni ricavate dalle fotografie aeree sono spesso determinanti per le operazioni al fronte.
Da��altro canto la��incontro fra la tecnica e la��audacia produce eroi. Gli aviatori sono coloro che incarnano sentimenti di libertA� e di affermazione individuale e le battaglie nel cielo tra gli assi della��aviazione, pur nella cruenta realtA� di guerra e morte, assomigliano a sfide cavalleresche.
Nella seconda guerra mondiale, la��uso della��aviazione A? una��esperienza totalmente nuova. Lo sviluppo di tecnologia e mezzi A? cresciuto in modo vertiginoso ed ha la capacitA� in funzione tattica ed offensiva di enorme portata. La��Italia viene sottoposta ad un esame fotografico pressochA� totale da parte degli aerei ricognitori angloamericani per preparare la��invasione della penisola e poi la distruzione della Germania e dei suoi alleati.
Se anche la��obiettivo degli Alleati non A? quello di uccidere la popolazione civile, la cosiddetta a�?area bombinga�? presuppone il bombardamento degli apparati militari, della rete di comunicazione, dei luoghi di produzione industriale, delle cittA�: la guerra aerea a�� potente e allo stesso tempo imprecisa a�� provoca cosA� un numero impressionante di vittime civili. La��impreparazione della popolazione civile ai bombardamenti massicci, anche in Trentino rese pesante il bilancio delle vittime. Fino alla fine della guerra la��asse del Brennero, lungo la valle della��Adige e la zona tra Rovereto e Riva del Garda, furono costantemente fotografate e bombardate.
La conferenza si soffermerA� in particolare sulle fonti fotografiche e memorialistiche tentando di offrire una duplice visione: da una parte quella di chi dall’alto bombarda e fotografa e dall’altra quella di chi subisce il bombardamento e ne A? sopraffatto.
Affronta questi temi Patrizia Marchesoni nella��incontro-dibattito a�?La morte viene dal cielo. I bombardamenti sul Trentino, 1943-1945a�?, che si terrA� mercoledA� 29 aprile 2015, alle 17,30, a Trento, nella Sala degli affreschi della Biblioteca comunale (Via Roma 55).
Questo incontro A? il quattordicesimo del ciclo a�?La seconda Guerra dei Trenta��annia�?, organizzato dal Centro Studi sulla Storia della��Europa Orientale e dalla Fondazione Museo Storico del Trentino.
Patrizia Marchesoni A? responsabile della��area patrimonio e ricerca della Fondazione Museo storico del Trentino, di cui dal 2009 A? vicedirettore. Laureata in storia alla��UniversitA� di Bologna, ha successivamente conseguito il diploma di archivistica, paleografia e diplomatica presso la��Archivio di Stato di Bolzano.
Ha curato mostre, produzione di film e documentari, pubblicato saggi e volumi relativi agli archivi del museo. Tra il 1995 e il 2001, con Diego Leoni ha curato una mostra e due volumi sui bombardamenti e sulla ricognizione aerea del Trentino nella prima e nella seconda guerra.
Recentemente ha curato con altri ricercatori la realizzazione della mostra “La Grande Guerra sul grande schermo”.
Con il Patrocinio di: Comune di Trento; Provincia Autonoma di Trento;A�Presidenza delA�Consiglio della Provincia Autonoma di Trento; Regione Autonoma Trentino-Alto Adige; Consiglio Regionale del Trentino-Alto Adige