E’ il simbolo di una battaglia. Forse nemmeno lo voleva ma la vita ha scelto per lui. PerchA� Beppino Englaro non si stancherA� mai di lottare. Per onorare l’idea di libertA� di sua figlia, per il rispetto della sua memoria, per il diritto di scelta, per una politica che sappia trovare il giusto equilibro tra i pro e i contro. Beppino Englaro lotta, e lotterA�, anche per tutti quei giovani che come sua figlia vivono in stato vegetativo e sono senza speranza, come lo era sua figlia Eluana, rimasta inerme in un letto per 17 anni, fino alla morte naturale sopraggiunta a seguito dell’interruzione della nutrizione artificiale.
La sua voce sarA� uno dei momenti piA? attesi al convegno in programma a Rovereto dal 28 al 30 ottobre, presso la FacoltA� di Scienze Cognitive corso Bettini.
Titolo: “Codex vitae“, ossia “Codice Vita“, con sottotitolo: “Scienza, etica e diritto di fronte alle sfide dell’esistenza“. Convegno spinoso quello scelto dalla facoltA� di Scienze Cognitive e Giurisprudenza dell’UniversitA� di Trento con il coordinamento dell’Associazione Amici di Simone onlus e la collaborazione della “Fondazione Bruno Kessler” di Trento e del biennio di bioetica della “Fondazione Studium Generale Marcianum” di Venezia. Convegno difficile dicevamo perchA� difficile A? parlare della zona grigia tra la vita e la morte.
Esistono domande che tutti noi ci siamo posti o ci siamo sentiti rivolgere almeno una volta nel percorso della nostra vita e sono domande “sospese”: Cos’A? la vita? Quando inizia veramente, al concepimento o in che momento preciso? Chi lo decide? La vita vale sempre la pena di essere vissuta anche nel dolore, nella sofferenza, nella consapevolezza della morte? Cosa vuol dire vita autonoma? Cos’A? la morte cerebrale? Chi lo stabilisce? E la morte fisica da cosa A? diversa da quella cerebrale? Fino a che punto puA? spingersi la ricerca scientifica? Qual A? il limite, il confine?
Sono interrogativi che coinvolgono non solo la scienza ma anche l’etica, la filosofia e la teologia. Ecco il perchA� di un convegno, che certamente non pretende di fornire una risposta, ma di riflettere su una tematica cosA� intima e difficile e anche un modo per interrogarci per confrontare posizioni differenti, per sondare il campo della spiritualitA� a confronto con il pragmatismo della nostra epoca.
Ecco dunque che nelle tre giornate roveretane sfileranno personalitA� di spicco del mondo della cultura e della scienza, all’interno di una cornice di natura artistica. Parleranno scienziati, teologici, filosofi, giuristi, laici e rappresentanti di religioni monoteiste.
Beppino Englaro concluderA� il convegno (sabato 30 ottobre) in una sorta di intervista /dibattito con il giornalista Giovanni Floris.
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Il convegno A? aperto a tutti.
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