mercoledì , 18 Dicembre 2024

AVEVO UN BEL PALLONE ROSSO
28 febbraio > 4 marzo, Trento

MartedA� 28 febbraio 2012, ore 20.30
MercoledA� 29 febbraio 2012, ore 20.30
GiovedA� 1 marzo 2012, ore 20.30
VenerdA� 2 marzo 2012, ore 20.30
Sabato 3 marzo 2012, ore 20.30
Domenica 4 marzo 2012, ore 20.30
Teatro Cuminetti
Trento

Altri percorsi
Avevo un bel pallone rosso
Una produzione del Teatro Stabile di Bolzano per la regia di Carmelo Rifici
Con Angela DemattA? e Andrea Castelli

Dopo il successo dalla passata stagione, ritorna al Teatro Cuminetti A�Avevo un bel pallone rossoA�, il testo della giovane autrice e attrice trentina Angela DemattA� che affronta, in maniera profonda e inconsueta, la tragedia del terrorismo con le sue vittime innocenti, i furori giovanili, gli a�?anni di piomboa�? che hanno bruciato una��intera generazione. La vicenda si snoda sull’arco di un decennio, dal 1965 al 1975, gli anni in cui Margherita Cagol, studentessa di Sociologia appassionata di politica, diventa a�?Maraa�?, si trasferisce a Milano, entra in clandestinitA� e fonda assieme al marito Renato Curcio le Brigate Rosse. Nel corso di questo decennio il rapporto tra Margherita e suo padre viene mano a mano a dissolversi e le parole che padre e figlia si rivolgono nel dialetto della loro cittA�, si svuotano in grandi silenzi privi di speranza, che verranno sopraffatti dalla��annuncio televisivo della morte della Cagol in uno scontro a fuoco con le forze della��ordine il 5 giugno 1975.

a�?Il Teatro ha il dovere di indagare sulle ferite della storia recente.a�? E’ questo la��assunto di base della��autrice di A�Avevo un bel pallone rossoA�, un testo crudo che affronta senza sconti uno snodo cruciale della storia italiana. Vincitore dell’edizione 2009 del Premio a�?Riccione per il Teatroa�?, lo spettacolo ha saputo catalizzare la��attenzione della critica e del numeroso pubblico che la scorsa stagione ha seguito ogni data della tournA�e (non solo nei teatri del Trentino a�� Alto Adige, ma anche a Roma e Milano), portando in scena il dramma borghese di sofferenze taciute tra quattro mura domestiche, l’antagonismo generazionale oltre che politico. Ed A? proprio il linguaggio, che dal familiare dialetto trentino vira al freddo e lapidario italiano dei comunicati stampa delle Brigate Rosse, uno degli elementi che ha affascinato spettatori e addetti ai lavori.

Andrea Castelli interpreta il personaggio di Carlo Cagol, il padre di Margherita, e stessa autrice, Angela DemattA?, A? impegnata in palcoscenico nel ruolo della protagonista. La regia A? di Carmelo Rifici, giovane collaboratore di Luca Ronconi vincitore del Premio Eti a�� Olimpici del Teatro come miglior regista della��anno 2009. Le scene sono di Guido Buganza, i costumi di Margherita Baldoni, le musiche di Ferdinando Baroffio e le luci di Lorenzo Carlucci.

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