giovedì , 21 Novembre 2024

AUDACIA E BELLEZZA: 7 importanti artisti rendono omaggio alla vita e al coraggio

Domenica 25 gennaio alle 11.30, al Museo della��Aeronautica Gianni Caproni, inaugura laA�mostra pittorica a�?Audacia e Bellezzaa�?, grazie alla quale sette importanti artistiA�contemporanei italiani rendono omaggio al coraggio, alla vita, agli ideali, agli eventi cheA�hanno scritto molte pagine di storia.

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AA�cura di Franco Savignano, testi di Vittoria Coen. Inaugurazione, domenica 25 gennaio alle 11.30 alA�Museo della��Aeronautica Gianni Caproni

La Grande Guerra fu un banco di prova in cui lo sforzo umano, il sacrificio e il coraggio,A�oltre alla resistenza dei singoli combattenti e di intere comunitA�, furono messi a durissima prova.

Nella sfida, nel coraggio fisico, vi A? una bellezza, una bellezza morale di chi non si tiraA�indietro e si espone in prima personaa�? a�� scrive Vittoria Coen, curatrice della mostra – LaA�mostra A? un omaggio a un coraggioso combattente come Francesco Baracca, attraversoA�una mostra di artisti provenienti dalle esperienze piA? diverse, nella��interpretazione della suaA�vicenda umana.

Promossa dalla��Associazione Culturale a�?La Stanza delle ideea�?, la mostra pittorica siA�inserisce alla��interno della manifestazione a�?Nel segno del Cavallino Rampante – FrancescoA�Baracca tra mito e storiaa�?, in corso al museo e dedicata alla��asso della��aviazione italiana.A�I pittori Fernando De Filippi, Franco Marrocco, Francesco Martani, Nino Migliori,A�Mauro Mazzali, Daniele Nalin e Franco Savignano hanno proposto e realizzatoA�ciascuno una��opera pittorica ad hoc, omaggio alla figura di Francesco Baracca e alle sueA�imprese con dipinti che ripropongono la silhouette del cavallino rampante, la��iconografia delA�volo, il fascino del cielo stellato.

Grazie alla collaborazione del Museo della��Aeronautica Gianni Caproni e del MUSE MuseoA�delle Scienze, la��Associazione A? infatti riuscita nel raro intento di impegnare autori diA�massimo livello su un tema specifico e forte: le commemorazioni legate alla Grande

LO SPUNTO CREATIVO: la mostra a�?Nel segno del cavallino rampantea�?A�In occasione delle commemorazioni del Centenario della Grande Guerra, il MuseoA�della��Aeronautica Gianni Caproni e il Museo a�?Francesco Baraccaa�? di Lugo di Romagna (RA)A�con Aeronautica Militare hanno proposto a Trento una mostra per raccontare la figura delA�maggiore Asso della caccia italiana durante la Prima guerra mondiale e la storia delA�cavallino rampante, recentemente riconosciuto come il simbolo italiano piA? famoso alA�Il cavallino rampante a�� di colore argenteo su campo rosso, rivolto a sinistra e con la codaA�abbassata a�� era lo stemma araldico del a�?Piemonte Reale Cavalleriaa�?, uno dei piA?A�prestigiosi reparti della��Esercito italiano, presso il quale Francesco Baracca prestA? servizioA�ad inizio del Novecento.A�Pochi anni piA? tardi, il giovane cavallerizzo diventA? aviatore e fu il suo amore per i cavalli aA�portarlo ad adottare, sebbene con alcune varianti, lo stesso stemma quale simbolo per iA�suoi aeroplani. A inizio 1917, il cavallino rampante nero apparve per la prima volta su di unA�aeroplano pilotato dalla��Asso e divenne successivamente la��insegna applicata sulla fusolieraA�di tutti gli aerei da lui pilotati.

GLI ARTISTI COINVOLTI

Fernando De Filippi celebra il cavallino rampante rendendolo protagonista simbolo, e lo faA�a�?uscirea�?, circondato dalle fiamme, in una visione notturna, e in una sorta di cerchio magicoA�psichedelico a cui i tratti stilizzati e i guizzi del fuoco conferiscono un movimento energetico diA�potente efficacia. In una intervista che gli feci nel 2013, a proposito dei quattro elementi rispose: A�a�?Il desiderio intenso A? il fuoco interiore che libera le energie latenti e permette il raggiungimentoA�dei propri sogni. Il Fuoco rappresenta il cuore, la coscienza e la volontA�a�?.A�Rispetto alla piA? nota serie dedicata alla��a�?alberoa�?, come simbolo di vitalitA� e di continuitA�, ilA�cavallo A? il nobile ed elegante animale che con coraggio sfida gli eventi.

Franco Marrocco crea delle vere e proprie traiettorie nello spazio in cui si cristallizzanoA�punti di luce come stelle nel firmamento. Il blu, colore amato dalla��artista e ricorrente nelleA�sue opere, segnala la cifra di tangenza con lo spazio e nello spazio, come se il lavoro neA�fosse una parte integrante che viene posta sotto la lente di ingrandimento di una ricercaA�tra microrganismi viventi e macro-considerazioni sulla��esistenza. Ea��, dunque, un percorsoA�spirituale quello che viene a crearsi, un progressivo disvelamento di forme e di identitA� cheA�non necessariamente si identificano con una precisa sembianza o forma identificabile.A�La��audacia di un volo mentale impone un confronto con ciA? che A? piA? grande di noi: L’universo.

Francesco Martani A? passato negli anni da una figurazione ben definita ad una sorta diA�astrazione progressiva. La materia resta, comunque, il nodo della sua ricerca, sia che siA�tratti di scultura sia di pittura, sia che egli affronti lo studio del colore, sia che plasmi ilA�soggetto con fusioni di bronzo o altre tecniche. Il suo omaggio a Baracca A?, dunque, unA�volo radente nel magma della materia cosmica, e non a caso. Martani A? medico, e tende a considerare accadimenti e fenomeno anche da un punto di vista scientifico. Il linguaggioA�della pittura A? il cammino spirituale ed estetico della��evoluzione della��uomo.

Mauro Mazzali, con TA TA TA TA TA. RA TA TA TA TA TA. IL Canto della mitragliaA�contro il cavallino rampante, crea una lavoro in rilievo in cui appaiono i fori provocati dallaA�mitraglia, con un effetto voluto di fontaniana memoria. Egli crea una vibrazione dellaA�materia, vista la sua specificitA� scultorea, e affronta il tema con piglio, declinando iA�movimenti del cavallo che accompagnano quelli creati dal supporto. La verticalitA�A�della��opera A? una caratteristica peculiare del suo lavoro, come ebbi a scrivere nel 2005, inA�occasione di una mostra da me curata sulla scultura del Novecento a Bologna. Ed ancheA�in questo caso la��artista resta fedele a se stesso e alla propria poetica.

Nel lavoro di Nino Migliori egli stesso parla dia�� a�?Trasfigurazioni come di derivazioni dalleA�Polapressures che si ottengono con interventi creati mediante oggetti appuntiti,A�sulla��immagine polaroid durante la fase di sviluppo cioA? di affioramento della��immagine.

Successivamente la Polapressure viene aperta e la parte che trattiene i chimici vieneA�scansionata ed elaborata; in questa fase vengono eccitati ed esaltati i colori latentiA�trattenuti dai chimici. Il risultato A? una Trasfigurazione,a�? che determina la distruzione delleA�Polapressuresa�?. Ed infatti la��effetto che si genera crea bagliori inaspettati, variazioni di toniA�cangianti, e il cavallino rampante sembra la scia di una stella cometa che illumina loA�Daniele Nalin opera una sorta di spaesamento prospettico e spaziale tipico del suo lavoroA�nella individuazione di una traiettoria policromatica che la��aereo di Baracca percorre in unaA�spirale che richiama lo stile futurista, arricchita da geometrie, linee sovrapposte in cuiA�campeggia, sul lato sinistro, il celebre cavallino rampante con la scritta a�?trentaquattroA�vittorie aereea�?. La��aspetto ludico del lavoro non deve quindi trarre in inganno. Nalin parlaA�della guerra, della lotta, dei conflitti di ieri e di oggi con un tocco grafico personale eA�incisivo che dA� corpo ad una��idea di fondo profondamente pacifista. Nello spazio delle sueA�tele sovente compare la��aeroplano, che, in questo caso, A? il simbolo della vita avventurosaA�di Baracca, piA? spesso, un segnale di superamento.

Franco Savignano narra la sua scena su di un fondo violaceo, insolito per lui, e questaA�volta, efficace simbolo di lutto per i cristiani. La vita di Francesco Baracca A? sintetizzata daA�pochi ben collocati elementi che richiamano alla memoria una vita gloriosa, ma anche laA�caduta e la morte, il volo e la discesa. Il cavallino appare, piccolo, sulla sinistra, mentreA�sulla destra campeggia il profilo della��aviatore, come in una medaglia della��antica Roma cheA�rappresenti un grande condottiero. Vi A? la centralitA� della��uomo divenuto ormai un simboloA�per tutti, immerso nella��alchimia di sentimenti extratemporali e sfide della modernitA�. SuA�tutto e su tutti permane la memoria che restituisce nel presente il significato e il valoreA�degli atti del passato.

La��ASSOCIAZIONE CULTURALE LA STANZA DELLE IDEE, organizzazione no-profit,A�nasce sullo stile degli antichi CaffA? della Cultura, luoghi dove i dotti e i saggi, i filosofi e gliA�inventori, gli artisti e gli artigiani si trovavano per condividere idee, dibattere teorie e dareA�origine allo sviluppo ed alla��innovazione. Considerando il concetto di Design in modo apertoA�e creativo, ovvero un modo di pensare e progettare il futuro che parte dalla conoscenza eA�dalla competenza, i soci de La stanza delle idee definiscono un non luogo alla��interno delA�quale condividere idee, iniziative, visioni ed orientamenti, per poi dibatterli e concretizzarliA�in progetti di ricerca e sviluppo.

Una collaborazione, quella tra la��Associazione ed i Musei trentini, che prosegue con loA�scopo di contribuire attivamente e fattivamente alla promozione della cultura di un territorioA�molto attivo, desideroso di riscoprire il passato e innovare il futuro. Una comunione diA�intenti e di stile che concretizza una�� importante iniziativa fortemente voluta dal MUSE e dalA�suo Direttore Michele Lanzinger.

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