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ARCIPELAGO SALAMOV: UN GRANDE SCRITTORE NELL’INFERNO DEL GULAG

bluMercoledA� 24 febbraio 2010, alle ore 17.30 a Trento, presso la Biblioteca Comunale (Sala degli Affreschi) si tiene l’incontro “Arcipelago Salamov: un grande scrittore nell’inferno del Gulag”.

Il Centro Studi sulla Storia dell’Europa Orientale organizza un incontro con Giovanni Bensi e Sergio Rapetti. Introduce l’incontro Alberto Pattini, Assessore all’Archivio storico e biblioteche. Si parlerA� di Varlam Salamov (Vologda 1907 – Mosca 1982), figlio di un pope che lasciA? la famiglia per studiare Giurisprudenza all’UniversitA� di Mosca. Dal 1927 svolse attivitA� d’opposizione al regime staliniano, fu arrestato e deportato per la prima volta in un campo di lavoro a nord dell’Ural. Liberato nel 1932, tornA? a Mosca, dove intraprese l’attivitA� giornalistica, scrisse poesie e racconti, ma nel 1937 fu nuovamente arrestato e deportato nella Kolyma, in Siberia. Liberato 17 anni piu tardi, fece ritorno a Mosca. Fu riabilitato nel 1957 e da allora venne autorizzata in Russia solo la pubblicazione di qualche breve raccolta di poesie. Solo alla fine degli anni Ottanta, dopo la sua morte, le opere di Salamov hanno cominciato ad essere pubblicate in patria. Presso Einaudi sono usciti I racconti di Kolyma (1999, A�I millenniA� ed A�ET ScrittoriA�).


Per maggiori info:
Centro Studi sulla Storia dell’Europa Orientale
info@csseo.org

Fonte articolo: Centro Studi sulla Storia dell’Europa Orientale

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