Ultima giornata per visitare la rassegna antologica dedicata al fotografo perginese Antonio Sartori che si tiene a Pergine, presso laA�Sala Maier fino a venerdA� 25 settembre 2009.
Il Gruppo Fotoamatori Pergine nasce nel novembre 1970 allo scopo diA�promuovere attraverso laA�fotografia, la conoscenza e crescita tecnico – estetica dei soci, e l’offerta culturale per i visitatori, propone questa volta una nuova interpretazione dell’immagine fotografica che racconta a�?un lungo e piacevole colloquio con Antonio Sartori“.
Perginese di nascita (1934) e fotografo da sempre, Sartori inizia a fotografare nel 1970 allorquando, a seguito di un incidente sciistico, scopre i reconditi prodigi di una strepitosa Minolta. Una fotocamera che lo ha a�?segnatoa�? irreversibilmente e per sempre.
Si avvicina alla fotografia attratto da due cose importanti e che, in misura diversa, ne caratterizzano la��intero percorso fotografico ed artistico: la��amore per la sperimentazione e la passione per la storia. Ed A? proprio in questa duplice chiave di lettura che va indagato, e compreso, il slavoro di Antonio Sartori. L’amore per il territorio in cui A? vissuto ed il desiderio di raccontarlo, lo spingono, quasi ossessivamente, alla ricerca di aree tematiche da indagare e raccontare. Il lavoro che egli compie A? quindi strutturato con un rigore metodologico tanto raro, quanto impressionante, soprattutto se correlato al numero di immagini raccolte.
Un altro evento, assai importante, rende ancor piA? fruttuosa la passione di Antonio Sartori verso la storia. GiA� a partire dalla metA� degli anni a��70, infatti, egli incontra la��Associazione a�?Amici della Storiaa�? di Pergine che, con una qualitA� editoriale eccellente, pubblica preziosi lavori storiografici legati al territorio perginese. Nella��incredibile libro: a�?Testimonianze di devozione popolare nel perginesea�? (pubblicato con due edizione ed una ristampa tra il 1982 e il 1989), si scorge la��opera sistematica, precisa ed analitica, operata da Sartori per la catalogazione di tutti i capitelli (e, sfogliando il libro, viene da dire: a�?Nessuno escluso!..a�?) del vastissimo territorio comprensoriale di Pergine.
La��approccio metodologico di Sartori A? straordinario e decisamente a�?ante-litterama�? rispetto ad alcuni saccenti ed a�?autopromossia�? atteggiamenti, su medesimi percorsi di ricerca, che si sono palesati negli ultimi anni nella��intricato mondo fotografico trentino. Per ciascuna ripresa, infatti, Sartori redige precisissime a�?schede di inventariazionea�? che, in accordo alla ricerca scientifica piA? consolidata, sono oggi in grado di restituirci una a�?mappaturaa�? analitica e dettagliata sia dei luoghi di culto piA? popolari, sia degli itinerari devozionali che, attraverso i capitelli, A? possibile ricostruire alla��interno di preciso territorio di riferimento. Lavoro oscuro e prezioso e connotato, forse inconsapevolmente, da una magistrale regia di ispirazione demo-antropologica.
Ingresso gratuito.
Per ulteriori informazioni:
Gruppo Fotoamatori Pergine