venerdì , 22 Novembre 2024

“ALTRETERRE DOVE LA TERRA HA TREMATO”
Chiesa di San Pietro a Trento

Sabato 26 dicembre, ore 20.30, Chiesa di San Pietro a Trento: “Altreterre dove la terra ha tremato: canti di Natale dal mondo“. Raccolta di fondi per un progetto in Abruzzo sostenuto dalla Provincia Autonoma di Trento e dalla Croce Rossa Italiana – sezione di Trento.

Leggi l’articolo di presentazione dei concerti di Altreterre.

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Un commento

  1. e come si aiutano i Trentini?
    qui la mia lettera alla Provincia di Trento:
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    Lodevole decisione il voler aiutare i terremotati in Abruzzo, ma di
    emergenze ce ne sono state anche nel Trentino ed il risultato delle
    promesse e’ stato una “Cavagnolata”. Si, dopo una certa calamita’
    anche a me erano stati promessi degli aiuti, aiuti in forma di
    contributi su mutuo, anzi le promesse dei politici erano tali che
    sembrava che la provincia di Trento pagasse tutto.

    Le cifre che qui uso sono da capirsi come da moltipilicare per “X”,
    come detto per aiuto mi era stato concesso un mutuo assistito da
    contributo.

    La rata che dovevo pagare sarebbe stata di 1054, poi alla firma del
    contratto perché ci sono state delle variazioni ecc. portata a 1273,
    tempo dopo il contratto stipulato con la banca mi si fa noto la
    “Cavagnolata” che ci sarebbe uno sbaglio nel calcolo e la mia rata
    sarebbe di 2505! E io ho detto no, no con disonesti e pagliacci, per
    non dire corrotti, io non ci sto. Poi chi mi garantiva che fosse lo
    ultimo aumento? No, con strozzini no e cosa ha fatto la Provincia di
    Trento? O accettare o perdere cosi detta brava persona mi ha tolto
    anche il contributo.

    Logico il colpevole sono io perché bastava che io accettassi dei
    mutui agevolati al 14 – 15 %

    Io sono emigrato, cosi con inganno ed imbroglio sono stato portato ad
    investire in Italia, farmi dei debiti all’ estero perché con
    burattini cose non se ne possono fare, costruirmi secondo le mie
    possibilità, neanche finito la costrizione arriva la finanza per
    farmi pagare si perché emigrati sono “esteri” e poi pagare ICI, e
    cose varie.

    Bastava parlare chiaro e io potevo investire in Germania, dove gli
    aiuti erano alla fin fine di molto superiori e senza leggi speciali
    per sinistrati e con interessi su prestiti del circa 8-9 %

    Pretendo solo quanto mi e’ stato promesso, ma voglio anche far noti
    dei fatti che potrebbero essere di aiuto ad altri. Il credere la
    gente muore o si dimentica e noi andiamo avanti cosi no Signori no.

    Distinti Saluti
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    Qui la risposta del Presidente, che non e’ accettabile. Poi come si permette di dire si ormai sono trascorsi 20 anni!!! Si, la Provincia e’ riuscita a far tacere i fatti per 20 anni questa e’ la morale.

    Egregio Sig. Leonardi

    riesco a comprendere, attraverso la lettura degli allegati da Lei forniti e senza essermi confrontato con l’Istituto di Credito, stante che gli accadimenti risalgono a 20 anni or sono, quella che si prospetta come una giusta lagnanza per quella che è stata una non felice conduzione della pratica di mutuo da Lei chiesta, mutuo per il quale, la Provinca di Trento, sarebbe intervenuta con delle quote in conto capitale e in conto interessi.
    Detto questo non posso esimermi, però, anche dal sollevare alcune
    riflessioni: la Provincia di Trento si è adoperata per prestare aiuto agli abitanti delle zone colpite dal recente sisma con la stessa efficacia, puntualità e immediatezza con cui ha sempre affrontato queste spiacevoli
    calamità e, a maggior ragione, quando hanno riguardato il proprio
    territorio. In secondo luogo sembra di evincere che l’aumento della prima quota interessi è frutto di un aumento delle percentuali di computo: su questo punto parrebbe superfluo sottolineare che la Provincia di Trento non attua un qualche tipo di attività speculativa. Infine sembra di poter affermare che non di brogli si tratti ma di una palese incomprensione fra l’Istituto di Credito e i sottoscrittori del mutuo il tutto aggravato da una non chiara prospettazione dei calcoli. La lettera dell’Istituto di Credito Fondiario del 7 dicembre 1988, seppur freddamente burocratica, penso sia chiarificatrice dell’intero accadimento. Tutto ciò anzidetto non posso che sentirmi dispiaciuto per l’amarezza che un mio conterraneo possa ancora provare a così tanto tempo di distanza dai fatti ma sono certo Lei sappia che le radici della nostra gente affondano nel terreno della solidarietà, socialità e moralità. Le invio i più cordiali saluti.

    Il Presidente

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