venerdì , 22 Novembre 2024

ALMODOVAR E KIESLOWSKI ALL’OFF
MartedA� 19 e mercoledA� 20 per il Cineforum

Associazione OZDue interessanti appuntamenti per la rassegna di cineforum organizzata dal Nuovo SpazioA�Arte l’OFFicinaA�in collaborazione con l‘Associazione di promozione sociale OZ: l’incontro A? conA�il cinema di Almodovar e di Kieslowski.A�

MartedA� 19 giugno A? la voltaA�di Pedro AlmodA?var, regista e “autore” ormai acclamato e riconosciuto in tutto il mondo, conA�il filmA�”Pepi, Luci, Bom y otras chicas del montA?n“, come recita il titolo originale (“Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio” – proiezione ad ore 21, 30 in seno alla rassegna Debut in Via Venezia 5 a Trento.
MercoledA� 20 giugno (sempre ore 21,30) si prosegue invece con la rassegna dedicata ai Tre Colori, con “Film Bianco”A�il secondo della trilogia di Keslowski dedicato al tema dell’uguaglianza.

“Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio”, film d’esordio di Almodovar originariamente girato in 16mm e gonfiato poi in 35, A? una girandola caotica e scanzonata di situazioni tra personaggi eccentrici di una Madrid effervescente. Pepi coltiva pianticelle di marijuana sul balcone. Un poliziotto la scopre e accetta di non denunciarla in cambio della sua verginitA�. Ma per vendicarsi Pepi chiede aiuto all’amica Bom, che seduce la moglie del poliziotto e lo fa anche bastonare dagli amici che sbagliano e pestano invece il suo gemello. Ci sono giA�, quindi, gli elementi ‘chiave’ di tutti i film di AlmodA?var: dalla sequenza iniziale con la camera che entra a scoprire i dettagli dell’appartamento di Pepi, alle scene piuttosto forti di sesso, al gusto per l’eccesso, che forse A? quello che a noi spettatori di oggi appare come piA? sgradevole e che il regista A? stato capace negli anni di smussare e di rendere maggiormente funzionale alla narrazione, e ancora l’uso eccezionalmente efficace delle musiche, i temi dell’omosessualitA�, della diversitA�, della droga in un mondo a tratti sconcio, triviale, osceno ma raccontato sempre con disincanto, dolcezza, e divertimento.

Dopo il blu, che simboleggiava la libertA�, “Film Bianco” di Kieslowski esplora il secondo colore della bandiera francese, e il secondo dei tre principi cardine della Rivoluzione. La storia si svolge inizialmente a Parigi, poi l’azione si sposta in Polonia, patria del protagonista, Karol Karol. Questi, parrucchiere polacco a Parigi, A? costretto dalla moglie francese ad accettare il divorzio a causa della sua impotenza. Tornato clandestinamente in Polonia con l’aiuto di un compatriota occasionalmente conosciuto, si insinua gradualmente nel giro degli speculatori e si arricchisce. Per riavere accanto a sA? la moglie, di cui A? sempre follemente innamorato, organizza la propria finta morte e fa incarcerare la donna per omicidio. Dei tre film che compongono la trilogia, questo A? sicuramente il piA? feroce e crudo: l’uguaglianza sembra realizzarsi nella vendetta, ma si sublima invece in un amore immenso proprio perchA? assurdo (o assurdo proprio perchA? immenso). E’ considerato, tra l’altro, uno dei film esemplari simbolici del tramonto del comunismo in Europa. Vinse inoltre il Premio per la miglior regia a
Berlino.

La��ingresso ai film A? di 3 euro.
Per informazioni
: 340 689 56 13 oppure off@trentospettacoli.it.

Tutte le informazioni sono reperibili sul sito: www.trentospettacoli.it .

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