Con il 2010 parte una nuova fase per il polo umanistico della Fondazione Bruno Kessler (FBK), formato dal Centro per gli Studi storici italo-germanici e dal Centro per le Scienze Religiose.
In seguito alla giA� avvenuta riorganizzazione dell’area scientifico-tecnologica della Fondazione, compiuta dopo il passaggio da ITC (Istituto Trentino di Cultura) a FBK, anche per l’area umanistica si apre ora una prospettiva di rilancio. Il documento programmatico, firmato dal presidente della Fondazione, Andrea Zanotti, e dai due direttori Antonio Autiero e Gian Enrico Rusconi, A? stato esaminato ed approvato dal Cda della FBK durante la seduta dello scorso lunedA�.
La nuova impostazione prevede il mantenimento di aree di pertinenza proprie e specifiche nelle attivitA� dei due Centri ma, al contempo, anche un ampio margine comune per la progettazione e la costruzione unitaria di nuovi domini di ricerca. In sostanza l’obiettivo A? far sA� che le due realtA� di ricerca lavorino congiuntamente su un terreno comune volto a potenziare e a moltiplicare la massa critica e la capacitA� di tutto il polo umanistico.
I domini di ricerca individuati sono la “secolarizzazione“, contenente sia la matrice storica che quella teologica, e lo “spazio pubblico” nel quale verranno affrontati i temi della “territorialitA�” e della “convergenza dei saperi scientifici”. Per quanto riguarda il primo dominio verrA� identificata una piattaforma progettuale comune su un tema, quello della secolarizzazione, che nel nome del Concilio ha conferito alla cittA� di Trento un principio di individuazione che ancora oggi la caratterizza. Il secondo dominio prevede lo studio del nuovo movimento europeo tra nazionalitA� e localizzazione degli interessi; prospettiva in cui territori piccoli, coesi e dotati di autonomia come il Trentino acquistano particolare interesse. In progetto, tra l’altro, lo studio del Trentino nella sua dimensione politica, sociale, economica e culturale tra etA� moderna e contemporanea, nonchA? attivitA� di ricerca sulla convergenza dei saperi e delle discipline scientifiche come via per la costruzione di un futuro sostenibile.
Per quanto riguarda l’organizzazione, i progetti saranno affidati a uniti??
di ricerca coordinate da senior o da professori a contratto, secondo linee varate dalle direzioni e approvate dagli organi competenti. Ai Direttori rimarrA� in capo la responsabilitA� complessiva e strategica della vita del Centro. Modelli di riferimento organizzativi saranno altre realtA� di ricerca europee come il Max Weber Kolleg di Erfurt, la Fondazione Konrad Adenauer, la Divinity School-University of Glasgow (UK); il Center of Theological Inquiry di Princeton (USA), l’IWM (Institut for die Wissenschaften des Menschen) di Vienna.
Con l’UniversitA� di Trento verranno organizzati cicli di dottorati gestiti congiuntamente – come peraltro giA� si sta facendo in ambito tecno-scientifico con il dottorato NAno-on-MIcro – cosA� come potranno essere preziose alcune joint position di professori associati e ordinari in grado di dare il proprio contributo anche in FBK.
Grande attenzione verrA� posta alle alleanze e alle collaborazioni internazionali con le istituzioni piA? significative e rilevanti, che prevedano la possibilitA� di costruire progetti comuni da far competere sul fronte delle agenzie europee ed extraeuropee di finanziamento, la capacitA�0 di promuovere ed ospitare eventi importanti delle comunitA� scientifiche di riferimento, la disponibilitA� di pubblicare insieme opere di forte valenza.
La prossima tappa sarA� la trasposizione del documento nel piA? generale
Accordo di Programma che la Fondazione Bruno Kessler A? chiamata a concludere con la Provincia autonoma di Trento.
Sempre in occasione della seduta del Cda , Gian Enrico Rusconi ha messo a disposizione il mandato di direttore del Centro per gli Studi storici italo-germanici. “Lo sforzo prodotto in questi ultimi mesi“, sottolinea il presidente Andrea Zanotti che gestirA� l’interim della Direzione, “apre al futuro ed A? un futuro disegnato partendo dalla storia dei due Centri, che A? storia importante e che va valorizzata. In questo orizzonte il contributo di Gian Enrico Rusconi A? stato importante ed anche questa decisione contribuisce, pur nella discontinuitA�, all’apertura di un nuovo ciclo che speriamo possa essere all’altezza del precedente“.