“A chi serve la meteorologia?” il tema della quarta edizione da venerdì 16 a domenica 18 novembre 2018 al Polo tecnologico di Trentino Sviluppo e in altre sedi in città. Prologo giovedì alle 21 al Teatro Zandonai con il meteorologo Andrea Giuliacci
Focus sul ruolo della meteorologia in ogni campo della società, sulla serietà e sulla competenza richieste oggi ai previsori. Conferenze, laboratori, stand e attività didattiche aperte a tutti. Torna dopo il successo delle edizioni precedenti la manifestazione promossa da Università di Trento e Comune di Rovereto, insieme a Trentino Sviluppo e Fondazione Museo Civico di Rovereto.
La città di Rovereto è pronta a ospitare la nuova, quarta edizione del Festivalmeteorologia, che tra pochi giorni si aprirà al Polo tecnologico di Trentino Sviluppo. L’apertura ufficiale è fissata per venerdì 16 novembre ma già nei giorni precedenti sono previste iniziative dedicate alle scuole e giovedì un’anteprima a Trentino Sviluppo con start up e imprese che lavorano nel settore meteo applicato all’agricoltura di precisione, all’ambiente e all’energia. Settori per cui la meteorologia svolge un ruolo decisivo.
Proprio a indagare gli ambiti economici e sociali che dipendono dal meteo è dedicato il tema dell’edizione 2018: “A chi serve la meteorologia?” Dall’agricoltura alle zanzare, dai mari allo spazio passando per le infrastrutture, la sicurezza, il turismo e la salute pubblica: sono molti e diversi tra loro le attività che guardano alla competenza e alla tempestività dei meteorologi e alla precisione delle tecnologie oggi a disposizione.
«Anche su queste ultime il Festival di quest’anno avrà molto da dire e da mostrare» ha spiegato il responsabile scientifico Dino Zardi. «Tante sono infatti le realtà produttive che hanno scommesso nello sviluppo di attrezzature per le previsioni del tempo». Strumenti certamente a disposizione della comunità scientifica e degli operatori del settore, ma anche dei tantissimi appassionati che seguono con competenza e esigenza le evoluzioni mercato.
«Rovereto è lieta di ospitare ancora una volta questa occasione di riflessione e di approfondimento su un tema decisivo per tanti settori, come quello della meteorologia» ha commentato il sindaco Francesco Valduga oggi alla presentazione del programma. «Non soltanto per i recenti avvenimenti legati al maltempo in cui è necessario avere dati e informazioni tempestive e attendibili, ma anche per riflettere in senso più ampio sulla prevenzione e sul cambiamento degli stili di vita a tutela dell’ambiente. Il Festival ha il merito di affrontare questo tema, forte della solidità scientifica e della capacità di divulgazione necessarie a nutrire il bisogno di conoscenza di una comunità.
Occorre prendere le distanze dai troppi che si improvvisano pseudo-esperti del settore e puntare sulla competenza seria, frutto di studi approfonditi e aggiornati. In questo senso il Festival offre un’ulteriore occasione di collaborazione con l’Università di Trento con cui abbiamo avviato un percorso di stretta collaborazione per dare valore alla competenza e alla crescita della consapevolezza sui temi scientifici».
«La meteorologia combina scienziati, operatori e tanti curiosi e appassionati del settore: una comunità che nel tempo ha deciso di darsi appuntamento proprio al Festival di Rovereto» ha aggiunto il rettore Paolo Collini. «Come Università il nostro compito è quello di fare le cose bene, non soltanto dal punto di vista organizzativo, ma anche sul versante scientifico e della divulgazione. Il nostro lavoro è, anche in questo caso, quello di portare a Rovereto quelle connessioni con il mondo industriale e produttivo che sono legate allo sviluppo delle tecnologie per il settore meteorologico. Un ambito, quello dell’innovazione tecnologica, che vede l’Italia all’avanguardia a livello internazionale. Rovereto è una città estremamente accogliente, che si fa sempre più universitaria. La giusta cornice per un Festival che ad ogni edizione cresce nei contenuti e nella qualità».
Il Festival è anche attenzione all’ambiente, dalla tutela del suolo allo sfruttamento sempre maggiore delle energie pulite. Lo ha ribadito il presidente di Trentino Sviluppo Sergio Anzelini: «Al Festival portiamo il nostro bagaglio di esperienza. Specialmente nell’anteprima di giovedì con start up e aziende e poi nella premiazione delle imprese vincitrici del bando eRanger per il monitoraggio ambientale delle aree forestali protette. Le attività del Festival troveranno casa anche quest’anno al Polo Meccatronica e per il prologo a Manifattura». Infine un invito alla comunità scientifica a raccogliere le preoccupazioni crescenti del mondo imprenditoriale circa le tendenze dei cicli meteorologici, sempre più inclini a cambiamenti improvvisi e dalle conseguenze devastanti.
Un appello raccolto dal responsabile scientifico Dino Zardi che ha spiegato come ai meteorologi non sia sufficiente la sola conoscenza speculativa dei fenomeni, della loro origine e delle loro caratteristiche. «Non ci basta sapere come funzioni il meteo – ha detto – vogliamo sapere come organizzarci tempestivamente per gestirne le conseguenze. Per questo serve investire sulla professione del meteorologo, in Italia ancora non codificata, e proseguire sulla strada della formazione professionalizzante, così come si è iniziato a fare proprio nell’Ateneo trentino con il corso di laurea avviato in collaborazione con l’Università di Innsbruck».
La formazione ha infatti un ruolo cruciale per lo sviluppo della meteorologia, disciplina finora trascurata nei programmi di studio scolastici. «La Fondazione Museo Civico di Rovereto svolge in questo caso un ruolo di mediazione – ha spiegato il presidente Giovanni Laezza – con le tante scuole che si sono prenotate per i laboratori di approfondimento che organizzeremo. Con la sua tradizione di conservazione di dati meteo il Museo custodisce un patrimonio unico e prezioso di informazioni relative al territorio. Il registro meteorologico dei Padri francescani del 1882 acquisito nel 2001 viene valorizzato ancora una volta grazie a un evento come il Festival». Laezza ha poi annunciato un altro importante appuntamento previsto per il mese di settembre 2019: la Convention internazionale dedicata alla meteorologia alpina che per la prossima edizione ha scelto come sede Riva del Garda.
L’edizione 2018
La manifestazione è organizzata da Università di Trento, Comune di Rovereto, Trentino Sviluppo e Fondazione Museo Civico di Rovereto. L’evento, di anno in anno, si sta affermando come preziosa occasione di incontro, di conoscenza e interazione tra le diverse realtà della meteorologia italiana. Il programma della sezione incontri e conferenze, ruoterà intono al tema delle diverse applicazioni della meteorologia nei vari comparti le cui attività sono interessate e condizionate dal tempo atmosferico e alle diverse professionalità che stanno emergendo grazie ai recenti sviluppi tecnologici in meteorologia. Ci saranno incontri e conferenze, ma anche attività didattiche e ludiche, laboratori, mostre e concorsi, oltre a spazi espositivi dedicati ad enti, aziende ed associazioni. Il Festivalmeteorologia riunirà gli operatori dei servizi meteorologici, istituzionali e privati, i professionisti e le aziende del settore, i ricercatori, gli appassionati di meteorologia, le scuole e il grande pubblico.
Il tema della prevenzione e della protezione dei cittadini dagli eventi meteo estremi sarà al centro degli incontri in programma durante la tre giorni. Tanti i protagonisti di questa edizione: il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli parlerà dell’importanza della meteorologia a supporto della Protezione Civile e Anna Ghelli, dell’European Centre for Medium-Range Weather Forecasts (ECMWF), illustrerà le numerose applicazioni di questa scienza in ogni campo della società. Previsti, poi, diversi incontri per indagare lo stato dell’arte delle previsioni, la loro affidabilità e i passi avanti fatti verso una definizione della professione di meteorologo.
Anche quest’anno ricca la sezione “Oltrefestival” con tanti appuntamenti e occasioni di intrattenimento per la cittadinanza. Da segnalare giovedì 15 novembre alle 21 al Teatro Zandonai il prologo “Le stagioni. Viaggio nel tempo (atmosferico e non)” con il meteorologo Andrea Giuliacci sulle note di Antonio Vivaldi (Le quattro stagioni) e Astor Piazzolla (Las cuatro estaciones porteñas) interpretati dall’Ensemble “I Meridiani” con la danzatrice Silvia Dezulian. Regia e letture a cura di Annalisa Morsella. Aiuto Regia: Simone Panza. L’evento, a ingresso libero, è promosso in collaborazione con: Centro Epson Meteo – Expert Meteo, Associazione Filarmonica di Rovereto, Associazione Emit Flesti. Biglietti in distribuzione presso la cassa del Teatro a partire dalle ore 17 del giorno dell’evento. Verranno assegnati al massimo 4 biglietti a testa. Posto numerato.