Un centinaio di pagine per raccontare Rovereto nella sua identitA� di cittA� di pace. A? stata presentata nella��aula consiliare del Comune della cittA� della Quercia la rivista a�?Le tre Veneziea�? che esce nelle edicole in questi giorni con un numero monografico interamente dedicato a a�?Rovereto CittA� della Pacea�?.
Tanti i temi trattati in una sorta di viaggio attraverso la cittA� da��un tempo e quella odierna. Le pagine, corredate da belle fotografie, svelano la ricchezza di enti, istituzioni, personaggi che hanno reso grande Rovereto. Si parla della Campana dei Caduti, di corso Bettini, del Museo Civico, quello della Guerra, il Mart, la Biblioteca, il sentiero della pace, la��Accademia degli Agiati, Antonio Rosmini, la seta, Mozart, la scuola Reale Elisabettiana a��
La coordinatrice editoriale della rivista Iva Berasi parla di un prodotto accattivante sia per la qualitA� delle immagini che per la��interesse dei testi. a�?Ea�� una rivista che si legge come tale: nei momenti di relax ma non si butta, si tiene come un libro per il pregio di foto e contenuti.a�? La Berasi ha poi raccontato che la��idea di editare un numero monografico su a�?Rovereto CittA� della Pacea�? le era sembrata importante perchA� a�?Rovereto A? la��unica cittA� da��Italia a poter fregiare del titolo di pace per legge.a�?
Molti e sentiti i ringraziamenti a tutti coloro che hanno collaborato alla buona uscita del prodotto, con un unico dispiacere – ha concluso la Berasi – quella di non aver potuto per motivi tecnici stampare la rivista a Rovereto. a�?Mi sarebbe piaciuta una ricaduta interamente locale, purtroppo non A? stato possibilea�?.
Nella prefazione il Sindaco Valduga ha disegnato la cittA� di Rovereto come il luogo che costruisce pace. a�?Qui e non altrove a�� ha detto il Primo Cittadino – esistono simboli potenti come la Campana dei Caduti, la��Ossario e il Museo Storico della Guerra, testimonianze da��una memoria che racconta la storia di una cittA� posta al centro di un crocevia geografico che la��ha resa permeabile al passaggio di popoli, di scambi commerciali e flussi di idee. Una terra duramente toccata anche dalle grandi sofferenze della guerra e degli esili. Gli accadimenti del passato oggi sono ben visibili nei monumenti e meno percettibili, ma fortemente radicati, nella��identitA� interiore della cittA�, che, con un processo lento ma costante, ha saputo trasformare le memorie di guerra in un progetto di pace.a�?
Infine il monito del Sindaco: a�?La pace non A? una conquista a termine, va continuamente coltivata e costruita giorno per giorno, in famiglia, col vicino di casa, sul lavoroa�?. E la��augurio di Natale con le parole che la scrittrice Fernanda Pivano ha lasciato in ereditA� ai roveretani; gente in cui a�?la pace corre sul parallelo del cuorea�?.