Dalla tutela dei prodotti tipici a marchio Dop e Igp alla differenziazione tra prodotti biologici e convenzionali fino alla��identificazione della��origine naturale o sintetica di alcune importanti sostanze farmaceutiche o aromatiche, come ad esempio la vanillina. Sono alcuni risultati conseguiti tramite la��applicazione delle analisi isotopiche svolta dalla��Istituto Agrario di San Michele alla��Adige che hanno valso al tecnologo Matteo Perini il premio della��UniversitA� La Sapienza, nella��ambito del secondo workshop sulla risonanza magnetica nella scienza degli alimenti, che si svolgerA� a Roma, il 26 e 27 maggio.
Il lavoro presentato da Matteo Perini illustrai vari campi di applicazione della tecnica isotopica sviluppati negli anni alla��Istituto Agrario di San Michele. Matteo Perini A? responsabile tecnico della��unitA� isotopi del Laboratorio chimico enologico del Centro Trasferimento Tecnologico che fornisce attivitA� di consulenza specialistica a privati ed enti che intendono tutelare il proprio prodotto o svolgere azioni di autocontrollo tramite la��utilizzo delle tecniche isotopiche.
La��analisi degli isotopi stabili A? una tecnica innovativa e importante soprattutto negli studi di autenticitA� degli alimenti. Sulla base dei differenti rapporti isotopici tra carbonio, azoto, ossigeno, deuterio e zolfo, permette infatti di riconoscere molecole presenti in alimenti aventi la stessa struttura chimica ma provenienti da materie prime diverse (es. alcool di origine uvica o da fermentazione di zucchero da barbabietola) o elaborate con processi diversi, per esempio per sintesi biologica o industriale.
Grazie a questa tecnica si possono distinguere la provenienza geografica di alimenti (es. vino o formaggio), la��aggiunta di zuccheri diversi da quelli presenti naturalmente, la��annacquamento del vino, gli aromi naturali da quelli di sintesi, la��acido acetico proveniente dalla fermentazione acetica da quello ottenuto industrialmente, i pesci selvatici da quelli di allevamento.