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Chiamatemi Divina – Trento rende omaggio a Dorian Gray

Chiamatemi Divina – Trento rende omaggio a Dorian Gray – dal 4 al 30 marzo – Fondazione Caritro
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Dopo essere stata anche alla a�?Casa del Cinemaa�? di Roma, la mostra a�?Chiamatemi Divinaa�? dedicata all’attrice Dorian Gray sarA� ospitata dal 3 al 30 marzo a Trento presso la sede della Fondazione Caritro in via Calepina 1. L’esposizione, curata da Franco Delli Guanti e Ludovico Maillet e realizzata anche con il contributo economico della Provincia autonoma di Trento, del Comune di Riva del Garda e del Comune di Torcegno e della Fondazione Caritro, vuole rendere omaggio alla figura di una grande Diva del cinema italiano degli anni Cinquanta e Sessanta che scelse di vivere in Trentino nel momento in cui, ancora giovanissima, decise di ritirarsi dalle scene. In esposizione anche le fotografie di Chiara Samugheo, la piA? grande fotografa italiana del dopoguerra, che ritrasse Dorian Gray per i piA? prestigiosi settimanali dell’epoca.
L’inaugurazione si terrA� sabato 3 marzo alle ore 17 alla presenza degli autori.

I due autori trentini vogliono con questa mostra portare alla luce un’altra pagina di storia del cinema italiano rendendo omaggio all’attrice Dorian Gray. Nata a Bolzano ma vissuta per quasi cinquant’anni a Torcegno in Valsugana, Maria Luisa Mangini, questo il vero nome, ha girato 32 film insieme ai piA? grandi attori dell’epoca. Il grande pubblico la ricorda soprattutto per il ruolo della a�?malafemminaa�? in a�?TotA?, Peppino e la… malafemminaa�? (1956). Federico Fellini la chiamA? a recitare nella parte di Jessy, l’amante di Amedeo Nazzari in a�?Le notti di Cabiriaa�?. A? perA? soprattutto con a�?Il gridoa�? di Michelangelo Antonioni – dove interpreta la benzinaia Virginia – che si impone al grande pubblico come attrice impegnata e drammatica, allontanando da sA� l’immagine di bambola sensuale.
Entrata nel cinema d’autore, continua ad essere molto richiesta nel cinema brillante: per il film a�?Mogli pericolosea�? di Luigi Comencini (1958) il suo talento A? premiato con un Nastro d’Argento come migliore attrice non protagonista. In seguito recita ancora in numerose pellicole di genere farsesco e spionistico, fino a metA� degli anni sessanta, quando, in attesa di un figlio, abbandona le scene ritirandosi a vita privata. Mette tragicamente fine alla sua esistenza il 15 febbraio del 2011 nella sua abitazione di Torcegno. In una��intervista degli anni Cinquanta disse che avrebbe voluto chiamarsi a�?Divinaa�? (giocando sul cognome della madre da nubile): da qui il titolo di questa mostra che vuole sottolineare come – ai tempi del suo massimo successo – chiedendo alla gente chi fosse Dorian Gray nessuno avrebbe risposto che si trattava di una personaggio letterario ma tutti avrebbero fatto riferimento ad una delle piA? grandi Dive della��epoca.
L’esposizione presenterA� al pubblico una serie di manifesti e locandine originali dell’epoca dove l’attrice A? ritratta insieme ai grandi attori del tempo. In mostra anche le riviste dove la Diva A? ritratta in copertina. Autentico gioiello dell’esposizione saranno le fotografie, molte delle quali inedite, che ritraggono Dorian Gray per i piA? importanti settimanali dell’epoca, attraverso l’obiettivo di Chiara Samugheo, figura cardine nella storia della fotografia italiana, la prima e piA? importante fotografa del dopoguerra, che da tempo ha lasciato la��Italia per ritirarsi in Costa Azzurra. Colta, raffinata, bellissima, Chiara Samugheo declina la sua arte al reportage, alla pubblicitA�, al cinema, sempre in modo innovativo e peculiare. Capace di saper alternare in maniera straordinaria la��attivitA� di reportage, condotta in chiave neorealista a quella pubblicitaria, e di andare controcorrente evitando di rincorrere i divi del cinema, finendo per essere da loro stessi insistentemente chiamata a fotografarli, Chiara Samugheo A? diventata la fotografa piA? ricercata, colei che ha fissato con scatti immemorabili i volti di grandi star del cinema del calibro di Monica Vitti, Claudia Cardinale e Sophia Loren, nonchA� dei registi che hanno scritto la storia del cinema italiano ed internazionale.

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