“Campane trentine” suonano alla fiera ArtVilnius di Vilnius la capitale europea della cultura 2009 che nel mese di luglio ospiterA� il piA? grande evento artistico della regione baltica.
Le piA? importanti gallerie private degli Stati Baltici insieme a quelle tedesche, ungheresi, bulgare, russe, portoghesi, svizzere, islandesi, polacche, austriache, ecc. presentano le opere di oltre 450 artisti internazionali. Tra queste, Il suono delle campane, parte del “Dindele dondele campanA?“ dell’artista trentino Paolo Vivian noto soprattutto per la sua ricerca artistica nel campo della memoria collettiva.
A Vilnius l’artista presenta un’indagine dedicata all’atteggiamento religioso contemporaneo: attraverso l’installazione interattiva, fotografia e video, Vivian gioca con i tradizionali concetti e simboli religiosi.
“Dindele dondele campanA?” A? il risultato della performance realizzata durante la festa patronale di San Giorgio a Serso durante la quale Vivian, entrando nel ruolo di suonatore diede voce alla campane del paese per rievocare attraverso il loro suono l’espressione della libera comunicazione religiosa e della gioia. Il gioco di Vivian segue la tradizione, ma allo stesso tempo fa riflettere sul carattere formaleA�dei nostri giorni in cui il suono delle campane non comunica piA? la gioia religiosa, ma si trasforma in una normale routine, la scansione del tempo.
Il progetto ricalca quindi i cambiamenti nella percezione socio-religiosa eA� provoca la riflessione. La canzone delle campane di Vivian contiene infatti unA�preoccupante messaggio per l’umanitA� che vive nei limiti di socium e sociale dottrina. La canzone di campane contiene anche uno scopo di riforma per l’evoluzione del comportamento religioso; un messaggio finalizzato al rispetto delle tradizioni nella piena consapevolezza della libertA� intellettuale. L’artista mette questi simboli religiosiA�dentro oggetti cubici cromati i quali diventanoA� strumenti nuovi che trasformano la memoria collettiva.
Provocante, nostalgico e pieno di speranza, il progetto diA� Paolo Vivian mescola le culture ed eliminaA�le frontiere. Vilnius in Lituania e Serso in Italia sono collegate dalla memoria collettiva tra fede e gioia.