Tra utopia e anti-utopia: Il cervello aumentato, l’uomo diminuitoA�Domenica 17 gennaio 2016, ore 10.00 -A� Muse Museo delle Scienze
Utopia500 A? un progetto della casa editrice Il Margine e della Provincia di Trento, che coinvolge una serie di enti culturali trentini tra cui il MUSE. Lo spunto A? il 500A� anniversario della pubblicazione di un capolavoro filosofico e letterario dello spirito europeo: Utopia di Thomas More (Tommaso Moro), pubblicata nel dicembre 1516 a Londra. Paolo Prodi l’ha definita a�?opera fondamentale per comprendere la��Homo Europaeus, oggi in crisia�?. 500 anni dopo, Il Margine a�� primo editore italiano a farlo a�� ha affrontato l’impresa di una nuova edizione dell’opera, con traduzione del latino di Maria Lia Guardini e un’introduzione di Francesco Ghia, professore di filosofia dell’UniversitA� di Trento.
Partendo dal capolavoro di More, tutto il 2016 in Trentino sarA� contrassegnato da lezioni, convegni e dialoghi, ma anche da proposte teatrali e musicali, laboratori scolastici, mostre e iniziative di coinvolgimento della cittadinanza come le letture collettive della��Utopia, in modo che l’isola che non c’A?, immaginata mezzo millennio fa (un’isola dove non c’A? lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, non c’A? la guerra, non c’A? denaro e non c’A? corruzione, le cittA� sono ordinate e a misura d’uomo), diventi una potente spinta, soprattutto per i giovani, a progettare un futuro migliore per la terra che c’A?.
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Il grande prologo di Utopia500 A? affidato a Miguel Benasayag (Buenos Aires, 1953), psicanalista e filosofo che sarA� ospite al MUSE domenica 17 gennaio dalle ore 10.00. Benasayag non A? soltanto un intellettuale che riflette in modo originale su utopia e distopia, ma un testimone coraggioso che ha resistito a un regime anti-utopico, come quello dei colonnelli argentini: militante nella guerriglia guevarista, arrestato tre volte, A? stato torturato e ha trascorso molti anni in prigione. Oggi vive in Francia. Tra le sue numerose opere, ha raggiunto fama internazionale ed A? stata tradotta in moltissime lingue a�?L’epoca delle passioni tristia�?. Al Muse dialogherA� con Riccardo Mazzeo, a partire dal suo ultimo libro Il cervello aumentato, l’uomo diminuito(Erickson).
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Da Platone in poi, la tradizione occidentale ha da sempre visto nel cervello la sede del pensiero. I progressi delle neuroscienze contemporanee hanno introdotto una rottura storica epocale: se la��amore, la libertA�, la memoria sono effetti piA? o meno illusori di processi fisiologici cerebrali, A? la stessa unitA� della��uomo che sembra disperdersi, sparpagliarsi in un movimento centrifugo. Lontano da posizioni conservatrici o tecnofobe, Miguel Benasayag tenta di comprendere le ricadute antropologiche di questa rivoluzione, alla ricerca di una��alternativa umanistica alla colonizzazione tecnocratica della vita e della cultura.
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La��incontro sarA� anticipato da un’introduzione al testo di Francesco Ghia, da un intervento di Grazia Villa (Rosa Bianca) – Donne e uomini: l’utopia dell’intendersi – e da una lettura pubblica di brani dell’Utopia da parte di esponenti politici locali. Tra essi, il presidente della Provincia Ugo Rossi e il sindaco di Trento Alessandro Andreatta.
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Tutte le info su www.muse.it