venerdì , 22 Novembre 2024

AVREI PREFERENZA DI NO, DISSE…
Una rilettutra di Bartleby
al Castello del Buonconsiglio

Herman Melville - Wikipedia MercoledA� 10 giugno alle ore 21.00 presso il Castello del Buonconsiglio si terrA� “Avrei preferenza di no”, disse una rilettura di Bartleby, lo scrivano di Herman Melville.

Il personaggio di Bartleby A? quello di uno scrivano che, attraverso la formula a�?Avrei preferenza di noa�?, oppone la propria passiva resistenza al lavoro, alla societA� e, in ultima istanza, alla vita. La sua storia rappresenta anche una straordinaria metafora sulla scrittura e sulla narrazione, sulla parola e sulla��enigma del silenzio.

In scena Mara Pieri.
In caso di pioggia “Avrei preferenza di no”, disse si terrA� giovedA� 11 alle 21.00.

Video e messinscena sono del Il Funambolo.

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4 commenti

  1. Ottimo!
    Bartebly lo scrivano? Quello assunto nello studio di un avvocato? Un personaggio bizzarro e profondo che la genialità di Melville crea sin dall’inizio in negativo: il suo mantra è la frase “preferisco di no”, non ha un nome di battesimo, non ha un passato, non mangia quasi nulla, non esce mai dall’ufficio, non accetta denaro, non accetta aiuto da nessuno, non si preoccupa di cio’ che avviene intorno a lui: in definitiva, non vive. Ma quando viene licenziato la resistenza-nichilista passiva di Bartleby diventa attiva: infatti occupa abusivamente l’ufficio giorno e notte. Quando va in prigione rifiuta di mangiare e muore di fame. “Preferirei di no”, avrei degli impegni, ma vengo volentieri perché la scelta è fantastica!

  2. ciao Vincent.. l’anno scorso tutta la parte artistica del festival dell’Economia era incentrata sulla figura di Bartleby… non conoscevo il personaggio di Melvin prima di scriverci su TrentoBlog… sicuramente da approfondire! resistenza passiva!

  3. Herman Melville

    Bartlebly, lo scrivano

    Premessa doverosa va fatta all’esibizione dell’associazione “Il Funambolo” che, ieri sera, nello scenario suggestivo del Castello del Buon Consiglio, ha messo in scena una rilettura-rappresentata del celebre racconto di Melville. L’articolo di Trento Blog che pubblicizzava l’evento, ha stimolando tante persone che, come me, “avrebbero preferito di no”, facendo altro. Non so, preferendo, magari, di rimanere incollati come amebe alla tv. Hanno invece, ed io insieme a loro, cogliendo la ghiotta opportunità, preferito affollare lo spazio allestito per la rappresentazione, non rimanendo affatto delusi della “preferenza”. Complimenti, perciò, a Paola che, suppongo, sia la bravissima lettrice-attrice del racconto, avendo, per l’appunto, sentito pronunciare questo nome, tra il rumore degli assordanti e meritati applausi finali, che gridavano più volte: “Brava, brava! Brava Paola!”. Spero di non aver sentito male! E se così fosse, vorrei che qualcuno riferisse la doverosa e corretta informazione.

    continua….. http://trentoblogcommunity.com/groups/classifica-recensioni-e-consigli-sui-migliori-libri-di-ieri-e-di-oggi

  4. Ciao, voglio ringraziare Vincent per i complimenti a nome del Funambolo e di Mara Pieri (l’attrice che non si chiama, né si è mai chiamata, Paola) e Tommaso per aver ricordato che quando lo scorso anno ci chiesero di curare un evento artistico per il Festival dell’economia rispondemmo “preferirei di no”, con teatro (in quel caso non di nostra produzione), performance di strada, musica e video, e arte, tutto ispirato dal “cortese rifiuto” di Bartleby.
    La serata al castello è stata molto bella anche grazie a un pubblico molto numeroso e attentissimo a quanto succedeva. Vi devo una precisazione anche rispetto alla statua: non è di legno ma di carta di giornale (Sole 24 ore) e carta pesta, ed è stata realizzata da Claudio Cuomo, artista di Napoli, proprio per il nostro “Preferirei di NO” dello scorso anno.
    Vi segnalo inoltre, pur rischiando di apparire spietatamente auto-promozionale, che proprio in occasione dell’evento dello scorso anno abbiamo pubblicato un numero della nostra rivista (“il Funambolo”) a tema “Preferirei di no”: chi ama Bartleby può trovare interessante le riflessioni di critici e artisti contenute nella pubblicazione.
    Grazie ancora (anche a Trentoblog per aver dato spazio alla nostra messinscena),

    Guido

    p.s. Vincent, ho cercato di rispondere alla tua mail ma i miei due tentativi sono entrambi tornati al mittente.

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