Si torna a parlare di lupi, mercoledA� 25 febbraio, grazie alla��incontro “a fianco dei lupi” che il MUSE,A�nella��ambito del progetto LIFE WOLFALPS, propone con Antonio Iannibelli.
Non unoA�scienziato o uno studioso, non un cacciatore o un amministratore coinvolto, maA�semplice cittadino, fotografo e appassionato di natura, che da dieci anni dedica ilA�suo tempo libero a cercare e immortalare i lupi della��Appennino bolognese.
Un incontro che parte da una prospettiva particolare, basata questa volta non sullaA�mediazione della��esperto o del tecnico, ma sullo sguardo soggettivo del cittadino eA�appassionato naturalista che, con il proprio sguardo curioso, incrocia quello del lupo.
Al centro della serata del MUSE, mercoledA� 25 febbraio alle 20.45, sarA� la��esperienza diA�Antonio Iannibelli, che nel corso di tanti viaggi ha fissato con il suo obiettivo fotografico iA�percorsi dei lupi, su e giA? per la��Appennino bolognese e in tanti altri luoghi dello stivaleA�italiano. Sono fotografie che, proprio per la loro natura di documento, riescono a costruireA�un racconto per immagini non mediato, decisamente piA? forte di una trattazione espressaA�attraverso un linguaggio tecnico o poetico.
La��appuntamento si integra perfettamente con la��impostazione della mostra TEMPO DI LUPI,A�in corso al museo fino al 1 marzo nella��ambito del progetto LIFE WOLFALPS. I contenutiA�della��esposizione, infatti, sono mediati da sei questi protagonisti, grazie ai quali il visitatoreA�approda a una consapevolezza oggettiva e scientificamente corretta.
La voce di un ipotetico cacciatore paleolitico, si alterna a quella di un allevatoreA�medioevale, alla visione disincantata della��allevatore si contrappone quella del turista;A�l’interesse approfondito di un ricercatore si contrappone allo sguardo fantasioso del bimbo.
Tra tutti questi personaggi, mercoledA� sera, ci sarA� anche quello del cittadino, pronto a raccontare attraverso immagini e parole la sua passione e il fascino suscitato dalA�predatore.
Antonio Iannibelli
Originario della Basilicata, dove ha trascorso la sua infanzia con il nonno pastore, AntonioA�Iannibelli, cresce ascoltando i racconti affascinanti della��anziano, che narrano diA�scorribande di lupi, predazioni, incontri fugaci e paurosi che hanno come protagonista ilA�grande carnivoro e le greggi custodite. Quando, da adulto, si trasferisce a Bologna, la suaA�passione per i lupi trova sfogo nelle molte escursioni alla sua ricerca, al fine diA�immortalarlo in scatti fotografici alla��interno del suo ambiente naturale.