MercoledA� 29 ottobre dalle 18 l’inaugurazione del nuovo spazio HackLab all’interno degli spazio del Centro sociale Bruno
18:00 aperitivo e buffet
19:00 presentazione dello spazio, progettualitA� attuali e potenziali
a seguire DIY, ovvero laboratorio a sorpresa!
La tecnologia negli ultimi anni ha permesso di abbattere i muri della distanza e, rendendo la conoscenza sempre piA? accessibile a tutti, ci ha dato un senso di libertA� che mai prima d’ora avevamo provato. In tutto questo il Web ha avuto un ruolo di primaria importanza, dopotutto come si fa a non sentirsi liberi di pensare o di esprimersi avendo a disposizione un mezzo cosA� potente?
Purtroppo, perA?, la libertA� di cui sembriamo godere A? solo un sogno, un’illusione, perchA� basta poco per accorgersi che in realtA� la conoscenza non A? cosA� accessibile, o meglio, alcuni tipi di conoscenza non sono cosA� accessibili, questo a causa dell’entrata in gioco della censura, anche in un mondo completamente “libero” come quello di Internet.
I poteri forti, come A? accaduto nell’informazione stampata, hanno preso il sopravvento. Assistiamo oggi ad episodi di censura delle informazioni che vengono ritenute scomode dai governi o dalle multinazionali; nascono quindi attivisti che lottano mediante l’informatica mettendo a disposizione le loro conoscenze, ma anche qui il controllo dei potenti si fa sentire e, in alcuni casi, porta anche all’arresto di Hacktivisti o li costringe a scappare e rifugiarsi in altri paesi (come nel caso di WikiLeaks).
La nostra libertA� non viene, perA?, solo minacciata dalla censura, ma anche dal Capitalismo e dal Consumismo, che hanno fatto della tecnologia il loro cavallo di battaglia. Al giorno d’oggi le tecnologie si evolvono sotto i nostri occhi e ce ne rendiamo appena conto. Il modello di cellulare acquistato da poco A? giA� obsoleto, cosA� come il sistema operativo che usiamo tutti i giorni. La nostra privacy A? costantemente violata dalle aziende, che comprano i nostri dati dai social network e dai governi, che utilizzano programmi di sorveglianza di massa (vedi caso Snowden).
A? proprio in questa frenesia che si sente la necessitA� di prendersi un momento per ri-pensare al nostro rapporto con le tecnologie.A�HackLabA�si propone come spazio libero e liberatorio, dov’A? possibile tentare di comprendere il nostro rapporto con il mondo dell’informazione e della tecnologia.
Come vogliamo aiutare le persone a comprendere meglio ciA? che tutti i giorni usiamo e che ci circonda? Cominciando con uno sportello di assistenza, una vera e propria Officina Informatica dove le persone potranno portare il proprio computer e assieme cercheremo di capire e risolvere i problemi, spiegando come ripararlo o come sostituire un determinato pezzo. Allo sportello si uniranno anche dei corsi di Alfabetizzazione Informatica aperti a chiunque dove, fra le tante, si promuoveranno tecniche di anonimato in difesa della privacy; tutto questo per costruire percorsi che portino ad una maggiore consapevolezza della tecnologia e della sicurezza quando viene utilizzata.
HackLabA�non deve e non vuole essere un luogo prettamente di informatici e smanettoni del settore. Hacker non A? colui che sa programmare, o sa rubare dati dai computer, l’hacker A? una persona che si impegna nell’affrontare sfide intellettuali per aggirare o superare creativamente le limitazioni che le vengono imposte in tutti gli aspetti della vita.
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