Liberalizzazione dei saldi di fine stagione in Trentino: il CRTCU plaude alla��iniziativa, prima in Italia, di liberalizzare le date dei saldi in Trentino, che potranno partire a discrezione del commerciante, previa comunicazione con 15 giorni di preavviso alla Camera di Commercio di Trento.
a�?Una decisione coraggiosaa�? secondo il CRTCU a�?che va nel verso giusto, auspicato da anni da tutte le associazioni dei consumatori nazionalia�?.
In sostanza, queste vendite, da quelle speciali a quelle straordinarie, dai saldi di fine stagione alle promozioni, potranno essere effettuate tutto la��anno e, ad eccezione delle vendite promozionali che non hanno limitazioni temporali, ogni altra vendita non potrA� avere una durata superiore a sessanta giorni e fra una vendita e la��altra dovranno decorrere almeno trenta giorni.
a�?Speriamoa�?, affermano al CRTCU, “che la coraggiosa iniziativa della Giunta Provinciale, vada esattamente verso una maggiore possibilitA� per il consumatore, di scegliere e risparmiare e che gli organi di vigilanza, ovvero la Camera di Commercio, vigilino sulla veridicitA� delle future asserzioni pubblicitarie legate ai saldi!a�?.
A questo proposito per dare al consumatore uno strumento in piA? per tutelarsi e imparare a scegliere, il CRTCU ha predisposto un foglio informativo, aggiornato con le nuove disposizioni normative e con tutta una serie di consigli per fare della liberalizzazione dei saldi una vera e propria occasione di risparmio.
La brochure A? reperibile presso il CRTCU in via Petrarca, 32 a Trento oppure sul nostro sito internet www.centroconsumatori.tn.it
Per me, più che inventarsi la scusa dei saldi dovrebbero far si che vengano aperti dei negozi low cost…tipo H&M,, Zara….ci sono in tutte le città e Trento niente, sono sempre economici, proprongono belle cose e in qualsiasi città si vada, sono stra colmi di persone…A Trento invece solo negozi costosi e da nonne a bene che, logicamente, non se ne fanno niente di uno sconto del 10-20 %.
HM Zara…? e questi sarebbero dei passi avanti…!!? evviva l’omologazione e l’appiattimento… vològiamo davvero ancora una volta ingrassare l’ennesima multinazionale..?? Zara e HM nei centri commerciali non pagano nemmeno l’affitto per il ritorno d’immagine che danno al centro stesso, mentre i piccoli negozionti pagano migliaia di euro per uno spazio…. e tutto questo per la gente che spende a basso costo.. basso costo è sinonimo di bassa qualità ed è provato che la bassa qualità implica spesso alti costi sociali e d ambientali…
Quoto Tommaso, anzi credo sia sempre più fondamentale per la valorizzazione e il rilancio dei centri storici interventire proprio a favore delle piccole iniziative imprenditoriali, imprenditoria giovane o familiare, comunque una vera alternativa al franchising delle catene internazionali che tutto omologa e che vende bassa qualità per bassi prezzi. Anche questa è qualità della vita!