Recentemente su una rivista nazionale mi A? capitato di leggere un articolo sulleA�automobili elettricheA�in cui si evidenziavaA�il boom delle immatricolazioni. Si parlava di un incremento del 68%.
Percentuali di sviluppo fantastiche a cui perA? non faceva riscontro nessun dato oggettivo sulle immatricolazioni. Incuriosito ho chiesto i dati alla UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri ) e mi sono trovato una sorpresa: leggendo le cifre ca�� A? da rimanere stupiti, ma al negativo. Sapete quante macchine elettriche sono state vendute nel 2013 in Italia nonostante gli ecoincentivi statali ?
Solamente 864 automobili e di queste 236 a privati cittadini. DI queste poche unitA� inoltre bisogna decurtare le auto demo e le vetture di rappresentanza, nonchA� quelle date in comodato gratuito a Enti pubblici o strutture pubbliche. Non da ultimo le agevolazione che per alcune categorie professionali hanno e che hanno fatto scendere il prezzo abbondantemente sotto al 50% rispetto a quello di listino. In ogni caso l a�?incremento del 68% in cui si parlava in quella rivista ha fatto passare il mercato delle auto elettriche in Italia dallo 0.04% allo 0.07%. Considerando il solo mercato a privati (2013) perA? parliamo dello 0.018%!
A fronte di questi numeri mi sorge una riflessione. Ogni industria automobilistica puA? vantare un prodotto elettrico, ma se gli enormi investimenti fatti per promuovere le auto completamente a emissione zero danno questi risultati, ci deve essere qualcosa che non va. Sapete che cosa succede se in una�� azienda privata, o societA� economica sbagliate gli obiettivi di vendita della��80%? Andate a casa!
Eppure i manager di certe case automobilistiche ancora sono lA�. Forse mancandogli la��illuminazione mentale brancolano nel buio?
Alfredo Nepi