All’interno del 57esima edizione del TrentoFilmFestival, mercoledA� 22 aprile, a partire dalle ore 17.00, a Palazzo Trentini (via G.A. Manci, 27), verrA� inaugurata la mostra fotografica a�?Pastori nelle Alpi a�� Storie e Testimonianzea�? di cui Christian Cristoforetti.
Le immagini sono il risultato di un ampio lavoro di indagine e di raccolta di testimonianze e di informazioni presso i pastori e svela con rispettosa attenzione e sincera curiositA�, la vita di questi nomadi della��arco alpino restituendola nei suoi diversi aspetti di durezza e fascino. Le immagini di Christian Cristoforetti raccontano un intero anno di vita transumante. Il percorso del gregge che lascia la��alpeggio al sopraggiungere della��inverno per dirigersi verso le pianure. Gli animali e i pastori con le loro case viaggianti si spostano lungo percorsi antichi. I loro passi sono scanditi da nuove nascite, che rappresentano la ricchezza del gregge e il perpetuarsi continuo della vita. Con la primavera, la tosatura e finalmente il ritorno in malga dove con la trasformazione del latte in formaggio si chiude il ciclo nomade del pastore ed inizia il nuovo anno.
Le immagini delle nuove generazioni (perlopiA? figli dei pastori) e di alcune esperienze esemplari di giovani uomini e donne che si sono accostati alla montagna e ai suoi ritmi completano il ritratto della situazione attuale della pastorizia ovi-caprina nello Spazio Alpino.
Christian Cristoforetti A? un autore trentino, ingegnere e fotografo free-lance.
Specializzato nel ritratto e nel reportage sociale. Collabora con alcune case editrici – riviste nazionali ed internazionali. Attento gli aspetti interiori della realtA� umana, indaga con particolare attenzione le realtA� minori: nei sui scatti osserva con affettuosa attenzione l’agire quotidiano di un’umanitA� impegnata a vivere, sottolineando con sensibilitA� e spesso con sottile ironia i processi di trasformazione della societA� contemporanea.
a�?Mi sento sempre un poa�� viaggiatore e come lo straniero osservo con curiositA� indagatrice il consueto. Osservo la��evidente per portare alla luce il lato meno sondabile, il lato emozionale.
Concepisco la fotografia, come un atto impulsivo. Ritengo che la fotografia debba essere estetica, ovvero debba prediligere la conoscenza dei sensi al formalismo della ragione: la fotografia non A? la rappresentazione della realtA�, A? piuttosto il propagarsi oltre il corpo di una��espressione intima del sentire. Il fotogramma non A? la��immagine A? la��emozionea�?.
L’allestimento si compone di 102 foto stampate su tela e su lambda di acciao, raccolte in 30 pannelli.
La mostra rimmarrA� aperta fino al 16/05/2009 con orario 10-19; sabato 9/05 e 16/05 orario 10-13, domenica 10/05 chiuso.