Si conclude con uno spettacolo goldoniano in programma al Teatro Auditorium la Stagione di Prosa 2012-2013 organizzata dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento. GiovedA� 18 aprile sarA� in scena A�IL VENTAGLIOA� di Carlo Goldoni nell’allestimento prodotto da a�?Teatri e Umanesimo Latino SpAa�? e dal Teatro Stabile del Veneto per la regia di Damiano Michieletto. Sono in programma repliche venerdA� 19 (ore 20,30), sabato 20 (ore 21,00) e domenica 21 aprile (ore 16,00).
Da giovedA� 18 a domenica 21 aprile sarA� in scena a Trento al Teatro Auditorium, a conclusione della Stagione di Prosa organizzata dal Centro S. Chiara, un capolavoro del teatro classico, A�Il ventaglioA� di Carlo Goldoni, nell’originale allestimento diretto da Damiano Michieletto, giovane regista veneziano che propone per la prima volta un proprio spettacolo al pubblico trentino della prosa, ma il cui nome A? giA� molto noto, soprattutto agli appassionati dell’Opera lirica.
A�Ho fatto una commedia di molte scene brevi, frizzanti, animate da una perpetua azione, da un movimento continuoA�. CosA� Goldoni presenta Il Ventaglio, uno dei capolavori del grande veneziano che si propone anche come un ritorno agli equivoci e ai colpi di scena della Commedia della��Arte. La stesura iniziale, in forma di canovaccio, fu portata in scena a Parigi nel 1763 dagli attori della ComA�die Italienne, mentre la versione definitiva, che Goldoni compose l’anno successivo, fu rappresentata per la prima volta a Venezia al Teatro a�?San Lucaa�? nell’ottobre del 1765.
Il regista, Damiano Michieletto, ha affidato la sua lettura innovativa di questo classico goldoniano ad un gruppo di dodici giovani attori selezionati dopo una lunga serie di provini a cui ha fatto seguito un laboratorio. Una nuova modalitA� di casting a�� per rubare un termine al cinema a�� basata dunque esclusivamente sul merito.
A�Mi piace questo testo a�� annota Michieletto nelle note di regia a�� perchA� A? una storia da��amore sospesa nel tempo e nello spazio: non A? collocata da Goldoni in uno spazio preciso e non ci sono elementi sociali che forzano i personaggi in una determinata cornice storica. Tutto questo mi affascina perchA� lascia libera la��immaginazione, degli interpreti prima e dello spettatore poi. Mi piace perchA� dA� la possibilitA� di lavorare con gli attori mettendo la��accento su una recitazione fisica, per inventare personaggi che invece nella scrittura sono ritratti molto rapidamente. Mi piace perchA� A? una scrittura basata esclusivamente sul ritmo, capace di sintetizzare queste maschere umane in un microcosmo di relazioni tutte legate assieme.
In questa, che A? la��ultima grande commedia corale di Goldoni, tutto avviene per via di un semplice oggetto che passa di mano in mano con un ritmo indiavolato. Questo oggetto A? il simbolo della��erotismo, come fosse una freccia scoccata dalla��arco di un Cherubino sbadato, come un Puck di Shakespearea�� che si muove invisibile tra i personaggi e li comanda, li provoca, si diverte alle loro spalle, gioca con i loro sentimenti e rapidamente li contagia fino alla follia. Allo stesso tempo li educa alla��amore, permette loro di imparare a dire i propri sentimenti, scioglie le loro lingue ed apre i loro occhi. Tutti vengono coinvolti nella vicenda del ventaglio, diventano violenti, accecati per amore, folli di gelosia, ridicoli nelle loro smanie, impugnano pistole e coltelli, si minaccianoa��. e tutto per un niente, per un piccolo ventaglio che non vale neanche due lire. Ma in realtA� si tratta della��amore: la��amore non ha prezzo e per amore si sono sempre fatte le piA? immense follie.A�
Domina la scena, priva di ogni citazione settecentesca (cosA� come i costumi) una lavagna che, riempendosi di a�?graffitia�?, fa da sfondo al crescendo incalzante degli incontri fra i numerosi protagonisti della vicenda. Fra questi una figura del tutto originale nell’economia della piA?ce, un personaggio in frac che rappresenta Amore, il vero motore di questa commedia corale, vorticosa, divertente e vivace.
La scena d’apertura giA� trova tutti i personaggi alla ribalta e i discorsi che si intrecciano da gruppo a gruppo forniscono subito il quadro della situazione: Giannina (Silvia Paoli), giovane contadina, afflitta da un fratello villano, ha gran premura di accasarsi. Dei suoi due pretendenti, il calzolaio Crispino (Nicola Ciaffoni)e l’oste Coronato (Pierdomenico Simone), preferisce il primo, con il quale, del resto, il fratello Moracchio (Gian Marco Maffei) ha giA� impegnato la parola. Nello stesso tempo il Barone del Cedro (Emanuele Fortunati) ambisce alla mano di Candida (Giulia Briata), nipote della signora Geltruda (Katiuscia Bonato) che ama, riamata, Evaristo (Daniele Bonaiuti).
Situazione abbastanza intricata, come si vede! Ma a complicare maggiormente le cose ci si mette un ventaglio che, affidato a Giannina da Evaristo perchA� lo faccia avere alla sua innamorata, dA� esca a una serie infinita di pettegolezzi e di equivoci. Si crede, infatti, che Evaristo se la intenda con la contadinella. Di conseguenza quando il Conte di Rocca Marina (Alessandro Albertin), che sente la vocazione del pronubo, propone a Candida le nozze col Barone, la ragazza, per vendicarsi di Evaristo, si mostra propensa ad accettare l’offerta. Vittime del medesimo equivoco, Crispino e Coronato si scontrano fra loro per guadagnare i favori della bella infedele. Alla fine il mistero del ventaglio si risolverA� e tutto, come nella miglior tradizione goldoniana, si aggiusterA� per il giusto verso. A completare il gruppo degli interpreti anche Matteo Fresch (Limoncino), Manuela Massimi (Susanna) e Giuseppe Nitti (il Ventaglio).
Le scene sono di Paolo Fantin, i costumi di Carla Teti, mentre Alessandro Carletti ha curato il disegno delle luci.
GiovedA� 18 e venerdA� 19 aprile il sipario del Teatro Auditorium si alzerA� alle 20,30. Sabato 20 l’inizio dello spettacolo A? previsto invece per le ore 21.00, mentre domenica 21 aprile A? in programma alle ore 16,00 la recita pomeridiana.
A margine dello spettacolo “IL VENTAGLIO”, venerdA� 19 aprile alle ore 16.30 presso il Teatro Sociale si terrA� un incontro aperto al pubblico coordinato da Michele Flaim dal titolo “Tanto rumore per un ventaglio”. Si tratta di un appuntamento inserito nel programma dell’Osservatorio teatrale a�?Theatrum Philosophicuma�? 2012/2013 al quale hanno dato adesione Alessandro Albertin che interpreta il ruolo di Conte di Rocca Marina e altri attori della Compagnia. (F. L.)
Info:
18/04/2013
Trento Teatro Auditorium
ore 20,30,Turno: A
19/04/2013
Trento Teatro Auditorium
ore 20,30,Turno: B
20/04/2013
Trento Teatro Auditorium
ore 21,00,Turno: C
21/04/2013
Trento Teatro Auditorium
ore 16.00,Turno: D
Spettacolo divertentissimo, originale, coinvolgente…. Andate a vederlo!!!!!
Bravo Michieletto!!