venerdì , 22 Novembre 2024

PRIMI IN PRIMA
Tra aspettative dei genitori e diritti dei bambini

Fine gennaio; le decorazioni natalizie sono state ormai archiviate da tempo e arriva la��ora della��iscrizione alla scuola elementare.
Ma lo sapevate che la��iscrizione A? obbligatoria solo per i bambini nati dal 1 gennaio al 30 luglio e che A? invece facoltativa per quelli dal 1 agosto al 31 dicembre?

No? PerA? scommetto che sapete perfettamente cosa significa il termine primino.
Il primino A? un bambino che inizia la scuola elementare con un anno di anticipo rispetto ai suoi coetanei.

La cosa mi ha incuriosito abbastanza da porre la domanda ai miei amici a�?virtualia�?: favorevoli o contrari alla��inizio della scuola anticipato?
I pareri delle mamme che hanno fatto in passato questa scelta sono discordanti, alcune parlano di scelta giusta e ragionata, ma la maggior parte lamenta un errore di giudizio: o i bambini hanno avuto forti problemi a tenere il passo con bambini piA? grandi di loro, o hanno avuto difficoltA� a integrarsi nei gruppi, giA� formati, dei loro coetanei per le attivitA� del pomeriggio.

Insegnanti di materna e elementari, seguendo la loro esperienza, si dicono contrarie.
Ho chiesto a una psicologa che ho avuto il piacere di conoscere, Antonietta Vescovo (specializzata in psicologia dello sviluppo e della comunicazione), cosa ne pensava di questa a�?maniaa�? di anticipare la��ingresso a scuola: a�?Io penso che non ci sia una risposta generica su questo tema, molto dipende dal singolo bambino, dalla sua famiglia e in generale dalle motivazioni che hanno condotto a questa decisione.

Credo che al momento attuale ci sia molta fretta di far crescere i nostri figli, molta voglia di vedere che sono i primi, i piA? bravi a fare tutto anche prima del tempo… perA? attenzione, perchA� questi desideri spesso sono piA? dei genitori che dei figli stessi e si puA? rischiare di andare incontro a delusioni nel momento in cui i risultati non corrispondono alle aspettative… e da qui puA? aumentare la frustrazione reciproca di genitori e figli, gli uni impegnati sempre piA? a spronare i figli a fare meglio, gli altri impauriti e delusi di fronte ad eventuali fallimenti.

Credo che sia importante valutare l’esperienza del figlio nel corso degli anni della materna, il consiglio delle insegnanti sia attuali che future e soprattutto coinvolgere il bambino in questo tipo di scelta, che non vuol dire far decidere a lui (sarebbe una responsabilitA� troppo grande per la sua etA�!), ma fargli capire il significato di questa eventuale esperienza e cercare di capire se puA? essere interessante.

Il senso dovrebbe essere quello di offrirgli degli stimoli adeguati alla sua personalitA� e al suo stile di apprendimento (ci sono bambini che appaiono giA� naturalmente proiettati verso stadi successivi di sviluppo e magari gli stimoli offerti dalla materna potrebbero risultare insufficienti).
Sicuramente non bisogna passare il messaggio che siccome tu sei piA? intelligente degli altri ti mando a scuola un anno prima: sarebbe una inutile fonte di ansia.a�?

Ma allora perchA� sempre piA? bambini iniziano la scuola in anticipo?
Le motivazioni dei genitori sono piA? o meno sempre le stesse: a�?mio figlio A? molto intelligente, A? avanti rispetto ai suoi compagni, un altro anno di scuola materna sarebbe per lui una noia mortalea�?.

Io non riesco a vederla cosA�, dietro questa scelta non posso che vedere un modo di esaltare la��ego dei genitori, dovremmo ricordarci che un bambino ha il diritto di giocare, e che, non solo perchA� conosce la��alfabeto o perchA� riesce a fare semplici operazioni matematiche significa che A? pronto per intraprendere questo importante passo. Dal punto di vista emotivo potrebbe essere invece acerbo, e la��inevitabile competizione con bambini piA? grandi di lui potrebbe minare profondamente la sua autostima.

La��inizio della scuola A? un traguardo importante. Ogni bambino dovrebbe avere il diritto di fare il grande passo nel momento in cui A? pronto, senza ansia e senza imposizioni. Un bambino, particolarmente maturo deve poter andare a scuola in anticipo, ma allo stesso modo un bambino che ancora non A? pronto ad abbandonare il tempo dei giochi dovrebbe avere il diritto di posticipare; ma questo purtroppo, raramente succede.

Stefania D’Elia

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Un commento

  1. Davvero molto interessante…
    Una mia amica l’anno scorso si è posta il problema di mandare in prima elementare addirittura il figlio che non ha neppure ancora compiuto 5 anni! Le maestre poi glielo hanno sconsigliato, nonostante il bambino conoscesse lettere, numeri e pure un po’ di inglese.
    Effettivamente, però, non bisogna guardare solo alle conoscenze, ma anche alla maturità raggiunta dal bambino, perchè, le elementari sono un’altra cosa!
    Mia figlia è ancora piccolina, ma già spero fin da ora di avere la giusta lucidità per capire cosa fare e spero anche nella collaborazione delle sue maestre per aiutarmi a capire cosa è meglio per lei.
    Grazie per aver affrontato questo tema e buonanotte

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