Questa sera, mercoledA� 18 marzo, alle 20.45, presso l’Aula magna del Museo Tridentino di Scienze Naturali si terrA� l’intervento di Jonathan Kingdon, ricercatore del Dipartimento di Zoologia dell’UniversitA� di Oxford.
Titolo dell’incontro: Just another Mammal: African biogeography and its meaning for the evolution of Humans and other Primates (SEMPLICEMENTE UN ALTRO MAMMIFERO: biogeografia Africana e il suo significato per l’evoluzione dell’uomo e degli altri primati).
La conferenza, in lingua inglese, sarA� tradotta dal Dott. Francesco Rovero, ricercatore del Museo Tridentino di Scienze Naturali, che l’anno scorso ha scoperto in Tanzania il toporagno elefante.
Le foreste costiere e montane dell’Africa orientale contengono numerose piante ed animali endemici che dimostrano come, giA� in epoca antica, questi boschi fossero separati dalle foreste dell’Africa centrale e occidentale. In particolare, un corridoio periodicamente arido, chiamato la “Linea di Kingdon”, marca questa separazione. Questa linea sembra essere stata una delle cause dell’evoluzione distinta di alcune comunitA� biologiche nelle foreste dell’Africa orientale, centrale ed occidentale.
Nel corso della conferenza Jonathan Kingdon presenterA� la sua originale teoria, la quale spiega come le indagini volte a comprendere la divergenza tra le linee ancestrali che hanno separato l’uomo dalle scimmie antropomorfe, possano considerare tale corridoio come il piA? probabile motore che ha portato alla differenziazione tra ominidi e scimpanzA� partendo da una ipotetica linea ancestrale comune. I fenomeni biogeografici ed evolutivi che saranno illustrati nel corso della conferenza hanno portato a una interpretazione delle origini dell’evoluzione umana del tutto originale, che A? stata approfondita nel libro “Lowly Origin“, in cui gli umani sono diventati “semplicemente un altro mammifero africano”.