domenica , 24 Novembre 2024

PAROLA DI @PONTIFEX
Anche il Papa si fa Social

GiA� nel suo messaggio per la Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali di questa��anno Benedetto XVI aveva osservato che a�?nella essenzialitA� di brevi messaggi, spesso non piA? lunghi di un versetto biblico, si possono esprimere pensieri profondi se ciascuno non trascura di coltivare la propria interioritA�a�?.

Bene, dalla teoria alla pratica.

Segnate in agenda. Appuntamento fissato per il 12.12.12 alle ore 12:00.
Tutti in attesa di leggere il primo Sacro Tweet della storia.

Ebbene sA�, avete letto bene, anche la Chiesa si fa Social ed in 140 caratteri attraverso l’account @pontifex Benedetto XVI dispenserA� consigli, omelie ed encicliche dialogando con fedeli e non.

I tweet saranno pubblicati in inglese. Per leggerli in italiano la��account A? @pontifex_it. I tweets sono disponibili anche in portoghese (@pontifex_pt), in tedesco (@pontifex_de), in polacco (@pontifex_pl), in arabo (@pontifex_ar) e in francese (@pontifex_fr).
Provare per credere. Avete qualche dubbio esistenziale che non vi fa dormire la notte? Fino al 12 dicembre inviate le vostre domande a #askpontifex ed abbiate fede…appunto.

431.286 followers sono giA� in fibrillazione nell’attesa delle prime perle di saggezza del Papa.

Occhio c’A? il Barbatrucco.

Il Pontefice non twitterA� personalmente ma visterA� ogni post. E non sperate di potervi a�?bullarea�? per essere a�?followatia�? dal Pontifex: la Santa Sede ha fatto sapere che il massimo rappresentante della Chiesa cattolica non seguirA� alcun utente. Delusi?

La presenza di BenedettoXVI su Twitter A�vuole essere un incoraggiamento a tutte le istituzioni ecclesiali e ai credenti a porre attenzione nello sviluppare un profilo appropriato per sA� e per le proprie convinzioni nel continente digitaleA�, ha detto il presidente del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali, monsignor Claudio Maria Celli.

Non gli metteremo parole non sue in bocca“, ha assicurato Greg Burke, advisor della Segreteria di Stato per la comunicazione.
La presenza del Papa su Twitter – sottolinea il comunicato stampa ufficiale – e’ un’espressione concreta della sua convinzione che la Chiesa deve essere presente nel mondo digitale“.

L’iniziativa, sottolinea ancora il testo, “puA?’ essere vista come la punta di quell’iceberg che e’ la presenza della Chiesa nel mondo dei nuovi media. La Chiesa A? giA�’ presente in maniera abbondante in questo ambiente – esiste una vasta gamma di iniziative, dai siti internet ufficiali di varie istituzioni e comunitA�’, ai siti personali, blogs e micro-blogs di personalitA�’ del mondo ecclesiale e di singoli credenti“. E di certo i “tweets” del Papasaranno disponibili a credenti e non credenti per condividere, discutere e incoraggiare il dialogo

L’auspicio dei suoi collaboratori che gestiranno l’account e’ che “i brevi messaggi del Papa, e i messaggi piA?’ completi che essi cercheranno di portare in se’, sollevino domande per gente di differenti Paesi, lingue e culture“. “In aggiunta all’impegno diretto con le domande, i dibattiti e le discussioni tra le persone che sono facilitate dai nuovi media, la Chiesa – conclude la nota – riconosce la loro importanza quale ambiente che permette di insegnare la veritA�’ che il Signore ha trasmesso alla sua Chiesa, e al tempo stesso di ascoltare gli altri, di apprendere ciA?’ che sta loro a cuore e le loro preoccupazioni, di comprendere chi essi sono e cosa stanno cercando“.

Ratzinger inizierA� twittando i testi delle udienze del mercoledA� e rispondendo ad alcune domande sulla fede. Poi il servizio si amplierA�.

A voler essere proprio pignoli il primo tweet papaleA�A? giA� arrivato: piA? di un anno fa,A�quando usA? un iPad per inaugurare proprio via Twitter la pubblicazione del portale NEWS.VA.

La presenza di vescovi e porporati sui Social Network ormai si va sempre piA? diffondendo, date un’occhiata agli account @angeloscola dell’Arcivescovo di Milano e relativo blogA�e @CardRavasi del cardinale Gianfranco Ravasi. E poi mi raccomando non perdetevi i tweets di @vescovogiudici e di @suorcristina!

Dando chiaramente per scontato che siate giA� fan della pagina Facebook ufficiale delle Vatican News.

Diciamocelo, i cattolici praticanti quelli che si svegliano alle otto di mattina di domenica per andare a messa e quelli che dormono con la Bibbia sul comodino sono sempre di meno. L’etA� media dei seguaci praticanti si aggira intorno ai 50/60 anni ormai. I sermoni che dall’alto del pulpito riempiono le orecchie dei nuovi credenti sembrano scritti in un linguaggio lontano mille anni.

Interazione, questa A? la parola chiave.

Il modo di comunicare A? cambiato ed A? giusto che anche la Chiesa si aggiorni per avvicinarsi ad un pubblico moderno, riuscire ad interagir per favorire uno scambio di opinioni ed un confronto sincero.

Se ci facciamo un giretto sul web ci accorgeremo che zitti zitti sono sempre di piA? i cattolici che comunicano la loro esperienza di fede su Internet attraverso blog dedicati o attraverso i social network stessi.

Ma come ha accolto il popolo di Twitter lo sbarco del Papa sui Social?

Nel nostro immaginario collettivo ci risulta ancora difficile immaginare il nostro caro Ratzinger di bianco vestito chino a smanettare sul suo smartphone di ultima generazione alle prese con cancelletti e chiocchioline.

Il sito di Foreign PolicyA�ha giA� infatti pubblicato una guida a�?non richiestaa�? e una serie di consigli per Benedetto XVI su come usare al meglio il proprio account, a�?perchA� potrebbe essere difficile anche per il piA? santo dei principiantia�?.

E voi seguirete @pontifex ? Secondo me sA� 🙂

PS: Dimenticavo…non perdetevi l’applicazione sulla Fede che sarA� presentata la prossima settimana alla Apple: la app, chiamata semplicemente “The Pope” sarA� gratuita e dovrebbe essere disponibile al pubblico entro fine anno. Tranquilli fedeli Androidiani A? in preparazione anche per voi.

Articolo di Chiara Covi
Fonti: panorama.it, lastampa.it

Vedi anche

Emanuele Masi - Bolzano Danza - Ph Tiberio Servillo

Emanuele Masi – Le Arti e il futuro, verso la 35^ edizione del Festival Bolzano Danza

Riccardo Lucatti intervista Emanuele Masi, il funzionario della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, dal …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *