Come cambiano e si innovano le strategie politiche, il modo di far politica e le finalitA� delle istituzioni, ma anche gli ambiti di partecipazione sociale e interazione dei cittadini, dei giovani in particolare, ai tempi della rivoluzione digitale innescata dal progresso delle tecnologie della��informazione e comunicazione (Ict).
Siamo connessi e interconnessi, quasi h24, come sfruttare e gestire tutto questo a vantaggio del progresso sociale ed economico?
Questi alcuni degli interrogativi al centro degli incontri di discussione nel giorno esordio del Summit di EAI a�?Internet as Innovation Eco-systema��, che dal 4 ottobre fino a sabato 6 si svolgerA� al Palacongressi di Riva del Garda.
Internet sta delineando nuovi profili del fare impresa e politica ai tempi della globalizzazione, tanto da far suggerire a Luycky Ghisi, uno dei referenti della sezione a�?Studi sul futuro a�? della Commissione europea, la��adozione anche in Italia della a�?Commissione governativa per la conoscenzaa�� che ha la��autoritA� e il potere di intervenire per modificare le linee di indirizzo politico da tempo in India.
Internet A? anche un facilitatore di innovazione sociale. a�?In effetti il web 2.0 A? anche empowerment sociale e politico – ha affermato Rumen Dobrinsky, Direttore Commissione Economica delle Nazioni Unite per l’Europa per la cooperazione economica (UNECE) – abbiamo visto che oggi la gente comune attraverso i media sociali puA? partecipare attivamente ai processi decisionali della politica. Obama A? il primo politico che ha dimostrato il potere di creare democrazia proprio di Internet. Questo cambiamento deve essere preso in considerazione dai politici, perchA� il web 2.0 comporta una rivoluzione nel modo di fare politica. Oggi la gente si auto organizza grazie ai social media e non ha bisogno di un partito politico che detti loro una��agenda.
Luycky Ghisi su questo punto, facendo riferimento al modello integrato tra ricerca innovativa, istituzioni e imprese del Trentino, ha lanciato il motto a�?Trentino come laboratorio di vita europeoa��, perchA� a�?A? un modello di a��innovazione permanente, in rete con realtA� territoriali simili della��Europa di oggia��.
Un argomento su cui la��assessore provinciale agli Enti locali Mauro Gilmozzi ha voluto evidenziare a�?come da sempre il Trentino si considera uno a�?spazio di vitaa��. In questa��ottica sono state messe in campo politiche innovative sostenibili nel settore della��energia e della��ambiente.
a�?La��obiettivo a�� ha chiarito Gilmozzi– del nostro territorio A? quello di lavorare sulla visione di quello che saremo tra 20 anni. Per questo la��investimento in conoscenza e nelle tecnologie digitali e Internet sono stati una delle prioritA� di molta politica provinciale proprio per mantenere il nostro territorio sempre al passo con la��Europa. Non solo – ha voluto ribadire Gilmozzi a�� questo A? anche una modalitA� di innescare la crescita in un territorio di montagna, che non puA? pensare di esser competitivo con paesi di grandi dimensioni come i BRIC, ma puA? essere competitivo solo se riesce a creare una nicchia di qualitA� e di alto profilo, in modo da diventare attrattivo anche per il resto del mondo. La connessione A? la��elemento principale per fare questoa��.
a�?Siamo giA� in un cambiamento epocale in progress, perchA� Internet ha cambiato il modo di relazionarsi e quindi le organizzazioni sono mondi aperti. Oggi si comunica immediatamente con il resto del mondo. Il focus lo metterei proprio sui social media a�� ha affermato Aleardo Furlani , amministratore delegato di Innova spa – che hanno un impatto sul modo di creare valore per le imprese, perchA� permettono a ciascuna persona di avere una rete di relazioni non controllata. Le aziende non possono bloccare il processo di interrelazione sociale, ma devono gestirlo, governarlo a loro vantaggio. Dialogare attraverso Facebook.
Sono nati oggi nuovi profili professionali come il manager dei social media, il community relator: sono un vantaggio competitivo per le aziende. Di recente un ultimo studio Censis ha messo in evidenza che a navigare su Internet sono soprattutto i giovani, 90,8%. Gli iscritti a Facebook passano dal 49% dello scorso anno all’attuale 66,6% degli internauti, ovvero il 41,3% degli italiani e il 79,7% dei giovani. YouTube, che nel 2011 raggiungeva il 54,5% di utenti tra le persone con accesso a Internet, arriva ora al 61,7%, pari al 38,3% .della popolazione complessiva e al 79,9% dei giovani. Questo A? un ecosistema, la societA� A? diventata liquidaa��.