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a�?Misura per Misuraa�? di W. Shakespeare A? lo spettacolo che metteranno in scena gli allievi di IA� anno della Scuola di Teatro, al Teatro Spazio14 di Trento il 27 maggio 2012.
Con: Monica Bombonato, Enzo Carosone, Siham El Khatir, David Fontanari, Christian Giacom, Silvia Libardi, Francesca Libardoni, Alessandra Mariani, Paolo Menghini, Luca Pedron, Giacomo Pigatto, Stefano Pooli, Marta Sartorato, Silvia Scalet, Lia Vitagliano. Regia di Silvia Furlan.
Dopo il Giulio Cesare dello scorso 13 maggio che ha fatto il sold out allo Spazio14, domenica 27 maggio 2012 va in scena un altro capolavoro shakespeariano: Misura per Misura. La rassegna chiuderA� il 3 giugno con Momo di Michael Ende della Compagnia Teatrale i Graffiti. a�?Commedia oscuraa�?, tragicommedia, a�?problem playa�?: i vari tentativi di definire il genere di questa particolarissima opera shakespeariana sono tutti nel segno della��ibrido e della��ambiguo.
Sommamente ambiguo A? il suo protagonista, quel a�?Duca stravagante dagli angoli oscuria�? che lascia temporaneamente il potere al virtuoso Angelo per poi osservare e controllare dalla��esterno lo spettacolo crudele, da lui stesso allestito, di un esercizio del potere torbido e corrotto e di una cupa e repressa sensualitA�.
E tragicamente ambiguo A? Angelo, funzionario in apparenza incorruttibile e inflessibile nella��applicazione della legge, ma che rivela la propria anima nera di fronte alla��occasione di ricattare una donna della quale si A? invaghito con una turpe costrizione sessuale. Le parole di perfezione morale con le quali si A? riempito la bocca non servono ad altro che a dissimulare la volontA� ferina di raggiungere i propri scopi a tutti i costi e con qualunque forma di violenza. Isabella e Claudio, paralizzati dal terrore ma incapaci di distinguere tra la giustizia e la pietA�, tra il peccato e la virtA?.
A coronare questa tortuosa esplorazione della natura umana e dei suoi grovigli insolubili, un a�?lieto finea�? sconcertante in cui il Duca, giudice supremo ma soprattutto attore consumato e grande regista, rimette in ordine i suoi burattini e riprende in mano il suo regno, ristabilendo i ruoli e le leggi del contratto sociale, in una scena falsamente rassicurante, che lascia aperta ogni domanda sulla��amore e sul sesso, sulla giustizia e il potere, la morale e il peccato.
