Uno dei capolavori dei cinema sul mondo delle corse A? senza dubbio Grand Prix di John Frankenheimer.
La pellicola della durata di 175 minuti, fu girata nel 1966 e nel settore dei motori, A? considerata una��opera eccellente soprattutto perchA? il regista era per l’appunto, un vero appassionato di automobili. Fu inoltre un lungometraggio realizzato con fotografia in 70mm superpanavision che per gli anni a��60 era una grande novitA�.
Nel cast, erano presenti attori del calibro di Adolfo Celi, Yves Montand, Eva Marie Saint, Toshiro Mifune e Jamese Garner.Il film vinse alla�� epoca 3 oscar: uno al suono, il secondo agli effetti visivi ed il terzo al montaggio. La storia si sviluppa nel mondo della Formula uno attraverso le vicende di 6 gran premi; con episodi specifici in cui sono coinvolti piloti, manager, dirigenti e donne. La straordinaria bellezza di questa pellicola A? che il regista Frankenheimer, attraverso immagini mozzafiato e suoni di qualitA�, permetteva allo spettatore di vivere la��emozione di una corsa di formula uno, come se si trovasse al volante di una monoposto vera. Ogni gara A? una storia distinta e parallela.
Il film mette inoltre in risalto i personaggi del cast: il sentimentalismo del francese, oppure il pragmatismo della��americano medio. Il regista, insieme a Robert Alan Arthur che scrisse il copione, fa risaltare ulteriormente gli stereotipi dei personaggi evidenziando la��introversione della��Inglese o la simpatia della��Italiano. Amplificando in questo contesto il ruolo delle macchine e degli appassionati. In un vortice di colori, rombi, immagini, donne, e sequenze veloci, il supervisore della�� opera cinematografica A? riuscito a trasmettere non solo gli amori ed i dispiaceri di alcuni protagonisti, ma tutto il variopinto mondo del circus delle corse con tutti i suoi controsensi e le sue debolezze.
A. Nepi