E’ un intensa giornata di danza quella che vivrà oggi, lunedì 4 settembre, il Festival Oriente Occidente. Una giornata in cui è previsto l’incontro con due nuovi e ammirati esponenti della danza africana e che si aprirà con l’incontro che il coreografo algerino Heddy Maalem avrà a Rovereto con il pubblico alle ore 18 nell’ambito della sezione "Linguaggi”. Sempre alle ore 18 il Teatro alla Cartiera di Rovereto ospiterà Chantal Loïal e la compagnia Difè Kako che portano in scena “Aski Parè”, storia di un amore terminato e della frustrazione femminile all’indomani della fine di questo sentimento. Lo spettacolo che ha debuttato in Francia lo scorso anno viene proposto in Prima nazionale in Italia e in esso, fortemente connotato dal floclorismo tipico della Loïal, sono presenti anche alcune accortezze coreografiche occidentali come ad esempio la scarna messinscena in cui una sedia marca l’assenza dell’uomo desiderato in una lucida e a tratti feroce cronaca di un abbandono. L’ivoriano Georges Momboye presenta invece la prima delle due creazioni presenti al Festival, alle ore 21 presso il Teatro Sociale di Trento. Si tratta di Boyakodah che nel linguaggio della Costa d’Avorio dell’Ovest significa “felicità in guerra”. Georges Momboye, particolarmente apprezzato in Europa, si presenta come il prototipo del danzatore-coreografo africano “globalizzato” che facendo tesoro di molte e diversificate esperienze nel mondo occidentale non solo le ha metabolizzate ma rimesse in circolazione assieme alla sua eredità culturale d’origine.
LA DANZA AFRICANA PROTAGONISTA DI ORIENTE OCCIDENTE
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