venerdì , 22 Novembre 2024

DOCVILLE 2011
Le vie del documentario

Al via la rassegna Docville 2011, organizzata da Nuovo Cineforum Rovereto. Si comincia martedA� 19 aprile con Rachel, di Simone Bitton. La��autrice de Il muro, la franco-israeliana Bitton, torna nei territori occupati con una��inchiesta sulla morte di Rachel Corrie, la 23enne pacifista americana uccisa da un bulldozer della��esercito israeliano nel marzo 2003, mentre stava tentando di bloccare la demolizione di una casa palestinese nella Striscia di Gaza. Rachel teneva un diario, dove raccoglieva una puntuale cronaca delle sue giornate e le sconvolgenti impressioni della realtA� con cui veniva a contatto, per condividere la sua esperienza con i familiari e gli amiciA�A�rimasti nella sua Olympia, nello stato di Washington. Simone Bitton ricostruisce i drammatici fatti di quel giorno, mostrando per la prima volta le foto scattate dagli altri attivisti del gruppo di Rachel e i filmati delle telecamere di sorveglianza, e dando la parola a tutti i protagonisti del tragico evento, nel tentativo di far scaturire la veritA� da versioni contraddittorie tra loro. Il documentario non A? solo un tentativo di individuare i responsabili, problema che la polizia militare israeliana ha liquidato in fretta e rispetto al quale il governo americano non ha mai preteso chiarimenti, ma anche una commovente riflessione sulla giovinezza e la��idealismo, accompagnata dalle e-mail scritte da Rachel durante la sua permanenza in Palestina.

Nella��ambito della rassegna cinematografica a�?Al cuore dei conflittia�?A�www.alcuoredeiconflitti.it

In collaborazione con FIC Federazione Italiana Cineforum, Laboratorio 80, Lab80 Film, Osservatorio Balcani e Caucaso, Peace Reporter

martedA� 26 aprile
IL TEMPO DELLE MELE. 25 ANNI DI ESILIO

Josu MartA�nez, Txaber Larreategi, 67a�� Spagna 2010

Kristiane Etxaluz e Alfonso Etxegarai non sono una normale coppia. Impegnati da giovani alla��interno della lotta di indipendenza del paese basco, sono da anni condannati a vivere il loro amore a 7.000 km di distanza la��uno dalla��altro. Da 25 anni Alfonso vive in esilio in una piccola isola africana, SA?o TomA�. Tuttavia, nonostante la��esilio, i suoi occhi sono rivolti sempre verso la sua terra.

Nella��ambito della rassegna cinematografica a�?Al cuore dei conflittia�?A�www.alcuoredeiconflitti.it

In collaborazione con FIC Federazione Italiana Cineforum, Laboratorio 80,

Lab80 Film, Osservatorio Balcani e Caucaso, Peace Reporter

martedA� 3 maggio
ELLE Sa��APPELLE SABINE

Sandrine Bonnaire, 85a�� Francia 2007

Un delicato ritratto di Sabine Bonnaire, una donna autistica di trentotto anni, filmata dalla sorella Sandrine, grande volto del cinema francese. Il film racconta la storia di questa eterna ragazza attraverso film amatoriali girati dalla��attrice nel corso di 25 anni, insieme alle immagini di oggi nella piccola comunitA� in cui Sabine vive.
Il documentario ci mostra una personalitA� affettuosa, la cui crescita e il cui talento sono stati schiacciati da cure e da strutture inadeguate. Infatti, dopo un tragico soggiorno di cinque anni in un ospedale psichiatrico, tutto si A? fermato. Solo attraverso un paziente e lungo percorso, Sabine sta ritrovando un nuovo rapporto con la vita a�� anche se le sue capacitA� rimangono ridotte e alterate a�� in una piccola comunitA� nella regione di Charente. Il film, oltre a raccontare il percorso di Sabine, mette in evidenza la carenza di strutture specializzate, le drammatiche conseguenze dovute a questa mancanza e le difficili condizioni di vita di pazienti e familiari. Premio della Critica internazionale FIPRESCI alla Quinzaine des RA�alisateurs di Cannes.


martedA� 10 maggio
KAMENGE, NORTHERN QUARTERS
Manu Gerosa, Salva MuA�oz, 59a�� Italia/Spagna 2010

In Burundi, sebbene la��attuale governo sia stato eletto democraticamente, chi professa libertA� di parola mette a rischio la propria vita. Ea�� contro questa situazione che si batte Alexis Sinduhije, la cui storia si intreccia con la vita dei Quartieri Nord della sua cittA�, la capitale Bujumbura a�� simbolo di una delle piA? atroci guerre civili degli ultimi anni, quella tra Hutu e Tutsi a�� e con quella dei ragazzi che gravitano attorno al Centro Giovani Kamenge, punto nevralgico della ricostruzione e della convivenza dopo la guerra civile.
Le esperienze e gli sguardi di chi non se ne A? andato si alternano con la vita di Alexis, che nel 2007 ha abbandonato la sua professione di giornalista per fondare un partito politico, candidandosi alle elezioni presidenziali del 2010. a�?A? possibile creare un Burundi vivibile, la��unica cosa che si deve fare A? crederci ed assumersi il rischioa�?. Vincitore del a�?Silver Audience Awarda�? al 15A� Amnesty International Film Festival 2010 di Vancouver.

Alla serata saranno presenti i registi Manu Gerosa e Salva MuA�oz


martedA� 17 maggio
CORDE
Marcello Sannino, 55a�� Italia 2009

Ciro A? un giovane pugile di Napoli, della��antico quartiere Ventaglieri del centro storico della cittA�. La sua storia A? quella di un mite che fa uno sport di sfida cruenta e che aggredisce le difficoltA� della sua vita, nella parte di mondo nella quale vive, con tenerezza e silenziosa tenacia, da campione leale. a�?I campioni non si fanno nelle palestre. Si fanno con qualcosa che hanno nel loro profondo: un desiderio, un sogno, una visionea�?.
Questo concetto di Muhammad AlA� racchiude gran parte del senso che sta dietro alla vita ed alle scelte di Ciro, che insegue un sogno, ha un desiderio, ed ha anche una visione. Vivere una vita normale. Il pugilato A? il viatico per inseguire il sogno, lo scrigno della volontA�; la palestra il luogo di diverse visioni della realtA�.A�I silenzi, il respiro, i corpi, i ring, le urla dei tifosi- bambini tutti per Ciro, la sua tenerezza contrastante con la rudezza del mondo della boxe, la sua faccia, i dialoghi monosillabici con la madre e con Annarita, la sua fidanzata. I due maestri, Geppino Silvestri, uno dei piA? grandi maestri italiani e suo figlio Lino si sono presi cura di lui fin da tredicenne. Diventa un vero atto di resistenza, quando si A? lasciati cosA� soli, con responsabilitA� prematureA�e con uno Stato che non ti conosce e non ti riconosce. Ma Ciro vuole farcela, si avvilisce, si chiude, poi trova la forza e riparte. Premiato come miglior documentario ai festival di Torino, Bellaria e Salina.

COME
Ingresso singolo 4 euro
DOVE
Sala conferenze del Mart corso Bettini 43 Rovereto
QUANDO
Gli spettacoli avranno inizio alle ore 21

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