Il primo incontro del nuovo anno nell’ambito del percorso “Per una cittadinanza Euromediterranea” vedrA� come protagonista mercoledA� 19 gennaio Paolo Rumiz, scrittore e giornalista triestino. Inviato speciale del Piccolo di Trieste e in seguito editorialista di la Repubblica, segue dal 1986 gli eventi dell’area balcanica e danubiana; durante la dissoluzione della Jugoslavia segue in prima linea il conflitto prima in Croazia e successivamente in Bosnia Erzegovina.
Molti suoi reportage narrano i viaggi compiuti, sia per lavoro che per diletto, attraverso l’Italia e l’Europa. Trieste, Vienna, Gorizia, Salento, Kiev, Budapest, Istanbul: territori e cittA� che parlano di culture che si intrecciano e si contaminano, e lo sguardo di Rumiz ne canta le peculiaritA� in maniera poetica e suadente.
Paolo Rumiz sarA� ospite della cittA� di Trento il 19 gennaio, alle ore 20.30, presso il Castello del Buonconsiglio, per parlare della sua prospettiva “euromediterranea”, nata nel corso degli incontri con persone, volti, luoghi e storie.
E proprio l’incontro con una storia ha ispirato il suo ultimo libro, “La cotogna di Istanbul“, straordinaria storia d’amore cantata con l’intensitA� che solo la passione amorosa sa ispirare. Una passione che forse parla, oltre che di una donna e tre uomini, dell’amore per i Balcani, di quella struggente nostalgia che si insinua tra le pieghe dell’anima ogni volta che si lascia quel territorio terribilmente affascinante e ricco di contraddizioni.
LA COTOGNA DI ISTANBUL
Ballata per tre uomini e una donna
Lei lo accolse sull’uscio a piedi nudi
con un profumo di bucato fresco
che lui immediatamente riconobbe;
senza parlare gli slacciA? le scarpe,
poi tolse via le armi e la divisa,
poi lo lavA? in ogni angolo del corpo
con una spugna e un pentolone d’acqua
messo a scaldare sulla stufa a legna.