venerdì , 22 Novembre 2024

SUD EST ASIATICO: TRENTO IN PRIMA FILA NELLA COOPERAZIONE SCIENTIFICA

carla_locatelliL’UniversitA� degli Studi di Trento conquista il ruolo riconosciuto di nuova “porta” per la cooperazione scientifica europea con il Sud Est asiatico. L’importante risultato A? stato raggiunto nei giorni scorsi a Bangkok grazie alla nomina del prorettore ai rapporti internazionali dell’ateneo trentino, Carla Locatelli, a presidente della rete internazionale ASEA-Uninet, un prestigioso network che dal 1994 collega le universitA� del vecchio continente a quelle emergenti e di eccellenza dei Paesi del Sud est asiatico.

L’obiettivo A? quello di promuovere le opportunitA� di scambio, collaborazione accademica e ricerca per docenti, studenti e dottorandi. Locatelli sostituisce cosA� al vertice del consorzio il presidente uscente, il professor Piniti Ratananukul, Segretario Generale della Commissione per l’Alta Formazione del Governo thailandese.

La prestigiosa nomina A? avvenuta per acclamazione nel corso di una visita ufficiale della prorettrice Locatelli in Cina e Thailandia, che si A? conclusa la settimana scorsa a Bangkok e che ha dato modo ai rappresentanti delle maggiori universitA� europee e asiatiche di consolidare la rete di rapporti esistenti e di estenderli a nuove aree scientifiche.

Nel corso della visita si A? svolto proprio il Plenary Meeting di ASEA-Uninet, l’appuntamento che riunisce ogni due anni i rettori e i rappresentanti delegati delle universitA� europee ed asiatiche consorziate per individuare le strategie piA? efficaci di collaborazione nel quadro delle politiche attuate dall’Unione Europea e dai singoli Paesi asiatici. Questa riunione internazionale si A? svolta anche a Trento nel 2001, anno in cui l’UniversitA� di Trento era allora unico ateneo italiano a far parte della rete.

Del consorzio internazionale fanno parte le migliori universitA� europee (di Austria, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Grecia, Olanda, Spagna, Gran Bretagna, Russia (con il solo Politecnico di San Pietroburgo) e Italia con gli atenei di Trento, Genova e Politecnico di Milano) e del sud est asiatico (Indonesia, Malesia, Pakistan, Filippine, Thailandia, Vietnam, Cambogia, Laos, Myanmar).

Quattro le aree scientifiche in cui si declina la cooperazione scientifica internazionale: Scienza e tecnologia; Economia e scienze sociali; Salute, farmacia e medicina; Discipline umanistiche, culturali e musicali.
A�Questo risultato – ha commentato la professoressa Locatelli a margine della nomina – premia l’impegno e la costanza del nostro ateneo nel coltivare relazioni internazionali di alto livello, partendo da una seria e solida competenza scientifica. Trento rafforza cosA� il suo ruolo di luogo simbolo per il dialogo interculturale e la sua visibilitA� internazionale d’eccellenza anche nella cooperazione scientifica verso il Sud Est asiatico, una regione dove si formano e si coltivano, soprattutto in alcune discipline tecnico-scientifiche, i migliori talenti al mondoA�.

Ma la nomina di una docente italiana al vertice del consorzio internazionale ha anche un altro significato simbolico che ha molto a che vedere con le ottime relazioni mantenute dall’ateneo trentino negli anni con le vicine regioni di lingua tedesca. “A proporre la candidatura trentina alla presidenza – spiega Locatelli – sono stati proprio gli atenei austriaci, che sono i fondatori europei di questa rete e che, attraverso il professor Bernd Michael Rode dell’UniversitA� di Innsbruck, in passato ne sono stati al vertice. Il passaggio del testimone a Trento A? un segnale incoraggiante per il futuro delle relazioni scientifiche tra i nostri atenei e denota una visione strategica condivisa in materia di relazioni internazionali. Un impegno che ha sempre goduto dell’appoggio convinto delle istituzioni governative dei vari Paesi coinvolti, europei ed asiaticiA�.

Fonte: Ufficio stampa UniversitA� degli Studi di Trento

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