venerdì , 22 Novembre 2024

IL PIANO D’AZIONE DELL’ADAMELLO BRENTA, MODELLO
PER I GEOPARCHI D’EUROPA

geoparks_logoProvenienti da Lazio, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Sardegna, Piemonte, Toscana, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Campania e Toscana, una quarantina di rappresentanti di geoparchi, aree protette in procinto di entrare nella Rete europea dei geoparchi ed enti che si occupano della protezione e valorizzazione del patrimonio geologico hanno partecipato al 2A� Workshop nazionale dei geoparchi in Italia conclusosi ieri presso Villa Santi, la Casa natura del Parco Naturale Adamello Brenta a Montagne (TN).

Le due intense giornate di lavoro hanno permesso ai a�?nodia�? italiani di quella straordinaria rete di parchi dedicati alla geologia che, sotto la��egida della��Unesco, sta crescendo in tutto il mondo, di conoscersi meglio, scambiarsi le varie esperienze attuate nella��ambito della pianificazione e della comunicazione e impostare, per il futuro, modalitA� e mezzi di lavoro comuni.

In particolare Nickolas Zouros, coordinatore della Rete europea dei geoparchi (European geopark network a�� Egn) e direttore del Museo di storia naturale della foresta pietrificata di Lesvos (Grecia), ha indicato il Piano da��azione adottato dal Parco Naturale Adamello Brenta Geopark come modello per un piano da��azione comune che potrA� essere adottato da tutti i geoparchi della Rete europea e mondiale Unesco. Presso la��Adamello Brenta sarA� inoltre costituita la banca dati degli strumenti comunicativi adottati dai diversi geoparchi. Anche in questo modo si potrA� dunque dare attuazione alla��auspicio espresso dallo stesso Zouros che a�?per proteggere e valorizzare il patrimonio geologico della Terra occorre una strategia globale che accomuni, in una logica di rete, tutte le aree protette impegnate, nel mondo, non solo nella conservazione degli aspetti naturalistici, ma anche di quelli geologicia�?.

a�?Il workshop a�� ha commentato il direttore del Parco Naturale Adamello Brenta Claudio Ferrari a�� A? stato molto concreto, ci ha permesso di impostare nuove iniziative operative, di scambiare esperienze con altri territori e di presentare quanto fatto dal Pnab nella��ultimo anno e mezzo, in tema di geologia, con la collaborazione del Servizio geologico della Provincia Autonoma di Trento e del Museo Tridentino di Scienze Naturali. Una particolare soddisfazione A? arrivata dal fatto che Villa Santi si A? dimostrata luogo ideale per ospitare meeting e convegni, in sinergia, comunque, con le strutture ricettive del posto che hanno ospitato alcuni degli intervenutia�?.

Attualmente in Italia ci sono 5 geoparchi che fanno parte della Rete europea e mondiale dei geoparchi Unesco. In Europa i geoparchi che testimoniano la storia umana e geologica del a�?vecchio continentea�? sono 35 (4 nel 2000 quando la��iniziativa prese avvio, 5 le nuove candidature del 2010), in Asia (Cina e Giappone) 27, in America Latina 1, mentre si attendono le prime candidature dal Canada, dagli Stati Uniti e dalla��Africa per costruire un network sempre piA? globale. Tutti questi geoparchi sono caratterizzati dalla presenza di straordinari siti geologici e geomorfologici e dalla��adozione, da parte degli enti che li gestiscono, di una strategia di sviluppo sostenibile che valorizza il paesaggio e la presenza della��uomo sul territorio.

Il Servizio geologico della Provincia Autonoma di Trento e il Museo Tridentino di Scienze Naturali hanno fornito numerosi dettagli sulle particolaritA� del patrimonio geologico del Parco Naturale Adamello Brenta e sugli strumenti per comunicarle.

Durante i due giorni sono state presentate le candidature del Parco Nazionale Tecnologico e Archeologico delle Colline Metallifere Grossetane e del Parco Nazionale Cilento e Vallo di Diano che stanno per essere esaminate dalla��Egn.

Dal a�?fronte dolomiticoa�? A? stata quindi sollecitata una maggiore operativitA� dei parchi dolomitici nella��assumere un ruolo attivo nella valorizzazione del riconoscimento come bene naturale patrimonio della��UmanitA�.

Il workshop tenutosi a Villa Santi A? stato, inoltre, la��occasione per costituire il forum permanente tra i 5 geoparchi italiani (Parco Regionale Naturale del Beigua, Parco Naturale delle Madonie, Parco Rocca di Cerere, Parco Naturale Adamello Brenta Geopark, Parco Geominerario della Sardegna). a�?Il forum a�� ha detto Maurizio Burlando, direttore del Parco Naturale Regionale del Beigua a�� sarA� uno strumento agile, snello in grado di favorire lo scambio di informazioni e strumenti operativi tra i soggetti che operano per la conservazione del patrimonio geologico. DovrA� essere in grado di facilitare lo scambio di buone pratiche e lo sviluppo comune dei temi legati al geoturismo e al turismo sostenibilea�?. Vi faranno parte anche quattro organizzazioni che si occupano di patrimonio geologico (Unesco, Ispra – Istituto superiore per la Protezione e ricerca ambientale, Fist-Federazione italiana delle Scienze della Terra, Federparchi)”.

Hanno introdotto la due giorni di workshop il sindaco di Montagne Bruno Simoni, il presidente del Parco Naturale Adamello Brenta Antonello Zulberti e il dirigente del Dipartimento Foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento Romano MasA?.
Il terzo workshop si terrA� nel 2011 presso il Parco Regionale delle Madonie.

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