La notizia della scomparsa di Cesarino Fava, all’età di 88 anni nel suo paese natale Malè, ha rattristato la giornata di apertura del 56° TrentoFilmfestival. All’appuntamento di fine aprile, quando il mondo dell’alpinismo e della cultura della montagna si ritrova a Trento, Cesarino Fava non voleva assolutamente mancare, da quando aveva riallacciato i legami con la sua terra di origine dopo gli anni vissuti da emigrato in Argentina e in Patagonia. A Trento ritrovava quegli alpinisti che, anche per merito del suo entusiasmo e della sua disponibilità , hanno scritto la storia dell’alpinismo sulle vette patagoniche, le cime che nei primi anni ’50 avevano affascinato quel giovane solandro.
Al TrentoFilmfestival, nella sua terra, ritrovava questo mondo e lo si incontrava sempre in compagnia degli alpinisti, di ogni generazione, della sua e di tante dopo: agli incontri alla Sat, alla Sosat, alle serate in Auditorium. E sapeva parlare a tutti, ascoltare tutti e anche polemizzare se necessario.
Cesarino Fava del TrentoFilmfestival è stato protagonista anche sullo schermo: “Patacorta� di Elio Orlandi e “Cesarino e i colori della vita� di Gianluigi Quarti sono i due documentari a lui dedicati e presentati in edizioni recenti alla rassegna trentina che oggi ha iniziato il cammino di questa 56a edizione con il rimpianto di chi si sente più solo, perché con Cesarino Fava ha perso un grande amico e un uomo di grande umanità .
Sul sito web di TrentoFilmfestival saranno on line i due film che hanno per protagonista Cesarino Fava “Patacorta� e “Cesarino e i colori della vita�. E’ presente anche un link al sito della Tv Svizzera Italiana dove si potrà vedere un ulteriore contributo per immagini dedicato a Cesarino Fava.