La Giornata della memoria si celebra con un duplice appuntamento presso il Centro Sociale Bruno:
– alle ore 18.00 presso la Enolibreria da Jurka si terrA� la presentazione di “KapA?” di Aleksandar TiA?ma. Interviene Giuliano Geri (editor di Zandonai Editore).
– alle ore 20.30 “Porrajmos:L’Olocausto Negato“: testimonianze video, poesie e musiche con I Vagane Sinti per ricordare lo sterminio dei popoli zingari in collaborazione con AIZO.
Dopo 71 anni dal promulgamento delle leggi razziali del periodo fascista, il Parlamento italiano riconosce la responsabilitA� della discriminazione avvenuta che portA? ai campi di concentramento e all’olocausto. Ma oggi rom e sinti non sono piA? un popolo discriminato?
KapA? di Aleksandar TiA?ma, Zandonai Editore:
Alla follia della distruzione che impera nel lager ca��A? chi si A? adattato e ha accettato di ritardare la propria morte affrettando quella altrui: il kapA?.
In questo straordinario romanzo TiA?ma descrive a�� con una potenza letteraria e un rigore documentario da togliere il respiro a�� la caparbia vitalitA� e la forza animalesca che consentono a Vilko Lamian, ebreo battezzato e assimilato, di sopravvivere a Jasenovac e Auschwitz cambiando identitA� e trasformandosi nel kapA? Furfa.
Ora, dopo la guerra, tormentato dal ricordo dei suoi misfatti e dal terrore della vendetta postuma della storia, ma soprattutto ossessionato dalla figura di una delle sue vittime, Helena Lifka, si mette sulle tracce della donna, convinto che solo lei possa giudicarlo e magari assolverlo.
TiA?ma indaga qui a��sollevandosi nettamente al di sopra di ogni contingenza e con una sensibilitA� lancinante nel registrare il frantumarsi della��identitA�- ciA? che resta di un uomo quando A? costretto ad attingere alle sue estreme risorse, a scacciar via da sA� ogni timore o senso di pietA�. E la sua opera, uno dei capolavori della letteratura concentrazionaria, A? prodigiosamente alla��altezza del compito: ferisce, viviseziona, scuote le certezze, ci tiene alla��erta contrastando la��oblio.
Alla follia della distruzione che impera nel lager ca��A? chi si A? adattato e ha accettato di ritardare la propria morte affrettando quella altrui: il kapA?. In questo straordinario romanzo TiA?ma descrive a�� con una potenza letteraria e un rigore documentario da togliere il respiro a�� la caparbia vitalitA� e la forza animalesca che consentono a Vilko Lamian, ebreo battezzato e assimilato, di sopravvivere a Jasenovac e Auschwitz cambiando identitA� e trasformandosi nel kapA? Furfa.
Ora, dopo la guerra, tormentato dal ricordo dei suoi misfatti e dal terrore della vendetta postuma della storia, ma soprattutto ossessionato dalla figura di una delle sue vittime, Helena Lifka, si mette sulle tracce della donna, convinto che solo lei possa giudicarlo e magari assolverlo.
TiA?ma indaga qui a��sollevandosi nettamente al di sopra di ogni contingenza e con una sensibilitA� lancinante nel registrare il frantumarsi della��identitA�- ciA? che resta di un uomo quando A? costretto ad attingere alle sue estreme risorse, a scacciar via da sA� ogni timore o senso di pietA�. E la sua opera, uno dei capolavori della letteratura concentrazionaria, A? prodigiosamente alla��altezza del compito: ferisce, viviseziona, scuote le certezze, ci tiene alla��erta contrastando la��oblio.
Aleksandar TiA?ma (1924-2003) A? stato tra i piA? autorevoli e apprezzati scrittori della ex Jugoslavia. Originario della Vojvodina, regione da sempre mosaico di identitA� e culture differenti, puA? essere accostato ad autori del calibro di Danilo KiA?, CzesA�aw MiA�osz e Imre KertA�sz per la marcata sensibilitA� mitteleuropea che colloca le sue opere nella��alveo della grande letteratura del secolo scorso.
Di madre ebrea ungherese e di padre serbo, TiA?ma, scampato allo sterminio degli ebrei di Novi Sad, ha ambientato nella complessa e drammatica realtA� del Dopoguerra alcuni tra i suoi romanzi e racconti piA? belli, dettati da una profonda riflessione sul significato della colpa, sul confine spesso labile tra vittime e carnefici, e che narrano storie di ordinaria efferatezza e di piccole paviditA� umane. Ne sono testimonianza, oltre a KapA?, anche La��uso della��uomo (Jaca Book, 1988) e Il libro di Blam (Feltrinelli, 2000). TiA?ma A? noto inoltre al pubblico italiano per la raccolti di racconti Scuola di empietA� (e/o, 1988) e per il suo romanzo Pratiche da��amore (Garzanti, 1993), storia di un gruppo di prostitute di Novi Sad.