Il CRTCU denuncia Poste Italiane S.p.a. alla��Antitrust per abuso di posizione dominante. Riportiamo di seguito il comunicato diffuso dal Centro Consumatori di Trento:
Dopo gli aumenti delle tariffe per le spedizioni ordinarie e raccomandate, i tentativi di aumento delle commissioni per i pagamenti a mezzo bollettino postale, la continua carenza di personale a scapito della qualitA� del servizio, in molti consumatori della provincia di Trento ci hanno segnalato altri aumenti, davvero esorbitanti, del costo del canone annuo di tenuta di una casella postale.
Esattamente la societA� Poste Italiane S.p.a., con lettera di data 15 dicembre 2009, ha comunicato ai fruitori a�?domesticia�? del servizio di casella postale (CP) la��aumento del canone annuale. Le nuove tariffe sarebbero cosA� determinate:
1. CP piccola e aperta a�� 100,00;
2. CP media a�� 150,00;
3. CP grande a�� 200,00.
Le tariffe sono entrate in vigore dal primo gennaio 2010. Quelle precedenti erano rispettivamente di a�� 35,00 per la piccola e la��aperta, a�� 42,00 per la media, a�� 50,00 per la grande. La��aumento ingiustificatamente gravoso trova fondamento a detta dei rappresentanti di Poste Italiane S.p.a., da dichiarazioni rilasciate ad alcune testate, unicamente nella diminuzione della domanda del servizio e la bassa redditivitA� dello stesso. Artatamente, a nostro dire, Poste Italiane S.p.a. dichiara di includere nel servizio a�?la possibilitA� di avvalersi gratuitamente di tutti i Servizi Accessoria�?, in realtA� si tratta di due servizi, aggiunta di un familiare e ricezione dei fax (a detta dei consumatori il servizio di deposito della posta dei familiari era prassi giA� in uso!). Si ritiene che la��aumento eccessivo dei costi di tenuta di una casella postale integri la fattispecie disciplinata dalla��articolo 3 della legge 287/1990, nella parte in cui vieta la��abuso di posizione dominante realizzatosi attraverso la��imposizione di prezzi di acquisto ingiustificatamente gravosi.
Gli indicatori che fonderebbero la presente domanda di accertamento sono rappresentati dal possesso di un ampia base di mercato da parte di Poste Italiane S.p.a. nel servizio delle CP (se non esclusiva), la debolezza economica e contrattuale dei consumatori e la��assenza di concorrenza nel mercato di riferimento che consenta al consumatore di optare per soluzioni maggiormente convenienti (reali ed efficaci alternative) dando disdetta al servizio in essere con Poste Italiane S.p.a..
Non credo sia legale poter aumentare un prodotto o un servizio del 4oo%!! Io ho da 25 anni una Casella Postale media alla quale non posso rinunciare perchè il postino non arriva da me : non abito nelle Ande,dovrebbe fare un percorso a ferro di cavallo, di un centinaio di metri che lo porterebbe fuori dal Comune di pertinenza , così oltre ad essere penalizzata nel ricevere i pacchi – che non vengono tenuti nella Casella- devo subire un aumento ingiustificato visto che la Posta non deve fare certo nuove strutture per le Caselle, ne ci vuole personale speciale!!! Spero che qualcuno tuteli ipoveri consumatori !!!! Roberta Ninchi
Estratto del reclamo fatto a poste italiane
mi pare eccessivo l’aumento del costo da euro 37 ad euro 100 e non giustificato, comunque, dai servizi accessori quali l’utilizzo della CP da due familiari e l’immissione di fax in CP.
più opportuno l’aumento a richiesta di tali servizi accessori, evitando di discriminare i clienti: non ho altri familiari (non salvaguarda la privacy).
i costi gestionali possano aumentare con l’immissione in CP del fax: si sposta il fax arrivato dalla postazione ricevente alla CP sempre all’interno dello stesso ufficio postale.
Il costo da Voi indicato è fuori mercato! Tale da non permettere a me e ad altri titolari di mantenere la CP.
Non mi risulta che altri Enti in Italia forniscano il servizio postale e che, invece, questo sia gestito solo da PosteItaliane.
Visto il regime di monopolio mi sembra ulteriormente eccessivo ed ingiustificato l’aumento proposto.
anch’io penso sia completamente illeggittimo ricevere da un’anno altro un aumento del 400 % – quì a Casarano ( Lecce ) stessa identica situazione
Mi chiedo se vi siano delle autorità che vigilano su questi abusi !!! ho paura che non interessi a nessuno
Questi aumenti sono veramente vergognosi e probabilmente illegittimi. I servizi accessori vanno fatti pagare giustamente a chi li richiede. Io uso una casella media – il cui prezzo è lievitato solo del 350 % !!!!! – e i servizi di ‘aggiunta di un familiare’ e ‘ ricezione fax ‘ non mi interessano proprio. Confido vivamente nell’intervento dell’Antitrust. Alessandra dalla provincia di Bologna.
Signori, questa è proprio una rapina..100 euro..ma scherziamo!! poi voglio dire, un tale incredibile aumento, porterà a far si che gli utenti stessi la useranno ancora meno..non conviene a nessuno!