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IL CONTRIBUTO DELLA “RETE NATURA 2000” PER LA CONSERVAZIONE DELL’AVIFAUNA

logo5MercoledA� 13 gennaio alle ore 20.45, nuovo appuntamento per parlare di fauna presso l’Aula magna del Museo Tridentino di Scienze Naturali. Claudio Celada LIPU di Parma e Mattia Brambilla – Fondazione Ambiente Lomabradia descriveranno il contributo della “Rete Natura 2000” per la conservazione dell’avifauna.

La perdita di biodiversitA� rappresenta una delle principali minacce per il futuro della conservazione della natura; in risposta a questa emergenza, l’Unione Europea ha individuato – attraverso la direttiva Habitat – la strategia da perseguire: tutela degli habitat, delle specie animali e vegetali e delle attivitA� umane ad essi favorevoli.

Questa direttiva A? anche il principale strumento comunitario per realizzare l’intento che i Capi di Stato si sono prefissati al Summit di Goteborg nel 2001: dimezzare la perdita di biodiversitA� entro il 2010.

Molteplici sono le azioni in corso e gli impegni assunti a tal fine. Fra questi rientra la Rete Natura 2000, un insieme di aree di particolare interesse comunitario e le molte azioni a sostegno delle singole specie o delle attivitA� antropiche che possono contribuire alla conservazione della biodiversitA� come sono, ad esempio per le Alpi, le tradizionali attivitA� agro-silvo-pastorali montane.

L’impegno assunto prevede anche l’implementazione delle conoscenze, la promozione di un costante monitoraggio e l’attivazione di una serie di azioni partecipative con chi vive e opera nel territorio. Lo scopo A? quello di garantire un generale stato di conservazione favorevole (FCS, Favourable Conservation Status) per tutte le specie e gli habitat di interesse comunitario e contribuire cosA� alla conservazione diffusa della biodiversitA�, degli habitat naturali e delle specie selvatiche di flora e fauna che in essi vivono.

Nel nostro Paese, sulle Alpi e in Trentino tale processo A? stato avviato ed A? attualmente in corso; di questo argomento, con specifico riferimento all’avifauna, di quanto fatto fino ad ora, delle potenzialitA� e opportunitA�, si parlerA� nel corso della serata presso l’Aula Magna del Museo Tridentino di Scienze Naturali.

Affronteranno il tema Claudio Celada, direttore scientifico della Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli (LIPU), associazione che da anni coordina le iniziative a livello nazionale per conto del Ministero dell’Ambiente e partner di Bird-Life International a livello Comunitario, e Mattia Brambilla, della Fondazione Lombardia per l’Ambiente, da alcuni anni impegnato nei progetti di monitoraggio della Rete Natura Trentina e nei programmi di ricerca e conservazione della Sezione di Zoologia dei Vertebrati del Museo di Trento.

La serata sarA� occasione per dettagliare lo stato delle iniziative e degli impegni assunti a livello continentale e nazionale, ed in particolare a livello alpino; mediante la proiezione di immagini saranno presentate esempi di studi e piani di azioni a favore di specie minacciate o di interesse comunitario presenti, in particolare legati agli ambienti rurali e forestali montani.

La conferenza A? un’interessante occasione di confronto e discussione per quanti hanno a cuore la conservazione del patrimonio naturale e operano nel settore della educazione e divulgazione, gestione del territorio montano.

La conferenza A? un’interessante opportunitA� per i docenti: su richiesta sarA� rilasciato un certificato di partecipazione valido ai fini dell’Aggiornamento.

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