AndrA� CitroA�n era solito ripetere che A? necessario considerare in anticipo quello in cui si A? sicuri di riuscire. E’ sicuramente il caso di Leonardo Bertoni che recentemente ha inaugurato il museo dedicato alla straordinaria figura del padre, coronando vent’anni di impegno e dedizione spesi nella costante ricerca e recupero delle testimonianze lasciate dal genio di questo italiano emigrato in Francia. Un genio rinascimentale quello di uomo che seppe legare il suo nome alla��automobile di cui Flaminio Bertoni fu eccezionale interprete.
Nel museo sono presenti le vetture disegnate da Bretoni. La��inconfondibile Traction Avant, modellata sopra un telaio straordinario, privo dell’albero di trasmissione grazie alla trazione anteriore che permise la realizzazione di una berlina spaziosa ed al contempo bassa e filante, prima auto priva dei predellini laterali ormai inutili in un veicolo che non somiglia piA? ad una carrozza.
Nel museo che i estende per 500 metri quadri A? presente la mitica la 2Cv, l’auto che ha cambiato il panorama della Francia. Semplice, razionale ed economica, costruita nelle sue varianti in oltre cinque milioni di esemplari, con molti aggiornamenti tecnici e poche innovazioni stilistiche, sopravvissuta persino ad auto -come la Dyane- nate appositamente per sostituirla.
Alla vettura piA? economica nel mercato d’oltralpe, CitroA�n fece seguire il lancio di un’altra opera di Flaminio Bertoni: la DS19 .Questo modello esposto nel museo varesino era indubbiamente la piA? rivoluzionaria vettura nella storia dell’automobile. Fu un autentico laboratorio viaggiante che alla sua apparizione impressionA? personaggi famosi. La DS fu prodotta per vent’anni con poche variazioni nella linea ed A? tutt’oggi un veicolo preso a modello per funzionalitA� e bellezza. La struttura che ospita le opere di Bertoni non A? un museo nell’accezione classica del termine, A? invece un luogo pensato prima di tutto per coloro che lavorano alla progettazione delle vetture CitroA�n, una fonte di spunti, un archivio di soluzioni e di concetti validi oggi come sessant’anni fa.
Forse A? anche grazie ad un certo lavoro di recupero dell’identitA� della marca – che CitroA�nA�vive oggi un momento particolarmente positivo. La nascita qui in Italia di un museo dedicato a Flaminio Bertoni rappresenta una��ulteriore valorizzazione del patrimonio storico dello stile italiano. Un’altra auto presente nelle sale di Via Valverde A? il modello Ami6 ultima sua creazione prima della prematura scomparsa.Oltre alle quattro auto sono presenti nel museo 90 disegni, 13 sculture, 2 tele, 8 tavole progettuali, 6 brevetti ed alcuni strumenti di lavoro.
Alfredo Nepi
MUSEO FLAMINIO BERTONI
Via Valverde, 2 a�� 21100 Varese
Tel. 0332.252515 a�� Fax 0332.252514