giovedì , 21 Novembre 2024

La ricostruzione del corpo durante la prima guerra mondiale

Martedì 5 giugno alle 18.00, presso l’Officina dell’Autonomia in via Zanella 1/A a Trento, proseguono gli incontri organizzati a margine dalla mostra “LaBoriosa morte: i disastri della guerra”.

Mirtide Gavelli, responsabile della Biblioteca del Museo Civico del Risorgimento di Bologna.

L’evento all’Officina dell’autonomia è promosso dalla Fondazione Museo storico del Trentino e dal Comune di Brentonico. Nell’occasione si parlerà della “Ricostruzione del corpo fra prassi medica e azione sociale” considerando il ruolo determinante ricoperto dall’Istituto ortopedico Rizzoli e dalla Casa di rieducazione professionale di Bologna durante la Grande Guerra.

A pochi mesi dall’ingresso dell’Italia nella prima guerra mondiale si intravide subito quello che sarebbe stato il dramma finale per tutti i paesi coinvolti: un numero enorme di morti e, soprattutto, un numero spaventoso di feriti e invalidi.

A Bologna la gestione dei feriti fu presa in carico dall’Istituto ortopedico Rizzoli, a cui si aggiunse, per iniziativa di un gruppo di cittadini dell’alta borghesia, la Casa di rieducazione professionale per mutilati e invalidi di guerra, ospitata in un ex convento di suore posto nell’allora Foro Boario, oggi piazza Trento e Trieste.

L’attività e l’importanza di queste due strutture bolognesi sarà delineata nell’incontro di martedì 5 maggio da Mirtide Gavelli, responsabile della Biblioteca del Museo Civico del Risorgimento di Bologna e Patrizia Tomba che lavora presso le Biblioteche Scientifiche dell’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna, dove coadiuva il personale medico nelle ricerche scientifiche e gestisce, divulga e valorizza il patrimonio storico-artistico delle Biblioteche stesse.

Ingresso libero.

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