Questa sera, martedì 8 maggio – ore 20.30 al Museo Civico di Rovereto, appuntamento con “Souvenir Srebrenica“, terzo film di “Nema Problema“, il cineforum organizzato dell’Associazione Tavolo Trentino con la Serbia, (cui aderiscono anche Associazione Tavolo Trentino con il Kossovo, Associazione Yugo94 e Associazione Progetto Prijedor), in collaborazione con Osservatorio sui Balcani, Comitato per la Pace e i diritti umani, Centro audiovisivi e Comune di Rovereto. Ospiti speciali della serata l’autrice-attrice Roberta Biagiarelli e il noto giornalista di Repubblica ed esperto di Balcani Paolo Rumiz, autore – tra gli altri – di numerosi libri sulla regione (Maschere per un massacro, La linea dei Mirtilli, E’ Oriente).
L’11 luglio 1995 – a pochi mesi dagli accordi di pace di Dayton – il conflitto bosniaco raggiunse l’apice dell’orrore con il massacro di oltre 7.000 uomini mussulmani dell’enclave “protettaâ€? di Srebrenica da parte delle milizie serbe del generale Mladic. Recentemente, il tribunale penale internazionale del L’Aja ha riconosciuto la Repubblica Serba non direttamente responsabile del genocidio, pur non disconoscendo le responsabilità morali della sua dirigenza dell’epoca. Nel frattempo, ai caschi-blu olandesi che non hanno potuto o voluto difendere Srebrenica è stato riconosciuta una decorazione ufficiale.
L’evento più tragico dell’Europa dalla fine della II guerra mondiale rimane ancora un caso aperto.
Roberta Biagiarelli, l’autrice-attrice di “Souvenir Srebrenica� che sarà presente alla proiezione, ci conduce attraverso l’orrore del genocidio attraverso i suoi monologhi intervallati a pezzi di documentari, filmini amatoriali, riprese ufficiali fatte all’epoca e non solo. Dall’interno di quel mattatoio che fu testimone della strage, cerca di trasmetterci le emozioni ed il terrore delle diverse tappe della guerra, l’incapacità e l’impotenza dei “caschi blu� dell’ONU, la vita sotto assedio ed i tentativi dei sopravvissuti a questi orrori di ricostruire la propria vita.
Il dibattito che seguirà vedrà la partecipazione della stessa autrice e di due dei massimi esperti di Balcani in circolazione: Michele Nardelli dell’Osservatorio sui Balcani e Paolo Rumiz, giornalista di Repubblica.