domenica , 24 Novembre 2024

63. TRENTO FILM FESTIVAL: Destinazione… India

Alla scoperta delle mille anime della��India con il 63. Trento Film Festival.A�Un viaggio tra cinema, arte, musica, libri, tradizioni gastronomiche, incontri.A�Tra i primi ospiti confermati: Kavita Bahl, Federico Rampini, Giuseppe Cederna.

A�600-Gulabi gang_rid

Trento, 1 aprile 2015 – Dopo le edizioni dedicate alla Finlandia, alla Russia, alla Turchia e al Messico, la sezionea�?Destinazione…a�? del Trento Film Festival, dal 30 aprile al 10 maggio, sarA� dedicata alla��India. Per la prima volta il festival guarda in Asia puntando sull’India, in particolare i suoi territori interni, rurali e remoti, e le comunitA� di culture, lingue e religioni diverse che li abitano, lontane dalle grandi metropoli e capitali. Documentari, film, appuntamenti letterari, mostre, incontri di approfondimento e di genere, saranno gli ingredienti di un Festival che si veste dei colori, sapori e atmosfere d’India.

 

L’India, che ha rappresentato nella storia del Trento Film Festival lo sfondo di tanti film di alpinismo himalayano e la meta di tante avventure di viaggiatori occidentali, diventa finalmente protagonista con un programma che vuole sia celebrarne il fascino e l’unicitA�, sia gettare uno sguardo sulla sua complessitA� senza ignorare questioni sociali, religiose e di attualitA�, per un caleidoscopio di visioni e racconti che comporrA� un ritratto dell’India tra tradizioni e modernitA�. Nella tradizione del festival la selezione cinematografica privilegia il documentario, con appuntamenti quotidiani, secondo un format che il pubblico del festival ha dimostrato di apprezzare, diventando appuntamento fisso per gli spettatori che accolgono l’invito alla scoperta del paese protagonista.

 

Un viaggio che parte dall’Italia, grazie allo sguardo di un maestro del nostro cinema su quel paese, con India, Matri BhumidiA�Roberto Rossellini, nella versione restaurata nel 2011 da CinecittA� Luce, Cineteca di Bologna eA�CSC-Cineteca Nazionale.

Le grandi montagne del nord svettano in documentari come When Hari got married diA�Ritu Sarin eA�Tenzing Sonam, dietro le quinte di un rituale familiare centrale per la societA� indiana come il A�matrimonio, e Between Border and the FenceA�diA�Ajay RainaA�sulla ferita tuttora aperta della divisione del territorio del Kashmir tra India e Pakistan, mentre lungo il confine opposto con il Bangladesh A? ambientato Char… The No-Man’s Island, incredibile vicenda di un’isola galleggiante e dei suoi abitanti raccontata daA�Sourav Sarangi.

Alle condizioni di vita nei villaggi rurali sono dedicati i documentariA�Candles in the wind, sulla piaga dell’impoverimento e dei suicidiA�tra gli agricoltori,A�eA�DammedA�sui trasferimenti forzati causati dagli allagamenti e le dighe costruite per alimentare il rapido sviluppo economico del paese, entrambi diretti daA�Nandan Saxena eA�Kavita Bahl che saranno a Trento per presentarli, eA�Have you seen the Arana?A�diA�Sunanda Bhat,A�sulla trasformazione di paesaggi naturali e oasi di biodiversitA�.

La piaga della violenza sulle donne in India, con casi eclatanti recentemente alla ribalta dei media internazionali, rende decisiva la presenza di un film come Gulabi gang sul movimento rurale di difesa dei diritti delle donne creato dalla straordinaria attivistaA�Sampat Pal.

 

Caratteristica di “Destinazione…”, rispetto a rassegne e progetti simili, A? perA? di non essere dedicata solo al cinema e agli autori del paese protagonista, ma aperta allo sguardo di altri registi e culture. CosA� a completare il programma sarannoA�Kalyug diA�Juri Mazumdar, film di diploma alla ZeLIG – Scuola del Documentario di Bolzano giA� selezionato in tanti prestigiosi festival internazionali, e nellaA�prima e ultima giornata di programmazione due anteprime italiane: dal festival di TorontoA�MonsoonA�del regista canadeseA�Sturla Gunnarsson,A�sul ruolo chiave di un fenomeno naturale come quello dei monsoni per la natura, economia e societA� indiane, dalla Germania lo spettacolare Fascinating India 3D diA�Simon Busch, viaggio in tre dimensioniA�tra i piA? straordinari tesori paesaggistici e architettonici del paese.

 

La panoramica sarA� completata da una selezione di cortometraggi e dall’inserimento, tra i lungometraggi di fiction della sezione “Anteprime”, di un kolossal come Haider, Premio del Pubblico all’ultimo Festival internazionale del film di Roma 2014 e acclamato tra i migliori film dell’anno dalla critica indiana, capace di unire spettacolo, dramma, musica, coreografie e impegno,A�nella migliore tradizione del grande cinemaA�di Bollywood. Il trascinante film di Vishal Bhardwaj A? una trasposizione contemporanea dell’Amleto di Shakespeare sullo sfondo delle montagne e delle lotte per l’indipendenza dello stato settentrionale del Kashmir, interpretata da tre superstar comeA�Tabu, Shahid Kapoor e Irrfan Khan.

 

Al programma cinematografico si affiancheranno numerose iniziative e momenti di approfondimento.

Il giornalista Federico Rampini ci accompagnerA� in questo percorso di scoperta con un incontro dal titolo “Mistero India: tra seduzione e orrore. La nazione del futuro,A�le sue arretratezze e contraddizioni”.A�a��

La��attore e scrittore Giuseppe Cederna racconterA� la sua esperienza nello spettacolo-reading a�?Le mille anime della��Indiaa�? – Come il viaggio puA? trasformarci e trasformarsi in a�?UnaCosaGiustaa�?, musicato dal vivo da Alberto Capelli.A� La��Archivescovo di Chieti-Vasto, Monsignor Bruno Forte, reduce da un recente viaggio in India, dialogherA� con l’Arcivescovo di TrentoMonsignor Luigi Bressan sullaA� ricchezza delle diverse esperienze religiose che convivono in questo paese nella��incontro “La lezione di Gandhi e la veritA� senza violenzaa�?.

 

Due mostre completeranno il progetto della sezione a�?Destinazionea��Indiaa�?.

Le oltre 70 fotografie che compongono a�?Il processo di Chandigarha�? a cura di Raffaele Cetto e Alessia Zambon racconteranno una cittA� diventata mito. Chandigarh, cittA� di fondazione voluta da Nehru per identificare una nuova capitale del Punjab a seguito della��indipendenza della��India e della divisione del Pakistan, A? stata progettata agli inizi degli anni Cinquanta da Le Corbusier, che ha dato vita alla sua idea di cittA� ideale. Una cittA� basata su modelli urbanistici e sociali europei che nel corso degli anni si A? trasformata attraverso la quotidianitA� vissuta dalla sua popolazione. La mostra riflette su come il progetto originario della cittA�, precipitato nel contesto indiano, sia stato modificato attraverso un tessuto sociale vivo ed attivo.

Mentre in a�?Voci dal villaggio e dalla forestaa�? a cura di Monica Monachesi per la Fondazione Stepan Zavrel di SA�rmede l’India sarA� rappresentata da 40 serigrafie di Tara books. Ci sono libri illustrati che vengono dalla��India, interamente fatti a mano, capaci di meravigliare i nostri sensi, diffusi in tutto il mondo e pubblicati anche in Italia. A? la��opera straordinaria di Tara Books, fondata da Gita Wolf alla guida di un folto gruppo di artisti e serigrafi che hanno dato piena dignitA� di autori a chi non avrebbe avuto voce altrimenti. Artisti popolari e tribali detentori di antichissime forme da��arte e portatrici di precise identitA� culturali. Mithila, Gond, Meena, Warli, Patachitra sono alcune delle voci indiane che la mostra invita ad ascoltare. La sezione Hand MadeA? poi un focus sul libro Creazione edito in Italia da Salani per capire che cosa��A? la serigrafia e come Tara Books realizza i suoi libri fatti a mano. Nelle Cantine di Torre Mirana i risultati di uno scambio culturale sul filo della��arte Warli: i bambini esplorano la cultura di questa tribA? tramite il disegno, a partire dal libro Che cosa fanno i Warli edito da Edizioni Ippocampo.

 

E naturalmente non mancheranno incursioni nella cultura gastronomica, lezioni per conoscere la��importanza della pratica dello yoga nella cultura indiana e la musica nelle sue espressioni piA? tradizionali e popolari con il Maestro Pepe Fiore espertonella��arte della tabla.

Vedi anche

Emanuele Masi - Bolzano Danza - Ph Tiberio Servillo

Emanuele Masi – Le Arti e il futuro, verso la 35^ edizione del Festival Bolzano Danza

Riccardo Lucatti intervista Emanuele Masi, il funzionario della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, dal …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *