MercoledA� 1 aprile, alle ore 20.30, al Cinema Astra, quinto appuntamento della nuova rassegnaA�Avvicinamenti del 63.Trento Film Festival, con la��anteprima trentina di Qui di Daniele GaglianoneA�(Italia 2014, 120a��).
Alla proiezione (ingresso 5 euro), realizzata in collaborazione con a�?PabloA�Distribuzione Indipendentea�?, A? prevista la partecipazione del regista.
Si tratta di uno degli appuntamenti piA? interessanti della rassegna Avvicinamenti, sia perchA� ilA�film rappresenta una��anteprima per la nostra provincia, sia per la��attualitA� del tema, la forteA�opposizione al progetto Tav Torino-Lione degli abitanti della Val di Susa, seguita anche in TrentinoA�con la costituzione del comitato NoTav di Acquaviva.
Il film sa��interroga sulla��identitA� dei valsusini che da 25 anni si oppongono al progetto Tav Torino-Lione e sul pensiero che guida la loro tenace ribellione. Attraverso dieci ritratti fatti di parole eA�silenzi, la��opera di Gaglianone racconta la stessa amara scoperta vissuta dai protagonisti: ilA�tradimento della politica nazionale, accusata di aver abbandonato i cittadini al loro destino,A�lasciandoli soli a vedersela con la polizia antisommossa.
A�Dietro quello che le cronache hanno raccontato di questi anni di scontri, non solo di opinione,A�nella Val di Susa ferita dai cantieri della TAV e presidiata dalle forze di polizia a�� ha spiegato SergioA�Fant, responsabile della programmazione del Trento Film Festival – ca��A? la vita degli abitanti di tantiA�paesi di montagna, di un territorio alpino che ha vissuto qualcosa di mai visto prima in Italia, sia inA�termini di sconvolgimento ambientale che di sospensione dei diritti. Il Trento Film Festival ha daA�sempre voluto raccontare non solo gli aspetti ricreativi e concilianti di quello che riguarda il mondoA�della montagna, ma anche quanto proprio le terre alte, che spesso sono anche strategiche terre diA�passaggio e frontiera, possano trovarsi nella��occhio del ciclone di cambiamenti sociali, politici,A�ambientali ed economici complessi. Daniele Gaglianone con Qui ha non solo il merito di affrontareA�un tema di cui in molti sappiamo troppo poco, e da fonti non sempre imparziali, ma di farloA�mettendo da parte le parole abusate sia della politica che di chi si oppone per abitudine, per ridareA�voce agli abitanti, dal cui punto di vista quello che A? successo e sta succedendo in Val di Susa, traA�le montagne piA? presenti da anni sui media nazionali, torna ad apparire assurdo e mostruosoA�.
In occasione delle proiezioni di Avvicinamenti e, per il periodo della rassegna, presso gliA�Alpstation Montura della provincia di Trento, sarA� possibile acquistare la��abbonamento alA�programma cinematografico del 63. Trento Film Festival al prezzo speciale di 30 euro, invece di 40.
La nuova rassegna Avvicinamenti, pensata in particolare per i giovani e gli universitari, proponeA�tutti mercoledA�, fino al 22 aprile, la proiezione di alcune anteprime insieme a una selezione di filmA�premiati e applauditi nelle ultime edizioni e anticipazioni in esclusiva dal programma della prossimaA�edizione del festival, spaziando dal cinema e dal documentario da��autore al cortometraggio,A�dalla��attualitA� e i temi sociali alla��alpinismo.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI DI AVVICINAMENTI
MercoledA� 8 aprile
ore 18.00 – Aula Kessler, Dipartimento di Sociologia a�� ingresso libero
La passione di Erto
di Penelope Bortoluzzi – Francia/Italia, 2013, 78′ – In concorso al Trento Film Festival 2014
Erto, un paese delle Alpi friulane. Nella sua valle impervia viene costruita alla fine degli anni ’50 la
diga del Vajont. Nel 1963 un versante del monte Toc precipita nel lago artificiale, provocando
una��ondata che uccide quasi duemila persone. Gli Ertani non hanno mai smesso, prima e dopo la
catastrofe, di mettere in scena la Passione di Cristo.
Preceduto da Celebration di D. Javorac (Bosnia Erzegovina, 2013, 11′).
MercoledA� 15 aprile
ore 21.00 – Teatro SanbA�polis a�� ingresso libero
Berge im kopf
di Matthias Affolter – Svizzera, 2014, 93′ – Selezione ufficiale al Trento Film Festival 2014
La passione e dei dubbi di quattro generazioni di alpinisti: insieme a Jacques Grandjean a caccia
di cristalli su pareti strapiombanti; sulla parete nord del Gross Ruchen, Dani Arnold A? alle prese
con una tempesta; Stephan Siegrist ci porta con sA� nella scalata al pilastro ovest del Makalu;
Werner Munter, dall’alto dei suoi 70 anni, A? ancora alla ricerca di nuove vie.
Preceduto da De balans di M. Ram (Paesi Bassi, 2012, 11′).
MercoledA� 22 aprile
ore 20.30 – CFSI Centro Formazione SolidarietA� Internazionale a�� ingresso libero
The good life
di NiccolA? Ammaniti – Italia, 2014, 75′
NiccolA? Ammaniti, dopo aver scritto romanzi di successo diventati dei film, decide di raccontare
con le immagini e sceglie il documentario. Lo scrittore usa il suo talento e la sua sensibilitA� per
narrarci tre storie di italiani che partiti come hippie per la��India hanno trovato lA� il senso della loro
esistenza.
Preceduto da Vultures of Tibet di R. O. Bush (Stati Uniti, 2013, 21′).