lunedì , 23 Dicembre 2024

UNA LEGGE PER IL TRENTINO CHE SA DIVERTIRSI SENZA ALCOL

drinks: fonte Wikimedia CommonsUna legge che affronta il problema giovani e alcol non dal punto di vista dei divieti e delle sanzioni, ma che individua un modello possibile di aggregazione sociale ‘alcol free, che scommette sull’educazione, sulla prevenzione e sulla sensibilizzazione e che dA� al tempo stesso un segnale nuovo anche all’attivitA� imprenditoriale, prevedendo incentivi per chi sceglie di offrire occasioni di socialitA� e divertimento senza la presenza di bevande alcoliche“. CosA� l’assessore alla��industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi riassume l’aspetto piA? qualificante della nuova legge approvata dal Consiglio provinciale concernente misure per la tutela dei minori dalla��abuso di bevande alcoliche.

L’approvazione del disegno di legge A? soprattutto “una misura pensata per i minori” e che fa del Trentino la realtA� territoriale piA? avanzata a livello nazionale su questo fronte. Una proposta nel suo complesso innovativa che, consapevole degli alti costi sociali connessi alla��abuso della��alcol, vuole affrontare questa delicata problematica con un approccio il piA? possibile integrato e non meramente proibizionistico. SA� pertanto ai divieti ed alle sanzioni (doverosamente graduate e proporzionate), ma sA� anche agli incentivi ed alla diffusione di stili di vita piA? attenti alle esigenze della salute e della sicurezza e soprattutto sA� ad azioni e campagne di sensibilizzazione, con il coinvolgimento delle famiglie, nei confronti dei ragazzi a partire fin dai primi anni di scuola.
La nuova legge A? la risultante di una��intesa che ha portato alla ridefinizione del disegno di legge presentato nel luglio dello scorso anno da Chiocchetti, il quale prevedeva alcune specifiche misure di carattere economico finalizzate ad incentivare la��insediamento di esercizi di somministrazione di sole bevande analcoliche (i cosiddetti a�?bar bianchia�?).

Preso atto che giA� le attuali normative provinciali (nello specifico la legge provinciale 6/99, a�?legge unica per la��economiaa�?) prevedono misure a sostegno di iniziative nel campo dei pubblici esercizi analcolici, si A? convenuto di affrontare il tema a�� di grande attualitA� – della��abuso di alcool da parte dei minori (in particolare dei giovanissimi) attraverso un pacchetto di misure specifiche.
Come A? noto, la normativa statale vigente in materia prevede limitazioni alla somministrazione di bevande alcoliche solo per i minori di anni 16 (art. 689 codice penale). In provincia di Trento vige un limite piA? severo, prevedendo la��attuale normativa (la lp. 9/2000) il divieto di somministrazione ai minori di anni 18. Il divieto peraltro vale soltanto per i bar. Si A? cosA� ritenuto necessario estendere la sua applicazione a tutti coloro che sono abilitati alla somministrazione o alla vendita e quindi anche agli esercizi commerciali, agli alberghi ed esercizi extraalberghieri, ai rifugi, agli agritur.
La nuova legge prevede poi la��obbligo per i gestori dei locali di esporre una adeguata cartellonistica; il divieto di fare pubblicitA� delle bevande alcoliche nelle manifestazioni dedicate ai minori; la facoltA� per i sindaci di imporre limiti alla vendita e alla somministrazione di bevande alcoliche in occasione di manifestazioni sportive o di pubblico spettacolo.
La legge prevede poi anche alcune disposizioni finalizzate ad incentivare e premiare i comportamenti virtuosi, quali la��istituzione di un albo degli esercizi a�?analcolicia�?; una disposizione finalizzata a sostenere economicamente gli esercizi che somministrano bevande analcoliche, rimandando la relativa disciplina di dettaglio alle leggi in materia di aiuti alle imprese; disposizioni che consentono un orario di apertura piA? ampio per gli esercizi a�?alcool freea�? per i giovani e le giornate a�?no alcola�? (trattasi in sostanza della deroga di 1 ora rispetto alla��orario di apertura previsto dalla disciplina attuale).
Particolare attenzione viene inoltre posta alla promozione e alla��incentivazione di specifiche azioni di sensibilizzazione, sia attraverso gli organi di informazione e sia attraverso campagne da attivarsi presso gli istituti scolastici ed i pubblici esercizi.
Per quanto riguarda le sanzioni sono da sottolineare due aspetti di particolare rilevanza: il primo, che prevede il raddoppio della sanzione pecuniaria nel caso di somministrazione di alcolici ai minori di anni 14 (proprio alla luce della necessitA� di una tutela particolare per tale fascia di etA�); il secondo che prevede di sanzionare non solo gli esercenti che somministrano le bevande alcoliche ai minori (come giA� previsto oggi), ma anche i minori che le consumano, divieto che troverA� applicazione sia negli esercizi pubblici che nelle loro pertinenze e in tutte le aree pubbliche. Non sarA� pertanto piA? possibile per i ragazzini far comperare le bevande alcoliche da un compagno maggiorenne e poi organizzare a�?bevute collettivea�? alla��interno dei parchi cittadini.

Ascolta l’intervista a Remo Mengon realizzata il 15 febbraio 2009 e relativa al problema dell’alcol tra i giovani trentini.

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